Mass di Bernstein a Caracalla: la fusion artistica del Teatro dell’Opera di Roma
Un raro ed eclettico teatro musicale realizzato con le forze artistiche dell’Opera di Roma: coro, corpo di ballo, orchestra con Street People Chorus. La regia pungente di Damiano Michieletto concertata con i suoi storici collaboratori Fantin, Carletti, Teti, Rossi. Il trascinante racconto coreografico di Riva e Repele. L’esperta direzione musicale di Diego Matheus. Alle Terme di Caracalla dal 1 al 5 luglio 2022.
C’è sempre tanta contentezza quando un teatro propone titoli rari con le forze artistiche proprie. Questa prima rappresentazione italiana in forma scenica di Mass di Leonard Bernstein è proprio una gran festa del Teatro dell’Opera di Roma (1, 3, 5 luglio 2022 – Caracalla).
Intanto c’è il ritorno a Caracalla dopo i temporanei traslochi “pandemici” al Circo Massimo. Poi c’è uno spettacolo assicurato dalla presenza del collettivo d’opera internazionale più penetrante e glamour: il regista Damiano Michieletto, lo scenografo Paolo Fantin, il light designer Alessandro Carletti, la costumista Carla Teti, il videoartist Filippo Rossi. Si aggiunge la collaborazione di un duo coreografico di poetici narratori, Sasha Riva e Simone Repele, e la direzione musicale di Diego Matheus, esponente di “El Sistema” di José Antonio Abreu. Questa cabina di regia ha a disposizione tutta la compagine artistica del Teatro dell’Opera di Roma: il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato, il Coro guidato da Roberto Gabbiani, l’Orchestra, il “vivaio” garantito da “Fabbrica” Young Artist Program, l’ensemble Street people Chorus.
Mass è teatro che racconta i dubbi di una comunità sulla fede, alternando protesta e preghiera, come se la liturgia di una Messa fosse strumento e rituale collettivo per sfruculiare la gente. Ci sono momenti sacrileghi che vengono gestiti dal Celebrante, il baritono Markus Werba, anche lui in preda a dolorose riflessioni sul rapporto con Dio.
Come collocare Mass musicalmente? Se fosse un dessert sarebbe una cassata siciliana, con quel sovrapporsi di consistenze, sapori, colori, culture. Sì, perché l’opera scritta da Bernstein su commissione di Jacqueline Kennedy per la commemorazione di John al Kennedy Center di Washington D.C. nel 1971 è certamente un prodotto eclettico, nell’accezione più positiva e inclusiva. Si basa sulla struttura dell’Ordinarium della messa tridentina (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei) che viene ampliata e connotata da molteplici stili e generi. Tutto si mescola e si alterna in un continuum sorprendente: il musical, il corale, il sinfonismo americano, il rock, il blues, le bande. Una fusion incredibile, una specie di abstract di storia della musica realizzato da una compagine orchestrale in buca e un ensemble sulla scena, con i cori anche con le voci bianche, gli street singers, i ballerini. Un tripudio per il pubblico.
Il regista Damiano Michieletto usa la metafora del muro che divide ma può essere abbattuto, senza farsi tentare dalle atmosfere sessantottine implicite nell’opera di Bernstein, ma attualizzando, come ci ha abituato con la sua poetica, in questo caso ispirata visivamente anche alla zattera di Géricault: può Mass far parlare il nostro mondo con i problemi di odio, violenza, guerra, divisioni?
Massimo spazio al Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. I coreografi Sasha Riva e Simone Repele hanno collaborato con Damiano Michieletto estremizzando pose dei rituali liturgici e caratterizzando in senso molto muscolare la prova coreografica. Hanno anche creato una love couple ispirandosi a Bernstein, omosessuale e sposato a una donna malata di cancro.
Mass è teatro musicale da non perdere, un gioco catartico della normalità che, forse, riprende. Godetevi le clip del Teatro dell’Opera di Roma e pensateci: può un’opera come questa regalare inedite visioni spirituali?
Ippolita Papale
01/07/2022
Intervista a Michieletto:
Intervista a Matheuz, Riva e Repele:
Mass
Terme di Caracalla, 1-3-5 luglio 2022
Musica Leonard Bernstein
A Theatre Piece for Singers, Players and Dancers
Testo di Leonard Bernstein versi e testi aggiuntivi di Stephen Schwartz
Prima rappresentazione assoluta, John F. Kennedy Center for the performing arts, Washington D.C., 8 settembre 1971
DIRETTORE Diego Matheuz
REGIA Damiano Michieletto
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
COREOGRAFIA Sasha Riva e Simone Repele
SCENE Paolo Fantin
COSTUMI Carla Teti
LUCI Alessandro Carletti
VIDEO Filippo Rossi
IL CELEBRANTE Markus Werba
Street People Chorus
Orchestra, coro e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione di “Fabbrica” Young Artist Program e della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Foto: 1.-3. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Alessio Rezza e il Corpo di Ballo, ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 4. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Markus Werba (Celebrante), Street People Chorus, ph. Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 5. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Street People Chorus, ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 6. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Markus Werba (Celebrante), Street People Chorus, ph. Fabrizio Sansoni, Opera di Roma ; 7. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Markus Werba (Celebrante), ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 8. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Coro di Voci Bianche, ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 9. Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, Corpo di Ballo, ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 10. Damiano Michieletto a Caracalla, ph. Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 11. Diego Matheuz; 12. Prove Mass di Bernstein, Sasha Riva, ph Fabrizio Sansoni, Opera Roma; 13. Prove Mass di Bernstein, Simone Repele, ph Fabrizio Sansoni, Opera Roma.