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Teatro dell’Opera di Roma: nel segno del classico e delle grandi firme la stagione danza 2017-2018 di Eleonora Abbagnato.

Presentata la stagione 2017-2018 del Teatro dell’Opera di Roma, una stagione pensata per il pubblico, che unisce tradizione e innovazione, passato e futuro. Sei gli spettacoli di balletto che si aprono con l’arrivo a Roma di Mikhail Baryshnikov e un nuovo Don Chisciotte firmato da Laurent Hilaire su una versione creata da Micha negli USA e presentata in tutto il mondo. Due le riprese: Schiaccianoci di Giuliano Peparini e la raffinata versione di Bella Addormentata di Bart. In programma Manon di MacMillan, per la prima volta a Roma, una Soirée Française dedicata a Yvette Chauviré con la danza pura di Suite en blanc di Serge Lifar e l’energia rock di Pink Floyd Ballet di Roland Petit e un trittico contemporaneo firmato Kylián-Forsythe-Inger. Tra i protagonisti i guest Iana Salenko, Isaac Hernàndez, Angelo Greco e Friedemann Vogel, accanto a étoile, solisti e Corpo di ballo capitolino. La danza a Roma vola in alto con la Direzione di Eleonora Abbagnato.

Tradizione e innovazione. Passato e futuro. Grandi titoli e nuovi allestimenti. Questo il fil rouge che lega i titoli della stagione 2017-2018 del Teatro dell’Opera di Roma, un Teatro che vuole essere Aperto. Aperto al pubblico, aperto alla città, aperto ai turisti, aperto ai giovani. Un teatro che vuole meravigliare, stupire, incantare, incuriosire, affascinare come nel passato, con grandi autori, grandi registi, grandi coreografi, grandi interpreti  capaci di traghettarlo verso il futuro. Il tutto con la valorizzazione del personale artistico interno al teatro.

Queste le belle parole d’ordine lanciate il 26 giugno 2017, sul palco del Teatro dell’Opera di Roma, nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2017-2018 dal sovrintendente Carlo Fuortes, dal Direttore Artistico Alessio Vlad e dalla Direttrice del Corpo di ballo Eleonora Abbagnato, un trio compatto nel voler proporre una stagione legata all’oggi, radicata nel passato e proiettata nel futuro. Questa volontà nel voler tracciare un ponte tra tradizione e innovazione, questo desiderio di aprirsi a una comunità più ampia e non alla ristretta cerchia di intenditori e appassionati è condivisa anche dall’assessore alla cultura della Regione Lazio Lidia Ravera che parla dei titoli in programma come “appuntamenti con la felicità” e dal Sindaco di Roma Virginia Raggi ha valorizzato i lavoratori del teatro, definendoli persone capaci di creare “meraviglia”.

“La nuova stagione si lega a quelle passate – ha affermato Fuortes – e intende raccontare, attraverso l’opera e il balletto, il mondo in cui viviamo ponendo al centro della programmazione il pubblico”.

E questo attraverso riletture del repertorio operistico e ballettistico dei capolavori sette-ottocenteschi, riletture che per Fuortes “hanno convinto coloro che ci seguono con affetto da molti anni, e hanno avvicinato un pubblico nuovo, e specialmente giovanile, all’opera”. E attraverso la proposizione di titoli del Novecento e di autori contemporanei perché i teatri d’opera non sono musei ma centri di produzione vivi e vitali capaci di interpretare il nostro tempo.

Sapienza e giusta alchimia tra innovazione e tradizione scorre in tutto il cartellone 2017-2018, una stagione che offre al pubblico 10 produzioni d’opera per 78 recite, 6 spettacoli di balletto per 46 recite e 4 concerti sinfonici. Il tutto con un occhio attento ai conti e al pareggio di bilancio raggiunto per il terzo anno consecutivo.

Bella, bellissima, la stagione di balletto disegnata da Eleonora Abbagnato che si aprirà con la presenza in teatro di un grande della danza mondiale: Mikhail Baryshnikov. Dalla sua nota e splendida versione, creata negli USA dall’originale di Marius Petipa e Alexander Gorsky, prenderà le mosse il Don Chisciotte  nel nuovo allestimento della Fondazione lirico-sinfonica della Capitale con la coreografia dell’étoile Laurent Hilaire, attualmente Direttore Artistico dello Stanislavsky Ballet.

