Fondazioni liriche

Scala e Santa Cecilia verso l’autonomia

Il Ministro Franceschini ha firmato due decreti che consentono alla Fondazione Teatro alla Scala e all’Accademia di Santa Cecilia di dotarsi di forme organizzative speciali. I provvedimenti, ora al vaglio del Ministero dell’Economia, riguardano solo il numero dei componenti del Cda o anche altro?

Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha firmato e trasmesso al ministero dell’Economia due decreti che consentono alla Fondazione Teatro Scala di Milano e alla Fondazione Accademia di S. Cecilia di Roma di dotarsi di forme organizzative speciali.

Ad affermarlo un comunicato del Ministero dei beni e delle attività culturali del 26 marzo 2014 che prosegue:

Con questi decreti, ai sensi della legge ‘valore cultura’, si riconosce alle due fondazioni il possesso di evidenti peculiarità per la specificità della storia e della cultura operistica e sinfonica italiana, per la loro assoluta rilevanza internazionale, le eccezionali capacità produttive, i rilevanti ricavi propri, nonché per il significativo e continuativo apporto finanziario di soggetti privati.

La Fondazione Accademia Nazionale di S. Cecilia e la Fondazione Teatro alla Scala di Milano avevano comunicato al Mibact di volersi dotare di forme organizzative speciali, rispettivamente, nelle date del 28 febbraio e 3 marzo 2014.

Resta da comprendere se tali forme di “autonomia speciale” permettono esclusivamente alle due fondazioni di poter ampliare il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione fissato ad un massimo di 7 dalla Legge valore Cultura” o anche la possibilità di nominare in modo autonomo il proprio sovrintendente e di avere autonomia nella stipula dei contratti.

27/03/2014

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