DANZA NEWS

Romaeuropa Festival 2016. Grande danza contemporanea nella capitale.

Dopo l’anteprima di aprile, la Presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute e il Direttore generale e artistico Fabrizio Grifasi hanno presentato ufficialmente, lo scorso 20 maggio 2016, la 31° edizione del Romaeuropa Festival in programma dal 21 settembre al 3 dicembre 2016. Molteplici gli appuntamenti con la migliore danza contemporanea internazionale, incontri di approfondimento, laboratori per danzatori e il concorso per giovani coreografi DNA Appunti Coreografici. Grandi ospiti Anne Teresa De Keersmaeker, Wim Vandekeybus, Emio Greco e Ballet National De Marseille, Hofesh Shechter. Tra gli altri, Liz Santoro, Sharon Eyal, Christos Papadopoulos, Yasmine Hugonnet, Lali Ayguadé, Noé Soulier.

A poche settimane dall’Anteprima che anticipa a giugno la consueta collocazione autunnale del Romaeuropa Festival prolungandone la programmazione di oltre due mesi, la Fondazione ha annunciato ufficialmente il cartellone dell’edizione numero trentuno. Ponte virtuale di un’Europa senza muri e immensa finestra sull’arte contemporanea, il festival romano è oggi un evento unico per quantità e ampiezza di spazi scenici, numero e prestigio di artisti ospiti, varietà di performance e giorni di programmazione. Riconosciuto tra i principali eventi internazionali di danza, musica, teatro e arte contemporanea, REF si conferma nel 2016 un appuntamento imperdibile per il deciso carattere multidisciplinare, per l’attento sguardo cosmopolita, per l’instancabile indagine sulla creatività giovane e per l’innovativa ricerca tecnologica. Traguardi che sono certamente frutto di collaborazioni lungimiranti, ma anche testimonianza di quanto la buona programmazione, l’intelligente investimento e la specifica conoscenza del settore possano creare e incrementare supporto e interesse verso un prodotto di grande qualità.

Dopo il progetto Patrimonio storico e creazione contemporanea (dal 24 giugno al 18 settembre negli spazi storici della Capitale), è proprio la danza ad aprire il programma del REF 2016 con barbarians del coreografo inglese di origine israeliana Hofesh Shechter, in scena dal 21 al 24 settembre 2016 al Teatro Argentina: un lavoro sull’amore, tra i gesti istintivi e travolgenti di danzatori straordinari al ritmo di percussioni e memorie tribali.

Il 30 settembre e il primo ottobre 2016, lo stesso Teatro Argentina accoglie Passione di Emio Greco e Pieter Scholten con il Ballet National de Marseille. Brindisino nel mondo, Greco ha raccolto consensi come danzatore in tutta Europa prima di imporsi nella scena coreografica internazionale come autore di grande originalità e slancio insieme al drammaturgo e regista Pieter Scholten. Fondatore nel 1996 della compagnia EM | PC, Emio Greco è dal 2014 alla guida artistica del Ballet National de Marseille, compagnia di storico prestigio nata e cresciuta nel segno creativo di Roland Petit. In scena al Romaeuropa, Passione, la coreografia sulle note de La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach nel riadattamento del compositore Franck Krawczyk.

Imperdibile, l’11 e il 12 ottobre 2016 all’Argentina, l’appuntamento con la compagnia di Bruxelles Ultima Vez in In Spite of Wishing and Wanting Revival dell’acclamato coreografo belga Wim Vandekeybus: uno spettacolo del 1999 che rivive in prima nazionale per il Romaeuropa in una nuova versione per dieci danzatori alle prese con pulsioni e desiderio, fragilità e sogno, sulle musiche originali di David Byrne.

Dal 14 al 16 ottobre 2016, torna la regina della danza contemporanea internazionale Anne Teresa De Keersmaeker con la compagnia Rosas in Rain su Music for 18 Musicians di Steve Reich. Anche in questo caso, una creazione del passato (2001) rivive sul palcoscenico dell’Argentina con un rinnovato gruppo di interpreti, tra sistemi coreografici estremamente compositi nelle strutture e straordinariamente fluidi nella dinamica.