Don Chisciotte  era il mio sogno, ed è il sogno di tanti bambini e adulti. E Mikhail Baryshnikov è il sogno per tutti noi, amanti o meno del balletto – ha affermato Eleonora Abbagnato – Sono perciò fiera di annunciare che Misha verrà a Roma il prossimo autunno per seguire questo nuovo allestimento. E’ infatti sua l’idea di affidare a Laurent Hilaire  una rivisitazione della sua versione di  Don Chisciotte, una versione che fu presentata per la prima volta il 28 marzo 1978 al Kennedy Center Opera House di Washington e danzata dalle maggiori compagnie internazionali. Ne abbiamo parlato a lungo a Parigi ed è stato Baryshnikov  a darmi idea di scegliere Hilaire. Tra loro c’è un legame molto forte, un legame che incrocia anche il nome di Nureyev. E sono fiera di annunciare che questo nuovo allestimento aprirà il 15 novembre 2017, al Teatro Costanzi, la nuova stagione del Teatro dell’Opera. Questa produzione vedrà in teatro anche grandi guest: Iana Salenko principal dancer dell’Opera di Berlino, Isaac Hernàndez principal dancer dell’English National Ballet e l’italiano Angelo Greco, attualmente principal dancer del San Francisco Ballet. Accanto a loro i miei giovani ballerini del Corpo di ballo, tra cui anche Susanna Selvi e Alessio Rezza nei ruoli principali, una compagnia che continua a crescere. Il mio obiettivo è diventare sempre più una vera e propria compagnia di repertorio classico, una compagnia capace di accogliere grandi coreografi”.

“Tutta la nuova stagione di balletto è classico accademica” ha affermato con forza Eleonora Abbagnato. Ma l’idea di miscelare tradizione e innovazione anche nella danza, si respira già dalle prime note di programma di questa nuova versione del balletto tratto dal romanzo di Miguel De Cervantes: “la coreografia del francese Hilaire dal punto di vista dell’azione sarà molto teatrale e cinematografica e, pur rimanendo fedele alla versione di Baryshnikov, intende aggiungere delle danze che rimandano alla struttura originaria di Petipa. Hilaire intende realizzare un balletto narrativo e ludico, realista e vivace, rendendo la tradizione e la pantomima accessibili al grande pubblico”. Il tutto in un’ambientazione pop art originale di grande impatto e una varietà di costumi dal sapore fumettistico, entrambi del Maestro Vladimir Radunsky. Nove le recite, dal 15 al 23 novembre 2017. Un evento da non mancare.

Per cominciare ad assaporare questo nuovo Don Chisciotte vi proponiamo un estratto della versione coreografica firmata da Baryshnikov, punto di partenza di questo nuovo allestimento, una versione che chiede a tutti gli interpreti grande virtuosismo e grandi capacità attoriali.

Secondo appuntamento della stagione danza è la ripresa, per il terzo anno consecutivo a Natale, de Lo schiaccianoci di Giuliano Peparini. “E’ una produzione che al suo debutto, nel dicembre 2015, ha registrato incassi da record e un successo senza precedenti per l’Opera di Roma – ha affermato la Abbagnato  – Anche lo scorso anno le recite sono andate sold out. Giuliano Peparini è un coreografo e regista romano, dall’importante carriera internazionale, capace di parlare in maniera diretta al pubblico di tutte le generazioni. Questo balletto è stato creato per il Corpo di ballo dell’Opera con una grande partecipazione degli allievi della Scuola di ballo del Teatro: è un’esperienza importante per tutti, danzatori e allievi, e ci è sembrato importante riproporla”. Protagonisti di Schiaccianoci, in cartellone dal 31 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, saranno i Primi Ballerini Rebecca Bianchi e Claudio Cocino.

