I candidati al Premio Ubu 2018
Annunciate le nomination degli Oscar del teatro italiano. Candidati al ballottaggio come migliore spettacolo di danza Avalanche di Marco D’Agostin, Bermudas di Michele Di Stefano e Euforia di Silvia Rampelli. Candidati tra i migliori attori/performer under 35 anche Marco D’Agostin e Chiara Bersani. Candidati come migliori organizzatori Francesca Corona (Short Theatre), Daniele Del Pozzo (Gender Bender) e Maura Teofili (Carrozzerie n.o.t). Tra i premi speciali figura anche Aldes per il costante lavoro di ricerca coreografica, per aver dato vita a un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea e per aver saputo creare una cifra artistica riconoscibile ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista. La premiazione si terrà a Milano lunedì 7 gennaio 2019 al Piccolo Teatro Studio Melato, in diretta radiofonica su Rai Radio3.
Sono stati annunciati ieri, 1 dicembre 2018, i candidati al Premio Ubu 2018, prestigioso riconoscimento promosso dall’Associazione Ubu per Franco Quadri e giunto alla soglia della sua quarantunesima edizione.
La cerimonia di consegna dei premi si terrà lunedì 7 gennaio 2019, alle 20.30, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (in via Rivoli 6, ingresso libero fino a esaurimento posti) e trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio3 nel corso della direttaRadio3 Suite a cura di Graziano Graziani.
15 le categorie, dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, con l’inserimento dall’anno scorso di un Premio alla carriera e di un premio al Migliore spettacolo di danza per il quale sono stati invitati a votare critici del settore. Particolare attenzione ai giovani con le categorie del Miglior attore o performer e Miglior attrice o performer under 35, ai percorsi dietro le quinte con il premio al Migliore curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice, e alla drammaturgia, con una doppia categoria per premiare i testi o le scritture drammaturgiche sia italiane che straniere. Allo scopo di tenere vivo lo spirito del premio, ideato e realizzato da Franco Quadri, l’Associazione ha lavorato anche quest’anno documentando la stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie quasi 700 spettacoli prodotti in Italia tra il 1° settembre 2017 e il 31 agosto 2018.
La quarantunesima edizione del Premio Ubu (realizzato completamente in forma di referendum) è stata occasione di un processo di coinvolgimento di nuove energie, persone del teatro italiano che hanno raccolto l’appello dell’Associazione in un momento di gravi difficoltà per il mancato sostegno delle istituzioni, tra cui spicca l’assenza, per la prima volta nella storia degli Ubu, del Comune di Milano. Si sono dunque costituiti un Comitato di gestione composto da alcuni dei critici votanti (Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Laura Gemini, Graziani Graziani, Rossella Menna, Leonardo Mello) e una Redazione di volontari per la creazione del database (Enrico De Stavola, Daniele Filosi, Paola Granato, Giorgina Pi, Monica Sartini, Imma Villa). Segreteria Alessandra Farneti.
Sono 55 i referendari che hanno preso parte alla votazione dei Premi Ubu 2017, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante, cui seguirà nei prossimi giorni il ballottaggio che decreterà i vincitori. Gli esiti del ballottaggio includono per ogni categoria i tre lavori che hanno totalizzato il maggior numero di voti (si registrano più titoli in caso di parità di voti al terzo posto). Quasi 60 i candidati alle nomination.
PREMI UBU 2018
Risultati della prima votazione. I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)
Spettacolo dell’anno
- Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace (regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani); produzione Teatro dell’Elfo, Emilia Romagna Teatro Fondazione
- La cupa. Fabbula di un omo che divinne un albero di Mimmo Borrelli (regia di Mimmo Borrelli): produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
- Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini (regia di Federico Tiezzi); produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
- Overload di Daniele Villa, Sara Bonaventura, Claudio Cirri (regia di Sotterraneo); produzione Sotterraneo; coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
Migliore spettacolo di danza
- Avalanche ideazione e coreografia di Marco D’Agostin; produzione Associazione Culturale VAN; coproduzione Rencontres Chorégraphiques de Sein-Saint-Denis, VAN, Marche Teatro, CCNN de Nantes
- Bermudas ideazione e coreografia di Michele Di Stefano; produzione mk 2018 in collaborazione con AMAT, Residance/Dance Haus Milano, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, Una diversa geografia/Villa Pravernara Valenza
- Euforia ideazione e regia di Silvia Rampelli; produzione Habillé d’eau; coproduzione Armunia/ Festival Inequilibrio – Castiglioncello, Fabbrica Europa 2017
Migliore curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice
- Francesca Corona (Short Theatre)
- Daniele Del Pozzo (Gender Bender)
- Maura Teofili (Carrozzerie n.o.t)
Migliore regia
- Mimmo Borrelli per La cupa
- Enrico Casagrande e Daniela Nicolò per Panorama
- Claudia Castellucci e Chiara Guidi per Il regno profondo. Perche sei qui?
