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The White Crow. Il film di Ralph Fiennes su Rudolf Nureyev al cinema a giugno

Arriva nelle sale cinematografiche italiane il 27 giugno 2019, The White Crow, il film di Ralph Fiennes che racconta la vita di Rudolf Nureyev dall’infanzia alla fuga a Parigi nel 1961. Nel film il ritratto di un genio ribelle, di un artista assetato di conoscenza, a tratti aggressivo, di un danzatore anticonformista, determinato, che sogna la libertà. Protagonista, nel ruolo di Nureyev, il ballerino russo Oleg Ivenko. Nel cast lo stesso regista, Adèle Exarchopoulos e l’étoile Sergei Polunin. Da vedere!

Arriva nelle sale cinematografiche italiane, dal 27 giugno 2019, The White Crow, film con la regia di Ralph Fiennes che racconta la vita di Rudolf Nureyev.

Ispirato alla biografia Rudolf Nureyev: The Life scritta da Julie Kavanagh, la pellicola inglese racconta la vita di questa leggenda della danza dalla sua infanzia a Ufa alla sua fuga a Parigi nel 1961.

Nel film ci sono i suoi primi passi nella cittadina degli Urali, tra miseria e sofferenza, e il difficile rapporto con il padre che non condivide la sua scelta di abbracciare la danza popolare. Ci sono gli studi all’Accademia Vaganova, il suo ingresso e il suo successo con la compagnia Kirov di Leningrado (oggi Teatro Mariinsky di San Pietroburgo). E c’è la sua prima trasferta all’estero con il Kirov nel 1961. A Parigi Nureyev stringe amicizia con i ballerini dell’Opèra (tra loro Pierre Lacotte diventato in seguito acclamato coreografo), con la giovane Clara Saint, fidanzata del figlio del ministro della cultura francese Malraux, e frequenta locali gay. Questo comportamento anticonformista e fuori dalle regole attira l’attenzione del KGB e determina conseguenze drammatiche: a Nureyev viene vietata la prosecuzione della tournée a Londra; deve essere immediatamente rimpatriato. La scusa ufficiale: deve esibirsi al Cremlino. Nureyev capisce il tranello, comprende che sta pagando a caro prezzo la sua libertà e, aiutato da Pierre Lacotte e Clara Saint, all’aeroporto di Parigi decide di chiedere asilo politico alla Francia.

Nel film a vestire i panni di Nureyev non è fortunatamente un attore ma il giovane ballerino russo Oleg Ivenko. Diplomato in Bielorussia nel 2010, vincitore di diversi concorsi tra cui, nel 2010, del premio di Varna dove si è imposto per i suoi salti sospesi, Oleg Ivenko è, dal 2010, ballerino del Tatar State Academic Opera and Ballet Theatre della città di Kazàn, nella repubblica russa del Tatarstan, dove ricopre oggi il ruolo di primo ballerino.

Il regista Ralph Fiennes, attore due volte nominato all’Oscar, già regista di Coriolanus (2011) e di The Invisible Woman (2013), si è ritagliato il ruolo del maestro di ballo russo Alexander Ivanovich Pushkin.

Nel cast anche Adèle Exarchopoulos nel ruolo di Clara Saint, Chulpan Khamatova in quello di Xenia, Aleksey Morozov in quello di Strizhevsky, Raphaël Personnaz in quello del coreografo francese, e allora ballerino dell’Opéra, Pierre Lacotte. Da segnalare, nel ruolo di Yuri Soloviev, rivale di Nureyev nella compagnia russa, l’étoile Sergei Polunin.

Il film, prodotto in Gran Bretagna nel 2018 e distribuito da Eagle Pictures, è stato già presentato in Italia al Torino Film Festival e in anteprima nell’ambito di OnDance a Milano. La sceneggiatura è di David Hare. Le coreografie del film sono curate da Johan Kobborg.

Una curiosità: il regista ha spiegato in un’intervista che il titolo del film The White Crow (Il Corvo Bianco) fa riferimento ad un soprannome; già durante l’adolescenza Nureyev era percepito come un caso anomalo, un Corvo Bianco, tra i suoi coetanei.

Altra curiosità: nel film c’è una sequenza di danza lunga venti minuti.

Da vedere assolutamente!

Francesca Bernabini

01/06/2019

 

 

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