Danza in televisione

L’estate Danza su Rai 5

Dal 28 giugno al 30 agosto 2014 ogni sabato e domenica le migliori puntate di Danza, il programma condotto da Kledi Kadiu.

Durante l’estate Danza, il programma di approfondimento dedicato al mondo della danza condotto da Kledi Kadiu e in onda su Rai 5, propone le repliche delle sue migliori puntate. Numerosi  gli appuntamenti dal 28 giugno al 30 agosto 2014, il sabato sera in seconda serata con la replica fissa domenica alle ore 9.05 e alle 17.30.

Queste le puntate in programma:

Ravenna nel mondo 
Una puntata dedicata alla 24ma edizione Ravenna Festival, con la compagnia sudafricana di Dada Masilo e con il suo Swan Lake allegro e toccante. Colta e spiritosa, la coreografa e interprete del suo nuovo Lago dei cigni in tutu per tutti, uomini e donne, rinfresca la vicenda e lo stile di questo titolo chiave del grande repertorio, facendo finalmente dell’ironia sugli amori impossibili tra uomini e donne che il galateo coreografico del balletto ottocentesco necessariamente comporta. Dada Masilo, che ha amato il Lago dei cigni russo fin dalla prima volta che lo vide, a 11 anni, dimostra riscrivendolo con acume e intelligenza, appena compiuti i 21, quanto sia attuale e come parli a chiunque in qualunque parte del pianeta.

Tributo a Rudolf Nureyev, il mito e la passione 
Una monografia dedicata alla leggenda della danza mondiale Rudolf Nureyev, il danzatore più applaudito della seconda metà del Novecento. La puntata prende le mosse dal Gala Tributo a Rudolf Nureyev realizzato un anno fa a Roma da Daniele Cipriani che ha visto in scena alcune tra le migliori stelle delle ultime generazioni della danza, in una serata che ha ripercorso le tappe più significative della carriera di Nureyev. La serata di gala ha visto sfilare in palcoscenico sia i più famosi brani classici da lui abitualmente danzati come La Bayadère o Il Lago dei cigni, sia pezzi creati apposta per il suo talento e firmati da sommi coreografi quali Maurice Béjart e Martha Graham. Tra i danzatori a festeggiare il ricordo di Nureyev all’Auditorium Parco della Musica erano presenti: Evgenia Obraztsova e Denis Rodkin del Bolscioi di Mosca, Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina del Mariinsky di San Pietroburgo, Denys Cherevychko e Maria Yakovleva dell’Opera di Vienna, Ashley Bouder e Joaquin De Luz del New York City Ballet, Friedmann Vogel del Balletto di Stoccarda, Oscar Chacon del Bejart Ballet di Losanna, Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko del Balletto di Amburgo, Lucia Lacarra e Marlon Dino del Balletto di Monaco di Baviera, la star internazionale Giuseppe Picone, Claudio Coviello e Lucymay De Stefano del Teatro alla Scala di Milano, Maurizio Nardi della compagnia americana di Martha Graham.

Bolzano Danza – High tech
Blanca Li con Robot!, spettacolo per ballerini e robot, è la protagonista della prima delle due puntate che Danza ha dedicato al festival di Bolzano Danza 2013. Blanca Li, catalana di origine, viaggiatrice del mondo, spicca per le sue danze a tutto campo, per il teatro dall’Opéra di Parigi fino ai maggiori festival internazionali, per il cinema, la pop music, la pubblicità, la moda e la televisione. Dalla street dance ai flash mob, dal balletto allo schermo, la danzatrice, attrice, coreografa e regista, nata a Granada e ora con base a Parigi, ha saputo conquistarsi tutte le platee e tutte le generazioni.

Bolzano Danza – Social Green 
L’italiana Michela Lucenti con il suo teatrodanza combattivo e il francese Olivier Dubois con la sua clamorosa compagnia sono al centro della seconda delle due puntate che Danza ha realizzato al 29° festival di Bolzano, manifestazione “social green” in quanto sa guardare con acume a natura e cultura, ecologia e condivisione civile. All’aperto, tra i vigneti e le cime delle Dolomiti, o tra le moderne mura del Teatro Comunale, il Balletto Civile della coreo-regista Michela Lucenti che ha la sua residenza al Teatro Due di Parma, porta la danza a tutti, professionisti e non, giovani e anziani. In cucina, per un’inedita cena d’autore, e in teatro con la sua Tragédie di impatto radicale.

