La Compagnia Zappalà danza in Corea con lo spettacolo Romeo e Giulietta
Romeo e Giulietta di Roberto Zapplà vola in Corea. Un duetto interpretato da Maud de La Purification e Gaetano Montecasino esplora il concetto di “sfocatura” attraverso una rilettura emozionale della tragica storia d’amore e morte di Giulietta e Romeo. Questo lavoro sarà in tour in Italia nella prossima stagione teatrale.
Proseguono gli impegni per la Compagnia Zappalà Danza in un anno intenso di attività, nuovi progetti e riconoscimenti.
Tanti gli applausi e l’interesse ottenuto dal pubblico coreano per la danza di Roberto Zappalà. Ancora una scena internazionale dunque per l’artista catanese e la sua Compagnia Zappalà Danza che il 29 e 30 luglio è stata protagonista all’Arko Centre di Seoul, e oggi 31 luglio è in programma a Geosung city per il ChangMu Festival. In scena Romeo e Giulietta, creazione di Roberto Zappalà sulle musiche di Prokofiev, realizzata nel 2006 e riallestita in occasione del tour coreano. Coreografia che in questo nuovo allestimento sarà proposta anche in Italia nella prossima stagione.
Un duetto interpretato dagli straordinari danzatori della compagnia Maud de La Purification e Gaetano Montecasino e che esplora il concetto di “sfocatura” attraverso una rilettura emozionale della tragica storia d’amore e morte di Giulietta e Romeo.
“Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati?”, si chiede il coreografo Roberto Zappalà. “Tecnicamente, (in ottica, fotografia e cinema), la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e l’oggetto inquadrato. Se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato. Riportando tutto all’uomo e alle domande iniziali, la risposta potrebbe essere la stessa. Ci sentiamo sfocati quando percepiamo che la distanza tra noi e il mondo non è quella giusta, quando la misura che ci separa dal mondo, dagli altri, non è corretta, quando siamo o ci sentiamo, troppo vicini, o troppo lontani. Da qui l’allusione a Romeo e Giulietta, quale simbolo riconosciuto di disagio sociale”, conclude.
31/07/2015
Foto: Maud de La Purification e Gaetano Montecasino in prova con Roberto Zappalà, ph. Domenick Giliberto