Danza in televisione

Rai 5: 12 ore di danza no stop con Aterballetto, Cristiana Morganti, Abbondanza Bertoni, Virgilio Sieni, Irene Russolillo, Andrea Gallo Rosso e, in diretta dalla Scala, Il Giardino degli amanti di Volpini con Bolle.

Giornata della danza su Rai 5 sabato 9 aprile 2016. Dalle 11.39 alle 23.59 una no stop di danza. In programma Don Q di Eugenio Scigliano con Ateballetto, Jessica and me di Cristiana Morganti, L’altra metà del cielo su musiche di Vasco Rossi, Capricci di Abbondanza Bertoni, Divina Commedia _ BALLO 1265 di Virgilio Sieni, A Loan di Irene Russolillo, Post Produzione di Andrea Gallo Rosso e dalla Scala il debutto in diretta de Il Giardino degli amanti di Massimiliano Volpini con Roberto Bolle e tanto altro. Cancellati, purtroppo, dalla programmazione Carmen di Dada Masilo e Plexus di Aurélien Bory: peccato!

Per fortuna sabato 9 aprile 2016 le previsioni meteo danno pioggia su tutta Italia, o quasi. Per fortuna, perché sabato 9 aprile sarà meno dura rimanere incollati davanti al televisore tutta la giornata per non perdere neppure uno dei tantissimi balletti e programmi che Rai 5 dedica alla danza in una Giornata ad essa dedicata. Quando nulla e quando troppo. Sabato 9 aprile faremo certamente una bella scorpacciata di danza. Di seguito il dettaglio.

Dalle 11.39 alle 12.52 è in onda Don Q di Eugenio Scigliano con Ateballetto, libera interpretazione dell’immortale storia di Don Chisciotte e del mondo visionario di Cervantes. Ad interessare Scigliano la particolare natura umana – quella del “dreamer” – dell’Hidalgo di Cervantes. Scigliano porta in scena lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali. L’antieroe di Cervantes assume qui connotazioni contemporanee tra visioni oniriche e percezione di un contesto d’azione reale. Durata: 70 minuti.

 

Dalle 12.50 alle 13.35 viene trasmesso un documentario sul Romaeuropa Festival. Il documentario ripercorre i momenti più importanti del festival nato nel 1986 per il volere della Fondazione degli Amici di Villa Medici e diventato un punto di riferimento per la più avanzata ricerca artistica contemporanea internazionale nel campo del teatro, della danza, della musica. Durata 43 minuti.

Evidenziamo che l’originaria programmazione RAI prevedeva una suite de la Carmen nella versione per 12 danzatori della coreografa africana Dada Masilo che è stata purtroppo cancellata e sostituita da questo documentario sul Romaeuropa Festival. Cancellata anche un’altra chicca originariamente annunciata: Plexus uno spettacolo magico che il regista, drammaturgo e coreografo Aurélien Bory dedica all’universo e al corpo di Kaori Ito, danzatrice, coreografa e giovane musa ispiratrice di una intera generazione di coreografi tra cui Alain Platel. Plexus è quasi una folgorazione estetica, uno spazio visionario nel quale la danzatrice si muove senza veramente danzare. Centinaia, forse migliaia di fili definiscono una scatola magica che la imprigiona. Questo breve video per evindenziare quel che è stato cancellato!

 

Dalle 13.35 alle 14.55 è in onda Jessica and me solo di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. L’assolo affronta il delicato tema della memoria, delle radici e delle eredità: come gestire l’influenza artistica di un grande Maestro? Come non cedere alla consuetudine di una certa estetica? Come rielaborare un passato di studi di danza classica lavorando nel Teatrodanza di Wuppertal? Proprio partendo da alcuni elementi autobiografici, Cristiana Morganti crea una riflessione danzata ironica, poetica, spiazzante, che prende sempre forme diverse. A volte osservandosi da fuori e a volte vivendo il momento, in un continuo infrangere i limiti di cosa è dentro e cosa è fuori lo spettacolo. Durata: 80 minuti.

 

Dalle 15.05 alle 15.37 viene riproposto OrienteOccidente – corpi, ritmi, danze. Prodotto da Rai Cultura con la regia di Barbara Pozzoni, è una retrospettiva del festival, un racconto per immagini, parole, testimonianze, suggestioni, un viaggio in trenta minuti che traccia il profilo del variegato universo della migliore danza internazionale. Tante le testimonianze raccolte fra cui quelle Lanfranco Cis, Paolo Manfrini, Maria Luisa Buzzi, Michela Lucenti, Leonetta Bentivoglio e Virgilio Sieni. Durata: 32 minuti.

