La danza di Annamaria Ajmone in residenza a Parigi per il programma Le promesses de l’art dell’Istituto italiano di cultura di Parigi
Per il mese di dicembre è Annamaria Ajmone l’artista residente, selezionata dall’Istituto italiano di cultura di Parigi su consiglio di Natalia Casorati, direttrice del Festival Interplay di Torino. La residenza rientra nel programma Les promesses de l’art organizzato dall'Istituto italiano di cultura di Parigi, il cui scopo è di far scoprire al pubblico francese giovani talenti italiani provenienti dal mondo dell’arte, dell’architettura, della musica, della fotografia, del cinema e della letteratura.
Dal 4 al 22 dicembre 2015, la danzatrice e coreografa italiana Annamaria Ajmone è in residenza all’Istituto italiano di cultura di Parigi nell’ambito del programma di residenze Les promesses de l’art, un programma di residenze d’artisti organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Parigi nel 2012 il cui scopo è di far scoprire al pubblico francese giovani talenti italiani provenienti dal mondo dell’arte, dell’architettura, della musica, della fotografia, del cinema e della letteratura. Tutti i mesi, su consiglio di specialisti dell’arte e di direttori artistici, l’Istituto accoglie un artista italiano nelle prestigiose sale dell’Hôtel de Galliffet mettendo a sua disposizione spazi, contatti, relazioni. A sua volta, l’artista s’impegna a presentare et a esporre al pubblico l’opera o il progetto artistico che realizzerà durante il suo soggiorno parigino.
Selezionata da Natalia Casorati, direttrice del Festival internazionale di danza contemporanea Interplay di Torino, Annamaria Ajmone presenterà per la prima volta al pubblico francese la sua ricerca che indaga la relazione tra lo spazio e il movimento, partendo dalla riflessione del filosofo tedesco Martin Heidegger. In occasione della residenza parigina, Annamaria proporrà il 17 dicembre alle ore 19, all’interno delle sale dell’Istituto, Innesti, nuova azione coreografica in situ.
L’Istituto italiano di cultura di Parigi è la quarta tappa delle Pratiche abitative temporanee di Annamaria Ajmone iniziate a Venezia (Biennale College Danza 2015) e sviluppate a Milano (Fondazione Prada) e Firenze (Palazzo Pitti e Cango, centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza). In ogni città Annamaria Ajmone ha lavorato in luoghi differenti, ognuno dei quali si caratterizza nell’avere una funzionalità “altra” rispetto a quella dello spazio scenico: “mi piace definirli dimore, luoghi di abitazione temporanea, soggiorni, ripari, ma non necessariamente case”.
Partendo dal saggio di Martin Heidegger Costruire, abitare, pensare, in cui il filosofo tedesco riflette su come gli esseri umani esistono nel mondo abitando lo spazio, la coreografa costruirà un percorso attraverso le sale dell’Istituto di cultura italiana di Parigi.
La sua presenza e l’attraversamento delle stesse permetterà alla danzatrice di conoscere e vivere lo spazio, di farne parte e di esisterne all’interno. In questa nuova dimensione e consapevolezza, Annamaria Ajmone traccerà un percorso composto da un susseguirsi di azioni coreografiche.
Per info sulle opportunità offerte dall’Istituto italiano di Cultura di Parigi visitare il sito www.iicparigi.esteri.it.
09/12/2015