La Francia, tanto cara alla Abbagnato, è rappresentata in questa stagione da una Soirée Française, uno spettacolo che comprende i lavori di due coreografi icone del balletto classico: Serge Lifar con Suite en blanc e Roland Petit con Pink Floyd Ballet (1972).

“Lifar e Petit sono stati due grandi innovatori del balletto classico – racconta la Abbagnato – Lifar creò Suite en blanc nel 1943. E’ un balletto che ho più volte interpretato all’Opéra di Parigi, molto difficile tecnicamente. E’ una coreografia di danza classica pura, dal sapore neoclassico,  strutturata in quadri coreograficamente indipendenti tra loro e che sarà rimontato da Claude Bessy. Di tutt’altro segno e carattere Pink Floyd Ballet, balletto mitico di Roland Petit che abbiamo già portato in scena a Caracalla nell’estate del 2015 e che sarà rimontato da Luigi Bonino. E’ questo un vero balletto rock, forte e di grande impatto, creato nel 1972 su musica dei Pink Floyd. La prima serata di questo spettacolo, il 28 gennaio 2018, sarà dedicata a Yvette Chauviré, grande ètoile dell’Opéra di Parigi, scomparsa lo scorso ottobre, una vera icona sia per Lifar che per Petit”. Quattro le repliche fino a sabato 3 febbraio 2018 alle quali si aggiunge l’anteprima giovani di venerdì 26 gennaio 2018. In scena per una sola recita, il 28 gennaio, la stessa Abbagnato. Tra gli interpreti annunciati Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Claudio Cocino.

Il quarto appuntamento è giovedì 15 marzo 2018 con il trittico Kylián-Forsythe-Inger. “Tengo moltissimo a questo appuntamento con la danza contemporanea, che intende portare ogni anno grandi nomi della coreografia ha affermato la Direttrice – Quest’anno il trittico comprende titoli mai presentati prima al Teatro Costanzi e autori prestigiosi legati a vari titolo all’Olanda e al Nederlands Dans Theater”. Apre il famoso pezzo Petite Mort (1991) di Jiří Kylián: sulle note di Mozart il coreografo praghese celebra la coppia e il suo ideale di bellezza che vuole le donne delicate e forti, gli uomini atletici e attraenti.  Sei coppie in scena, con grandi gonne e spade, simboleggiano l’eros che sottende a tutto il balletto a partire già dal titolo che in francese rimanda all’orgasmo. A seguire Walking Mad (2001) di Johan Inger – coreografo svedese e olandese d’adozione – un lavoro sulla follia umana costruito sulla celebre partitura del Bolero di Ravel miscelata con brani di Arvo Part, una coreografia  dal segno teatrale, forte ed emozionante, un piccolo capolavoro portato in scena dalle principali compagnie di tutto il mondo. Chiude la serata Artifact Suite di William Forsythe, versione ridotta di Artifact, primo balletto a serata intera che Forsythe creò nel 1984 per il Frankfurt Ballet. Il coreografo espone qui le sue teorie sull’illusione della percezione, la decostruzione, la rottura degli equilibri e la proiezione dei corpi. Il soggetto del balletto è la danza classica stessa, la sua storia. Sei le repliche fino a mercoledì 21 marzo 2018, alle quali si aggiunge l’anteprima giovani di mercoledì 14 marzo 2018.

Un assaggio anche di questa serata? Ecco il promo di Petite Mort di Jiří Kylián nell’interpretazione del Netherlands Dans Theater.

E degli estratti di Walking Mad di Johan Inger nella versione del Finnish National Ballet.

Il quinto appuntamento è venerdì 25 maggio 2018 con Manon, balletto in tre atti dello scozzese Kenneth MacMillan (1929-1992), tratto dal romanzo dell’Abate Prévost, L’Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut. Il balletto, su musiche di Jules Massenet, narra la tormentata storia della bellissima Manon che, divisa tra il desiderio di emanciparsi dalla sua povertà e l’amore per lo studente Des Grieux, commette una serie di azioni vili e ingannatrici fino a trovare la morte.

