I 14 neodiplomati della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
La Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma non si è mai fermata. La direttrice Laura Comi ci racconta la vita della Scuola durante il lockdown, la ripresa dei corsi lo scorso 17 giugno nelle sale di Via Ozieri e il diploma conferito sabato 25 luglio 2020 a 14 allievi: Martina Aita Tagle, Chiara De Benedetto, Emma Fazzi, Flavia Ficele, Giorgia Marchi, Chiara Maurelli, Giada Olivieri, Claudia Sacchetti, Massimo Colonna Romano, Manuel Giovani, Gianvito Gomes, Leonardo Puccia, Daniele Savo, Riccardo Tuccinardi. Da oggi al 31 luglio si svolgono nella Scuola le selezioni per il prossimo anno accademico.
Martina Aita Tagle, Chiara De Benedetto, Emma Fazzi, Flavia Ficele, Giorgia Marchi, Chiara Maurelli, Giada Olivieri, Claudia Sacchetti, Massimo Colonna Romano, Manuel Giovani, Gianvito Gomes, Leonardo Puccia, Daniele Savo, Riccardo Tuccinardi: questi i nomi dei 14 ragazzi che sabato 25 luglio 2020, hanno brillantemente superato l’esame di diploma alla Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
Per loro l’anno scolastico appena trascorso non è stato affatto facile. Non avevano ancora finito di digerire le tante emozioni della bellissima lezione aperta al Teatro Costanzi che il lockdown li ha allontanati dalle loro amate sale danza. Ma la pandemia non li ha fermati.
«Tutti gli allievi, compresi i piccolissimi, sono tornati in sala prove lo scorso 17 giugno – racconta la direttrice Laura Comi – Ma sia i bambini che i ragazzi non hanno mai smesso di studiare. Grazie alla disponibilità e all’amore per il proprio lavoro di tutti i docenti della scuola, abbiamo lavorato a distanza con tutti gli allievi per tutto il periodo del lockdown. La scuola di fatto non si è fermata mai. Bambini e ragazzi hanno potuto studiare online tutte le materie, dalla danza classica a quella contemporanea, fisiotecnica e anche musica».
Quando sono iniziate le lezioni online?
«Il giorno dopo la chiusura della scuola ho personalmente mandato a tutti gli allievi della scuola delle schede di allenamento con esercizi tecnici, di potenziamento e di stretching che potevano eseguire in ambito domestico in sicurezza. Erano schede diverse per ogni anno di studio e di tipo di corso, maschile o femminile. Ad aprile, quando ci siamo resi conto che il blocco si prolungava, in accordo con i docenti della scuola abbiamo iniziato le lezioni online che si sono svolte ogni giorno fino alla riapertura».
La didattica online è stata importante per gli allievi?
«La didattica online non è certo il modo ideale per studiare danza, ma il lavoro fatto è stato molto importante, sia dal punto di vista fisico perché gli allievi non hanno perso la loro forma fisica, ma soprattutto dal punto di vista psicologico. Volevamo che i ragazzi non si sentissero soli o abbandonati, volevamo che continuassero a coltivare la loro passione in modo corretto. E credo questo sia un risultato certamente raggiunto: gli allievi si sono sentiti rassicurati, seguiti e hanno premiato i nostri sforzi con una dedizione e un rigore nello studio veramente straordinario».
Un piccolo assaggio di questo periodo di lavoro è documentato in un delizioso filmato pubblicato dal Teatro dell’Opera:
Gli allievi sono tornati tutti a Scuola o in qualcuno è prevalsa la paura?
«Quando abbiamo riaperto a giugno non ero sicura che tornassero tutti – confessa la Direttrice – Moltissimi tra i nostri allievi sono fuori sede e non è stato facile per le famiglie decidere di farli tornare a Roma solo per studiare danza. E invece con nostra immensa gioia sono tornati tutti, dai più grandi ai più piccini, tutti felici di poter finalmente tornare a studiare. E devo riconoscere che hanno messo moltissimo impegno nelle lezioni riuscendo a portare a termine il programma didattico».
Quale protocollo per il contenimento della pandemia avete adottato alla Scuola del Teatro dell’Opera?
«Abbiamo adottato un protocollo aziendale molto rigido e preciso, stilato assieme personale tecnico del Teatro dell’Opera addetto alla sicurezza per permettere agli allievi di studiare in assoluta sicurezza. Questo protocollo tiene ovviamente conto delle linee guida governative e di quelle interne».
Ad esempio?
«Si entra nella scuola con la mascherina e dopo aver verificato la temperatura corporea. Ogni allievo ha una postazione precisa in sala danza, sia alla sbarra che al centro, che tiene conto del distanziamento. Sanificazione di sbarre e pavimento dopo ogni lezione. Gel disinfettante ovunque. Areazione. Non più di 12 allievi assieme in una sala anche se questo ha significato dividere in gruppi le classi più numerose con un aumento del carico di lavoro dei docenti e un’articolazione oraria dalla mattina alle 9.00 fino a tarda sera, con le ultime lezioni che finivano la sera alle 20.15…»
Gli allievi hanno tenuto la mascherina durante le lezioni di danza?
