Waiting for #REf17. Tre incontri dedicati ai coreografi del Romaeuropa Festival
Dal 08 . 06 . 2017 al 22 . 06 . 2017
18.00
Roma - Opificio Romaeuropa, Via dei Magazzini Generali 20/a,
La programmazione danza dell’edizione del Romaeuropa Festival 2017, che avrà inizio il 20 settembre 2017, sarà anticipata da un percorso di avvicinamento: una serie di incontri dedicati ai coreografi in programma al #REf17, preparati con il supporto dei materiali provenienti dall’archivio di Romaeuropa. Aprendosi allo sguardo di un gruppo di studiosi, l’archivio permette di rintracciare e restituire al pubblico le linee di continuità della programmazione del Festival e la sua memoria trentennale. Tra memoria e approfondimento, il lavoro degli artisti verrà presentato al pubblico secondo una prospettiva trasversale e generatrice di connessioni tra passato e presente.
Questi gli appuntamenti di Waiting for #REf17 che avranno luogo a Roma presso l’Opificio Romaeuropa.
GIOVEDÌ 8 GIUGNO 2017, h 18:00. Incontro condotto da Annalisa Piccirillo
Un viaggio nelle memorie che, tra passato, presente e futuro, s’imprimono sui palcoscenici di Romaeuropa Festival. Da Akram Khan a Sidi Larbi Cherkaoui, da Dorothée Munyaneza ad Azzurra De Gregorio, si discuteranno le evoluzioni coreografiche che ogni artista, nella differenza della propria ‘lingua-madre’, ha prodotto in risposta alla complessa ricerca di un’identità multiculturale.
GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2017, h 18:00. Incontro condotto da Gaia Clotilde Chernetich
Secondo la teoria dei sei gradi di separazione, nei collegamenti tra le persone non vi sono mai più di cinque intermediari tra un soggetto e un altro. Anche nella storia contemporanea della danza e in quella di Romaeuropa Festival questa teoria sembra funzionare: qual è il filo conduttore tra Sasha Waltz, Dada Masilo e Francesca Pennini? Insieme vedremo la rete di connessioni che può emergere da un archivio come quello di Romaeuropa.
GIOVEDÌ 22 GIUGNO 2017, h 18:00. Incontro condotto da Maddalena Giovannelli
Danza come rito condiviso, performer come eroi, scena come luogo di presenza e apparizione del dionisiaco. Questa l’indagine che segna il percorso dentro l’archivio di Romaeuropa che va dal belga Jan Fabre a Jan Martens passando attraverso la danza di Enzo Cosimi: presenze che hanno segnato fortemente la programmazione degli ultimi decenni di RomaEuropa.