Il 27 e 28 settembre 2016, OCD LOVE, racconto d’amore oscuro, poetico e disperato di Sharon Eyal, già danzatrice, direttrice artistica e coreografa associata alla Batsheva Dance Company, e Gai Bahar, curatore di eventi multidisciplinari nella vita notturna di Tel Aviv, per i sei interpreti della compagnia L – E – V Dance Company sulla musica house ed elettronica di Ori Lichtik.

Il 28 e 29 ottobre 2016, al Teatro Vascello, Relative Collider della coreografa americana Liz Santoro, cresciuta alla Boston Ballet School con formazione universitaria in neuroscienze alla Harvard University, e del francese Pierre Godard, laureato in matematica applicata a Grenoble, poi tecnico delle luci, stage manager, regista e dottore di ricerca in informatica alla Sorbonne. Caos e struttura in collisione invitano a riflettere sulle modalità con cui diamo e riceviamo attenzione all’interno di un puzzle creativo prima ritmico e matematico, poi apparentemente giocoso e casuale, infine inaspettatamente liberatorio.

Il 9 e il 10 novembre 2016, Removing di Noé Soulier, prodigio della nuova danza francese in scena con cinque interpreti per una riflessione sul movimento, tra articolazione nello spazio e istinto dei corpi in azione.

Con il Performing Arts Fund, Romaeuropa lancia quest’anno il focus Olandiamo! sulla danza contemporanea olandese con tre autori di ultima generazione: Jan Martens con The dog days are over (2 novembre, Teatro Vascello), sfida atletica e compositiva per otto interpreti che si interrogano sui confini dell’arte attraverso la ripetizione disarmante e ipnotica del salto; Ann Van Den Broek (5 e 6 novembre, Teatro Vascello) in The black piece, creazione al buio per cinque performer, tra rumori, canzoni e immagini video che traslano l’azione in narrazione e percezione; Nicole Beutler (6 novembre, Teatro India) con The Garden, riflessione sul rapporto tra natura e cultura in un Eden frutto della moda contemporanea, tra libertà e artificio, animalità e civilizzazione.

Per la sezione DNA (a cura di Francesca Manica e in programma al Teatro India) dedicata alla nuova danza nazionale e internazionale: 3Tracks4 (3 novembre) ideato da C&C Company di Chiara Taviani e Carlo Massari e da Residenza Idra, trittico di creazioni sull’emancipazione della donna e sull’accettazione razziale secondo le visioni della francese Marion Alzieu, dell’israeliana Ayala Frenkel e della stessa Chiara Taviani. In collaborazione con il network europeo Aerowaves: Le Récital des postures di Yasmine Hugonnet (3 novembre), Kokoro di Lali Ayguadé (4 novembre), barcellonese formatasi con De Keersmaeker, poi danzatrice per Akram Khan e fondatrice di una propria compagnia a Barcellona, Elvedon del coreografo greco Christos Papadopoulos (4 novembre) ispirato al romanzo Le Onde di Virginia Woolf. Torna in scena il 6 novembre, la vincitrice di DNA Appunti Coreografici 2015 Lara Russo con Ra-ME, Cercare coraggio/Proteggere innocenza e riparte il 16 novembre la nuova edizione del concorso dedicato ai giovani coreografi italiani realizzato con Cango di Firenze, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Gender Bender di Bologna, Associazione Med/Uovo Milano.

Infine, danza e circo contemporaneo con Pierre Rigal in Mobile (12 e 13 ottobre 2016), Adrien M & Claire B in Cinématique (versione 2015) (19-23 ottobre 2016) e Les 7 Doigts de la main in Traces (27-30 ottobre). Tra i progetti collaterali, segnaliamo Post It a cura di Matteo Antonaci, approfondimento in palcoscenico e in rete dopo gli spettacoli, i laboratori per danzatori con i coreografi protagonisti del festival, i molteplici programmi radio e TV con cui la RAI seguirà l’intera manifestazione e Digitalife.