«No. Dovevano usare la mascherina per tutto il tempo in cui erano all’interno della scuola ma non durante la lezione di danza. La toglievano solo in sala prove, riponendola accanto a loro, in una bustina di plastica, appena raggiunta la loro postazione alla sbarra. Anche in questo hanno dimostrato maturità e disciplina».
A conclusione di questo anomalo anno scolastico quale è la sua valutazione?
«Nonostante la pandemia e le tante difficoltà vissute da tutti sono soddisfatta del lavoro svolto a casa, del recupero in sala prove in questo mese e mezzo di studio e dei risultati raggiunti. E sono anche contenta del fatto che siamo riusciti a fare tutti gli esami di passaggio in presenza: quelli per i piccolisssimi del corso di fisiotecnica propedeutica alla danza, quelli del corso di preparazione professionale, quelli del corso di formazione insegnanti e ora anche quelli di diploma. Per tutti gli altri corsi abbiamo seguito le linee ministeriali per cui tutti gli allievi sono stati promossi all’anno successivo. Sono anche felice di riuscire a fare le selezioni per l’accesso alla Scuola in presenza e a dare la possibilità agli allievi selezionati di fare il consueto periodo di prova».
Quando si svolgeranno le selezioni?
«Le selezioni inizieranno oggi, 27 luglio e termineranno il 31 luglio. Il periodo di prova si svolgerà invece nei primi cinque giorni di settembre. Sarà più breve del normale ma lo faremo. Riusciremo dunque a mantenere tutti gli impegni anche se con i necessari slittamenti temporali. E questo risultato lo devo al lavoro di tutto il personale della Scuola e del Teatro dell’Opera e al sostegno del Sovrintendente che non ci ha mai fatto mancare il suo appoggio e la sua presenza in video chiamata durante tutti i mesi di lockdown. Anche la pubblicazione del video della lezione aperta degli allievi della Scuola, andata in scena al Teatro Costanzi lo scorso 2 marzo, e pubblicata sul canale YouTube del Teatro nella Giornata Internazionale della Danza, ha dato un segno forte agli allievi e a tutti noi facendoci sentire parte attiva di un grande Teatro».
Qualche rammarico?
«Ai diplomati di quest’anno e a tutti gli allievi manca l’appuntamento con il saggio spettacolo al Teatro Costanzi, un appuntamento atteso che corona su un palcoscenico prestigioso un lungo e faticoso percorso di studi che dura 8 anni. Mi dispiace che i diplomati di quest’anno non potranno concludere i loro studi come da tradizione sul palcoscenico del Teatro dell’Opera. Ma sono ragazzi straordinari. In questi mesi hanno dimostrato grandissima maturità, sia nel lavoro a casa sia in quello in sala. Sono ragazzi forti, determinati, coraggiosi, ragazzi e ragazze che in questi mesi hanno studiato senza mollare un solo giorno. Auguro a loro la realizzazione dei loro sogni. Lo meritano.» conclude Laura Comi.
Auguro anche io a tutti i neo diplomati di quest’anno una splendida carriera e la realizzazione dei loro sogni. Da alcuni di loro in particolare, che ho potuto apprezzare in numerose occasioni sul palco e in sala prove, mi aspetto grandi cose. Tra loro spicca Gianvito Gomes, o meglio Joao Victor Gomes, già da noi più volte segnalato sulle colonne di Danzaeffebi, un ottimo ballerino dotato di non comuni doti interpretative sia nei balletti classici che in quelli dal taglio contemporaneo: un anno fa lo abbiamo applaudito in Turnpike di Mauro Bigonzetti; lo scorso dicembre, ci ha regalato una magistrale interpretazione del ruolo di Drosselmeyer ne Lo Schiaccianoci. Da non perdere di vista anche Manuel Giovani, ballerino di grandissima eleganza, sicuro nei giri e leggerissimo nei salti, ottimo interprete del ruolo di Schiaccianoci lo scorso dicembre accanto a una convincente Giorgia Marchi in quello di Clara. Da segnalare anche Massimo Colonna Romano, ballerino versatile e già applaudito nel ruolo del principe ne Lo Schiaccianoci. Tra le ragazze segnalo Emma Fazzi e Giada Olivieri interpreti sicure nel ruolo della Fata Confetto sempre ne Lo Schiaccianoci.
Un sincero in bocca al lupo anche ai tanti bambini, bambine, ragazzi e ragazze che da oggi sono in audizione per l’accesso in questa straordinaria Scuola.
Francesca Bernabini
26/07/2020
Foto: i diplomati 2020 della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma con la direttriceLaura Comi, ph. Yasuko Kageyama, Opera Roma.