Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli al coreografo Fredy Franzutti e a Anna Crespi Morbio

Nella splendida cornice di Piazza Garibaldi di Rocca San Casciano nella provincia di Forlì-Cesena è stato conferito ieri, domenica 17 luglio 2016, al coreografo italiano Fredy Franzutti il Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli voluto e organizzato da Dodo Frattagli, Mario Biserni, Federico Mancusi, assieme a tutti gli amici dell’Associazione Lirica-Prosa-Danza Carlo Alberto Cappelli e alla Pro Loco.

L’evento gode del patrocinio del Comune di Rocca San Casciano città natale del mitico impresario teatrale, nonché editore, Carlo Alberto Cappelli, che ospita l’edizione 2016 del Premio Internazionale dedicato alla memoria dell’uomo che, dopo aver portato il Comunale di Bologna ai ranghi dei grandi teatri europei, fece conoscere al mondo l’Arena di Verona.

“Dopo lunga attesa – spiega Dodo Frattagli – il riconoscimento viene dedicato alla danza, settore del teatro musicale che è sempre stato caro a Carlo Alberto Cappelli. Per l’occasione il premiato è il coreografo e regista internazionale Fredy Franzutti, uno degli artisti più autorevoli del panorama italiano e dell’Italia nel mondo, il quale nel 1995 ha fondato il Balletto del Sud, compagnia che oggi vanta un repertorio di 30 spettacoli”

Premio Cappelli 2016 anche ad un’altra luminosa personalità del mondo musicale, operistico: la milanese Anna Crespi Morbio presidente dal 1978 dell’Associazione Amici della Scala, autentico faro vivamente acceso per la salvaguardia della cultura musicale.

“Sono stata io stessa a proporre al patron Dodo Frattagli, la candidatura di Fredy Franzutti al Premio Internazionale dedicato alla memoria di mio padre Carlo Alberto Cappelli – spiega la produttrice Vittoria Cappelli – Credo che Franzutti sia, in questo momento, il coreografo italiano più interessante perché è sintesi di tanti aspetti dell’arte italiana o di come un artista dovrebbe essere per raggiungere il meritato successo. Infatti, lui, non solo è abile coreografo, ma è anche uomo colto ed educato capace di raccontare e coinvolgere, abile nel progettare e realizzare, nel creare e proporre. Un artista che è riuscito ad interessare la severa critica nazionale e i programmatori esigenti. Tutto ciò fondando, già vent’anni fa, la sua  compagnia in una delle più lontane città del sud del nostro paese. Continuando con incremento di attività in uno dei momenti più difficili della storia della cultura italiana diviene lui stesso, con il suo lavoro e suoi successi internazionali, riscatto meridionale e dimostrazione che il fare senza lamentarsi è premiato. Sono sicura che Fredy Franzutti sarebbe stato artista stimato da mio padre, che ha vissuto invece nel rinascimento del teatro, e certamente lo avrebbe coinvolto nei suoi progetti affascinato, come lo sono io, dal suo sapere e dalla sua brillante fantasia creativa”.

18/07/2016

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