- Roberto Latini per Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi? e Il teatro comico
- Armando Punzo per Beatitudo
- Federico Tiezzi per Freud o l’interpretazione dei sogni
Miglior allestimento scenico
- Alessandro Marzetti, Armando Punzo, Silvia Bertoni, Emanuela Dall’Aglio (BeatitudoI)
- Marco Rossi e Gianluca Sbicca (scene e costumi di Freud o l’interpretazione dei sogni)
- Paola Villani (Curon/Graun)
Miglior progetto sonoro o musiche originali
- Vittoria Burattini, Vincenzo Scorza e Mauro Sommavilla (Ateliersi, In your Face)
- Collettivo Angelo Mai (Settimo Cielo)
- Andrea Salvadori (Beatitudo)
- Lorenzo Scuda (Calcinculo)
Migliore attore o performer
- Gianfranco Berardi (Amleto Take Away)
- Tindaro Granata (La bisbetica domata)
- Lino Guanciale (La classe operaia va in paradiso)
- Lino Musella (Ritratto di una nazione)
- Marco Sgrosso (Il teatro comico)
Migliore attrice o performer
- Elena Bucci (Il teatro comico)
- Alessandra Cristiani (Clorofilla e Euforia)
- Monica Demuru (Belve)
- Ermanna Montanari (Va pensiero e Fedeli d’amore)
- Paola Tintinelli (Folliar)
Miglior attore o performer Under 35
- Riccardo Buffonin
- Marco D’Agostin
- Piergiuseppe Di Tanno
Miglior attrice o performer Under 35
- Chiara Bersani
- Alice Raffaelli
- Matilde Vigna
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica
- Calcinculo di Enrico Castellani
- La cupa di Mimmo Borrelli
- Il regno profondo. Perche sei qui? di Claudia Castellucci
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica
- Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace
- Disgraced di Ayad Akhtak
- Gioie e dolori nella vita delle giraffe di Tiago Rodriguez
- Settimo cielo di Caryl Churchill
Premio Ubu alla carriera
- Giovanna Daddi e Dario Marconcini
- Giancarlo Ilari
- Enzo Moscato
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia
- Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov (regia di Lev Dodin; produzione Maly Drama Theatre – Theatre of Europe, Saint-Petersburg, con il sostegno di Ministero della Cultura della Federazione russa, Fondazione dell’arte, della scienza e dello sport, e l’aiuto personale di Alisher Usmanov, sponsor principale del Maly Drama Theatre – Teatro d’Europa KINEF)
- Nachlass di Rimini Protokoll (Stefan Kaegi / Dominic Huber; produzione Theatre de Vidy, Losanna; coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus Zurich, Bonlieu Scene nationale Annecy e la Batie-Festival de Geneve all’interno del programma INTERREG France-Suisse 2014-2020 Maillon, Theatre de Strasbourg-3 scene europeenne, Stadsschouwburg Amsterdam, Staatsschauspiel Dresden, Carolina Performing Arts)
- Les Trois Soeurs da Anton Čechov (regia di Simon Stone; produzione Odeon – Theatre de l’Europe, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale)
Premi speciali
- Aldes per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici, e per aver dato vita a un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista.
- Andrea Cosentino per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni.
- La possibilità della gioia. Pippo Delbono di Gianni Manzella (edizioni Clichy, Firenze). Per un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi.
- Progetto LiveWorks di Centrale Fies Un ambiente dinamico e rischioso, in grado di radunare creatività da tutto il mondo e racchiuderle in un alveare controverso.
- Teatro dell’Acquario – Centro RAT di Cosenza per avere nel corso degli ultimi quarantadue anni creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza.
- Antonio Viganò e Accademia Arte della diversità per l’alta qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità.
02/12/2018
Foto: 1.-3. MK, Bermudas di Michele Di Stefano, ph. Ciro Lazzarini; 4. Marco D’Agostin, Avalanche, ph. Roberta Segata courtesy Centrale Fies; 5. Euforia di Silvia Rampelli, Habillè D’eau; 6. Marco D’Agostin, ph. Alice Brazzit; 6. Chiara Bersani, Gentle Unicorn, ph. RobertaSegata, Centrale Fies.