Nell’intervento in conferenza stampa della Presidente Monique Veaute, parole di gratitudine verso i molteplici sostenitori del Romaeuropa, tra istituzioni pubbliche, partner privati e fondazioni internazionali (tra gli altri, MiBACT, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio, Fondazione Terzo Pilastro, Nomas Foundation, Teatro di Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, MACRO, Delegazione del Québec, Fondazione Nuovi Mecenati, Institut Français, Ambasciata di Spagna, Goethe-Institut, British Council, Ambasciata di Israele a Roma, Atcl, Maxxi, Accademia di Francia, RAI): “Siamo un festival internazionale e nomade che è cresciuto anche grazie ad una grande rete di collaboratori e sostenitori che in questi anni difficili ci hanno accompagnato in battaglie importanti permettendoci di guadagnare forza e vitalità. Il mio ringraziamento va a loro, ma anche ai giornalisti e ai critici: il contemporaneo è un tema difficile, ma le tante interviste e i racconti dal palcoscenico hanno permesso al pubblico di avvicinarsi all’arte e agli artisti. Abbiamo inoltre consolidato quest’anno il rapporto con la RAI, che sempre di più permetterà al pubblico di seguire gli appuntamenti del festival”.

È stato invece il Direttore generale e artistico Fabrizio Grifasi ad introdurre il denso programma del REF 2016 approfondendo il senso del sottotitolo Portati altrove: “Quest’anno presentiamo una versione ‘extra’, che inizierà il 24 giugno con il progetto Patrimonio storico e creazione contemporanea e con il Palamede di Alessandro Baricco e una ‘standard’ che verrà inaugurata il 21 settembre da Hofesh Schechter, artista che abbiamo contribuito a lanciare e produrre a livello internazionale, proveniente dal vivaio della Batsheva Dance Company e da studi da musicista, autore di un vocabolario originale di grande presenza musicale e di grande impatto. Torniamo poi a riflettere sulla memoria contemporanea, nella convinzione che ci siano degli spettacoli che negli ultimi vent’anni hanno rappresentato un momento di svolta e che hanno necessità di tornare in scena per permettere al pubblico giovane di conoscerli. Tornano dunque i lavori di Anne Teresa De Keersmaeker e Wim Vandekeybus, e torna anche Emio Greco già ospite dieci anni fa del Romaeuropa. Arrivano al festival artisti che stanno cambiando l’idea della coreografia come la newyorkese Liz Santoro in coppia con Pierre Godard, l’israeliana Sharon Eyal, il francese Noé Soullier. E poi ancora, il focus sulla danza contemporanea olandese, DNA e la nuova edizione di Appunti Coreografici a cui hanno già risposto 65 autori under 35. È un ‘altrove artistico’ amplio e composito quello di Romaeuropa, lungo quest’anno oltre cinque mesi, fatto di emozioni e scoperte. La scelta, per ognuno di voi, è di volerlo attraversare. La responsabilità, per noi, è ciò che troverete”. Ulteriori informazioni Romaeuropa Festival 2016.

Lula Abicca

1/06/2016

Foto: 1. Hofesh Shechter, barbarians, ph. Gabriele Zucca; 2.-3. Passione di Emio Greco e Pieter Scholten, ph. Alwin Poiana; 4. -5. Ultima Vez, In Spite of Wishing and Wanting Revival di Wim Vandekeybus, ph. Danny Willems; 6.-7. Rosas, Rain di Anne Teresa De Keersmaeker, ph.  Herman Sorgeloos; 8.-9. L – E – V Dance Company, OCD LOVE di Sharon Eyal e Gai Bahar, ph. Regina Brocke; 10. Relative Collider di Liz Santoro; 11. Removing di Noé Soulier, ph. Chiara Valle Vallomini; 12. The dog days are over di Jan Martens, ph. Piet Goethals; 13. The black piece di Ann Van Den Broek, ph. Maarten Vanden Abeele; 14. The Garden di Nicole Beutler, ph. Anja Beutler; 14. C&C Company di Chiara Taviani e Carlo Massari.

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