 

Dalle 15.37 alle 16.58 viene ritrasmesso il balletto L’altra metà del cielo, coreografie di Martha Clarke, musica e drammaturgia di Vasco Rossi, orchestrazione di Celso Valli, scene di Robert Israel e costumi di Nanà Checchi, una produzione 2012 del Teatro alla Scala allora ripresa dalla Rai. Per questa produzione Vasco Rossi ha tratto una storia in cui la donna, dall’adolescenza alla maturità, vive in tre personaggi che riassumono tutte le sfumature dell’universo femminile cantate nella sua lunga carriera. Albachiara, Susanna e Silvia sono i tre personaggi, o meglio tre diversi tipi di donna cantati da Vasco Rossi, ognuna seguita in quattro fasi della vita – adolescenza, maturità, crescita e abbandono. Attraverso queste fasi ciascuna di loro cambia, si trasforma, e il suo carattere e il suo destino sono riflessi in altrettante canzoni, in altre donne descritte da Vasco che, oltre a firmare la drammaturgia dello spettacolo, è autore delle musiche e dei testi scelti per costruire la “colonna sonora” e in qualche modo anche il “libretto” della produzione. Protagonisti del balletto Sabrina Brazzo, Stefania Ballone, Beatrice Carbone, Matteo Gavazzi, Antonino Sutera e Andrea Volpintesta. Durata 77 minuti.

 

Dalle 16.58 alle 17.30, Danza per tutti. 1° puntata. Un viaggio nella danza contemporanea dagli anni Ottanta ad oggi raccontata in quattro appuntamenti in cui si esplorano, attraverso esempi e interpreti, alcuni temi ricorrenti in questi anni: l’evoluzione del concetto di corpo, fino all’idea di corpi eclettici; il ritorno alle origini della modernità; i nuovi approcci produttivi che vedono il progetto sostituire il concetto di opera; l’utilizzo di nuove tecnologie; le contaminazioni di linguaggi multiculturali; il problema della dimensione drammaturgica nella danza contemporanea; il ruolo attivo del pubblico nelle coreografie. La prima puntata è dedicata alla nascita della danza contemporanea e a chiarire che cosa si intende oggi con questa definizione.

Dalle 17.30 alle 17.58, Danza per tutti. 2° puntata. La seconda puntata di questa rubrica mostra come sono cambiati, negli ultimi trent’anni, i processi di creazione degli spettacoli di danza contemporanea, i luoghi di spettacolo, la vita delle compagnie. Tra gli altri intervengono:  Sidi Larbi Cherkaoui, Keegan Dolan, Ambra Senatore, Virgilio Sieni, Sasha Waltz, Silvia Rampelli, Michele Di Stefano, Frank Micheletti, Enzo Cosimi, Yasmeen Godder, Francesca Foscarini, Francesca Pennini, Glen Caci, Sebastien Ramirez, Hyun-Jung Wang, Fredrik Rydman.

Dalle 17.58 alle 18.26 viene trasmesso Capricci, estratto dello spettacolo di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni danzato all’interno del Teatro Zandonai di Rovereto. Nella nebbia spinta a folate sulla scena, attraversata da fasci di luce rossi e gialli che evocano l’atmosfera di una sala da ballo o un concerto rock, si succedono una serie di sequenze danzate prive di un filo unitario. Capricci appunto, come da titolo. Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Eleonora Chiocchini, Chiara Michelini, Tommaso Monza, sono cinque i corpi, che danno vita a un teatro di balli, contatti, giocosi esperimenti fisici di trasmissione dell’energia elastica da un corpo all’altro. La regia è di Felice Cappa.

Dalle 18.33 alle 19.01, Danza per tutti. 3° puntata. Questa puntata della rubrica affronta il tema della dimensione drammaturgica della danza. Il corpo, anche solo con la sua presenza, possiede una straordinaria capacità di raccontare, di produrre senso.

Dalle 19.01 alle 19.28, Danza per tutti. 4° puntata. La rubrica si chiude affrontando l’argomento del titolo. La danza contemporanea è un’arte alla quale oggi ci si può avvicinare in tanti modi, non solo da spettatori, ma soprattutto attraverso la pratica: una danza per tutti. Tra gli altri intervengono: Sidi Larbi Cherkaoui, Keegan Dolan, Ambra Senatore, Virgilio Sieni, Sasha Waltz, Silvia Rampelli, Michele Di Stefano, Frank Micheletti, Enzo Cosimi, Yasmeen Godder, Francesca Foscarini, Francesca Pennini, Glen Caci, Sebastien Ramirez, Hyun-Jung Wang, Fredrik Rydman.

 