“Sono felice di portare questo titolo per la prima volta a Roma – afferma Eleonora Abbagnato –  E’ un balletto bellissimo, una storia tragica che richiede gran capacità interpretativa in tutti i personaggi. E’ un altro tassello fondamentale per la crescita del corpo di ballo”. Il ruolo Manon verrà interpretato da Eleonora Abbagnato e da Rebecca Bianchi.  Des Grieux sarà interpretato da Friedemann Vogel, principal dancer dello Stuttgart Ballet, e da Michele Satriano. Nei panni di Monsieur GM troveremo sia l’étoile Benjamin Pech, assistente alla Direzione del Ballo al Teatro Costanzi dal 2016, che Manuel Paruccini. Lescaut sarà Claudio Cocino mentre la maitresse sarà Alessandra Amato. Sei le recite dal 25  al 31 maggio 2018, alle quali si aggiunge l’anteprima giovani di giovedì 24 maggio 2018.

Per cominciare a entrare nella storia di questo balletto vi proponiamo un foglio d’album: Manon è qui Natalia Makarova.

Dopo una nuova grande produzione di balletto in programma nel 2018 nell’ambito della stagione estiva di Caracalla (il titolo sarà annunciato nei prossimi mesi), chiude la stagione danza, sabato 15 settembre 21018, un gradito ritorno: La bella addormentata di Jean-Guillaume Bart con Iana Salenko nel ruolo di Aurora. “E’ il nostro balletto maestoso, la nostra grande e nuova produzione della scorsa stagione, un balletto classico raffinato, elegante, bellissimo che ha ottenuto un grande consenso al suo debutto a febbraio 2017 e anche nella tournée alla Fenice di Venezia lo scorso maggio” ha sostenuto la direttrice. Nel riallestimento Jean-Guillaume Bart sarà affiancato da Patricia Ruanne che per questa stagione 2017-2018 è anche coreografo assistente, insieme a Gillian Whittingham, per Don Chisciotte in apertura di stagione. Sette le repliche fino a domenica 23 settembre 2018.

Segnaliamo che il Corpo di ballo dell’Opera di Roma sarà in Francia il prossimo 10 dicembre 2017 a Cannes al Palais des Festivals – Grand Auditorium con Soirée Roland Petit. In programma tre capolavori del maestro francese: La rose malade, che vedrà in scena anche Eleonora Abbagnato, L’Arlésienne e Carmen, balletto, quest’ultimo, che vedrà la partecipazione di Natalya Kusch. L’invito è prestigioso dato che lo spettacolo è inserito nel Festival de la Danse diretto da Brigitte Lefèvre.

Segnaliamo infine che anche nella prossima stagione torna il ciclo di incontri su alcuni titoli in programma con il progetto I coreografi, i ballerini e noi: tre appuntamenti, condotti da Leonetta Bentivoglio, per introdurre il grande pubblico nel mondo dei coreografi e dei protagonisti di questa stagione.

Tante dunque le date da segnare in agenda, tanti gli appuntamenti da non mancare per questo programma danza decisamente ben costruito e adatto a soddisfare un pubblico di tutte le età. Altrettanto ricco e interessante anche il programma della stagione lirica che presenteremo su Danzaeffebi nei prossimi giorni.

Francesca Bernabini

28/06/2017

Foto : 1. Eleonora Abbagnato; 2. Mikhail Barishnikov, ph. Annie Leibovitz; 3. Laurent Hilaire; 4. Iana Salenko; 5. Angelo Greco,  Don Chisciotte, ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala; 6. Isaac Hernández in Don Chisciotte; ph.  Sila Avvakum; 7.-15. Schiaccianoci di Giuliano Peparini, ph. Yasuko Kageyama, Teatro Opera Roma; 16. Pink Floyd Ballet, disegno di Roland Petit; 17.-20. Pink Floyd Ballet di Roland Petit, Opera Roma ph Yasuko Kageyama; 21. Yvette Chauviré; 22. Friedemann Vogel in Manon di Kenneth MacMillan, ph. Stanislav Belvaevsky; 23.-33. La bella addormentata di Jean-Guillaume Bart, Opera Roma, ph. Yasuko Kageyama.

 

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