Al cinema

Sing. Al cinema il film di animazione di Garth Jennings, un talent show con protagonisti gli animali.

E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 4 gennaio 2017 Sing, nuovo film di animazione di Garth Jennings. Poetico e brillante, racconta in un crescendo di emozioni e adrenalina un talent show di animali con una modalità sospesa tra la commedia e il musical. Ogni personaggio è finemente caratterizzato: c’è Buster Moon il delizioso koala proprietario di un teatro e i 5 concorrenti, la maialina Rosita, l’elefantina Meena, la porcospina Ash, il topo Mike e il gorilla Johnny, con i loro diversi background, le loro sofferenze, il timore di fallire, la voglia di rinascere e realizzare un sogno.

Sing è un film d’animazione prodotto da Illumination Entertainment (ha prodotto tra gli altri Cattivissimo me e Pets – Vita da animali) e diretto da Garth Jennings nelle sale italiane dal 4 gennaio 2016.

Sing non è solo un film d’animazione, è contemporaneamente una commedia e un musical di alto livello. Buster Moon è un delizioso koala proprietario di un teatro non più attivo come un tempo e dunque in ristrettezze economiche. Pur essendo un naturale ottimista si ritrova coadiuvato solamente da un’anziana segreteria e da un amico ricco e viziato che non può minimamente aiutarlo.

All’improvviso però, la geniale idea: organizzare una grande competizione canora, con cinque concorrenti pronti a sfidarsi a colpi di canzoni ed esibizioni. Un vero e proprio talent a cui partecipano Rosita, una maialina madre di più di venti figli, Meena, una timida elefantina con una voce potente, Ash, una porcospina dall’animo rock e il cuore tenero, Mike, un topo estremamente sicuro di sé e Johnny, un gorilla che fa parte di una famiglia di gangster e che deve compiere scelte importanti.

L’opera è un crescendo di emozioni e adrenalina capace di filtrare dal grande schermo alle poltrone della sala grazie agli spezzoni delle audizioni e alle cover splendide che si possono ascoltare nella gara finale dei concorrenti.

Sing crea negli spettatori un forte senso di empatia, un talent show di animali come involucro di una storia in cui ogni personaggio è finemente caratterizzato, con un diverso background e, pertanto, capace di rendersi spiegabile con più chiavi di lettura diversificate.

Il percorso tracciato dalla sceneggiatura è di quelli a cui il pubblico è ampiamente abituato dalla televisione, eppure il film risulta frizzante e originale, vitale musicalmente e ricco di gustose gag. Inoltre vi sono anche tutti quegli elementi che, narrativamente, conferiscono al film una sorta di inedita immedesimazione: le scelte e le sofferenze dei personaggi, il timore di fallire, la voglia di rinascere e realizzare un sogno.

Ci si ritrova a fare realmente il tifo per questi personaggi e ci si scatena con loro nello show finale che rimane comunque la scena più stupefacente di tutto il film e di molti altri prodotti di animazione degli ultimi anni. Si balla, si ride, si canta e ci si emoziona intonando insieme hit del passato di Freddie Mercury e David Bowie, Elthon John e brani assolutamente contemporanei di Taylor Swift e Katy Perry, fino ad arrivare al brano Faith cantato da Stevie Wonder e Ariana Grande (in corsa per i Golden Globe come Miglior Canzone).

Nei diversi brani di Sing c’è spazio anche per la danza nella sua accezione più fortemente pop che la rende arricchimento spettacolare di esibizioni canore – d’altronde per vedere il balletto in un film d’animazione non ci resta che attendere ancora per poco il film Ballerina.

Nel film Sing oltre ad esserci un qualcosa di fortemente poetico e brillante, c’è anche una situazione che funge da specchio alla realtà dei nostri tempi: i talent show. Nella musica è evidente come il talent diventi palesemente contenitore di una strada che porti nella maggioranza dei casi, complice oltre al talento anche un pizzico di buona sorte, al successo, alla vittoria di un programma televisivo prima e di un’opportunità di vita poi. Sing racconta questo espediente attraverso le prese di coscienza malinconiche di Buster e i tentativi dei concorrenti, facendo da tramite per una realtà – quella dei talent – che oltreoceano o in Gran Bretagna è presente almeno quanto qui da noi (X-Factor e Amici dominano i palinsesti televisivi). In questo frangente però, è bene sottolinearlo, viene fuori anche come questo trampolino sia tale soprattutto per il canto, per la musica e quanto sia ancora – purtroppo o per fortuna – ostica per la danza nelle sue diverse accezioni e sfaccettature.

Sing si forgia di tantissime qualità non deludendo nessuno grazie ad un ritmo – musicale e non solo – semplicemente perfetto.

Caterina Giangrasso

08/01/2017

 

www.sing-ilfilm.it

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