Dalle 19.40 alle 21.47 in diretta dal Teatro alla Scala di Milano, da non perdere il debutto de Il Giardino degli amanti, una nuova produzione firmata da Massimiliano Volpini con Roberto Bolle e Nicoletta Manni quali protagonisti e al  Corpo di Ballo scaligero. Benché  le musiche del balletto siano quartetti e quintetti di Mozart, l’ispirazione di Volpini è partita dalle opere del compositore austriaco, in primis la trilogia scritta con Lorenzo Da Ponte. Nel giardino labirintico di una villa, per illusione o per suggestione, affiorano personaggi mozartiani, che giocano o forse si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro ben note schermaglie amorose.  Figaro (Walter Madau), il Conte di Almaviva (Mik Zeni), Susanna e Rosina (Antonella Albano e Emanuela Montanari) Don Giovanni e Leporello (Claudio Coviello e Christian Faggetti), Fiordiligi (Vittoria Valerio), Dorabella (Marta Gerani), Ferrando e Guglielmo (Angelo Greco e Valerio Lunadei), tutti ripercorrono la loro natura, che non possono che ripetere all’infinito, anche all’arrivo dei “visitatori”: una coppia si separa, si perde nel labirinto e si ritroverà solo alla fine, trasformata. Sarà la Regina della Notte (Marta Romagna) a condurre i giovani all’interno di questo mondo e compiere questa metamorfosi. In un flusso di contesti ambientali che passano da una dimensione odierna a un essenziale e onirico Settecento, si compie una sorta di percorso iniziatico di un Uomo e di una Donna verso la rivelazione di un amore autentico e invincibile. E in quest’indagine sarà stata per loro fondamentale la prospettiva sfaccettata e profonda delle relazioni affettive offerta dal ricchissimo teatro mozartiano. Durata: 127 minuti.

 

Dalle 21.47 alle 22.47 viene trasmesso Divina Commedia _ BALLO 1265 di Virgilio Sieni, evento realizzato lo scorso dicembre nello storico Salone dei Cinquecento Firenze in occasione del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Le tre cantiche – Inferno, Purgatorio e Paradiso – diventano altrettante parti coreografiche di un viaggio iniziatico in cui danzatori e cittadini di ogni età tracciano un itinerario spirituale. Respiro epico e dimensione intima si intrecciano in una partitura che trascolora dal solo alla coralità sulla tessitura ritmica sviluppata dalle percussioni live di Michele Rabbia.

 

Dalle 22.47 alle 23.14 va in onda A Loan della coreografa Irene Russolillo presentato nell’edizione 2015 del Festival Oriente Occidente. Prodotto da Aldes e costruito su musiche di Piero Corso e Spartaco Cortesi, A Loan è “un discorso col buio, le assenze e gli spiriti che ci circondano”. Al centro vi è una figura che si disvela piano, “a spiegarci l’amore e la solitudine, declamando versi presi in prestito da William Shakespeare e frugando nelle proprie debolezze, alla vaga ricerca di un uditorio. Il tempo, lo spazio e la stessa luce sono presi in prestito dai Sonetti del drammaturgo inglese, dalla realtà di chi c’è stato prima e ci sarà dopo e che ci pone interrogativi a cui, solo attraverso la manipolazione del contesto, si può tentare di dare una risposta”.  Durata: 27 minuti.

 

Dalle 23.14 alle 23.59 chiude la Giornata della danza di Rai 5, uno documentario su Post-Produzione del coreografo Andrea Gallo Rosso, lavoro anche questo presentato nell’edizione 2015 del Festival Oriente Occidente e che indaga i temi del conflitto e della memoria. “Il conflitto – spiega Andrea Gallo Rosso – nasce dalla possibilità o impossibilità di affermare la propria identità” così per gli interpreti il ritmo diventa strumento nel quale riconoscersi o di-sconoscersi, mezzo per entrare o uscire dal gruppo. Da una suggestione iniziale dell’artista israeliana Michal Rovner, il ricordo personale degli interpreti viene sviluppato (postprodotto, prendendo a prestito il titolo dell’opera di Nicolas Bourriaud) seguendo nuove modalità di produzione e di senso così da arrivare a un’immagine che provi a dialogare con la memoria collettiva della nostra società. Durata: 45 minuti.

 

Buona visione a tutti!

Francesca Bernabini

6/04/2016

Attenzione: l’articolo è stato aggiornato il 7 aprile 2016 con le modifiche segnalate dal palinsesto RAI. Per seguire eventuali ulteriori modifiche di orari e per guardare i diversi programmi direttamente dal computer cliccare sul seguente link: www.rai5.rai.it/palinsesto.aspx.

Foto: 1.-3. Roberto Bolle e Nicoletta Manni durante le prove de Il giardino degli amanti di Massimiliano Volpini, ph. Brescia e Amisano, Teatro alla Scala; 4.  Aterballetto Don Q. di Eugenio Scigliano, ph. A. Anceschi; 5. Dada Masilo, Carmen, ph. John Hogg; 6. Kaori Ito in Plexus di Aurélien Bory, ph. Mario Del Curto; 7. Cristiana Morganti in Jessica and me, ph. Claudia Kempf; 8. Sabrina Brazzo ne L’altra metà del cielo di di Martha Clarke, musica Vasco Rossi, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 9. Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, L’altra metà del cielo di Martha Clarke, Vasco Rossi, ph.Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 10. Beatrice Carbone e Antonino Sutera, L’altra metà del cielo di Martha Clarke, Vasco Rossi, ph.Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 11. Stefania Ballone e Matteo Gavazzi L’altra metà del cielo di Martha Clarke, Vasco Rossi, ph.Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 12. Divina Commedia Ballo 1265 di Virgilio Sieni, ph. Ela Bialkowska; 13. A Loan di e con Irene Russolillo, ph. Aldes; 14. PostProduzione di Andrea Gallo Rosso, ph. Santiago Garrido.

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