Coppelia di Roland Petit 

Roland Petit occupa un posto unico nella storia del balletto moderno, tra la sua Parigi e gli stati Uniti, dividendosi con eguale successo tra punte e piume, cinema e musical, accanto alla moglie-musa Zizi Jeanmaire. Le telecamere di Danza hanno ripreso uno dei suoi capolavori, il remake Belle Epoque, frizzante come lo champagne, di Coppelia creato per i suoi Ballets de Marseille nel 1975, riportato in scena al Teatro dell’Opera di Roma da Luigi Bonino, danzatore personalissimo e braccio destro di Petit nel rimontarne i titoli. Denys Ganio, interprete per eccellenza dei balletti di questo maestro della coreografia neoclassica raffinata e brillante, danza nel ruolo che il coreografo francese disegnò per se stesso, un Coppelius viveur, scettico blu e innamorato senza speranze della gioventù. Dalla loro voce di Bonino e Ganio, nasce un ritratto diretto, inedito e incisivo di un coreografo capace di far brillare il palcoscenico con la malizia più chic.

Festival Oriente Occidente 
La puntata è dedicata al festival Oriente Occidente 2013, articolata tra Rovereto dove è stato fondato nel 1981 e Trento dove ora ha una seconda sede.  Le telecamere si focalizzano su due danzatori-coreografi, Tero Saarinen, finlandese, e Václav Kuneš, ceco, e sulle loro rispettive compagnie. Saarinen firma Gaspard, brano di gruppo, e interpreta ancora una volta Hunt, la sua versione della Sagra della primavera di Stravinsky, un assolo ad alta tecnologia visuale con cui trionfa da undici anni. Kuneš, assistente di Jiři Kylián, presenta Wind-up per 420People, il suo ensemble di danzatori dalla spiccata individualità, e Small Hour, un duo contemporaneo di intimo lirismo per se stesso e la sua squisita partner Nataša Novotná.

Alicia Alonso
La vita di Alicia Alonso, stella cubana che brilla al sommo del balletto mondiale vantando la carriera più lunga di tutte in assoluto, è in sé una leggenda. Come in un romanzo, in esclusiva per Danza, ecco dalla sua stessa voce il racconto di un amore instancabile per la scena. Quella scena che la “ballerina assoluta” ha calcato dall’adolescenza fino all’età di 92 anni, tra gli applausi del pubblico incredulo.

Tra gli affreschi della splendida Sala Nemi di Palazzo Braschi – Museo di Roma, parlano di lei Kledi Kadiu e Alfio Agostini, gran conoscitore del balletto di Cuba e delle sue vicende. Tante immagini, note e inedite, della storia umana e eccezionale di Alicia Alonso che ha continuato a danzare e a coreografare pur essendo da molto tempo priva della vista. Durante la puntata si racconta delle sue straordinarie interpretazioni, da Giselle a Carmen, tra New York e Mosca, Cuba e il mondo intero, e della sua opera alla testa di scuola, compagnia, festival. Emerge il ritratto di una personalità d’acciaio, di un’étoile dal carisma unico,  di un’interprete certamente unica per tecnica e doti espressive. Molte delle immagini di questa monografia sono state realizzate in occasione del 40° Premio Positano organizzato nel 2012 da Daniele Cipriani.

Sulle tracce di Jan Fabre
Questa puntata è dedicata a Jan Fabre, uno dei principali autori della scena contemporanea a cui il Festival Romaeuropa ha dedicato lo scorso ottobre un vero e proprio omaggio. Il programma segue l’eclettico artista belga negli appuntamenti del Festival Romaeuropa, al Maxxi per la sua mostra Stigmata curata da Germano Celant e poi al Teatro Eliseo per una delle sue pièce-monstre, The Power of Theatrical Madness, ripresa per il Romaeuropa Festival dall’originale del 1984.

The power of theatrical madness è una delle due creazioni epocali di Fabre presentate nell’ultima edizione del Romaeuropa Festival e che decretarono negli anni Ottanta la sua affermazione internazionale. In questa creazione del 1984 divenuta leggendaria e che dura ben 4 ore, Fabre affronta temi come la contrapposizione dialettica di vero/falso, azione scenica/recitazione teatrale, inossidabili metafore delle dinamiche del potere in una scenografia-installazione in cui sono proiettati dipinti della pittura classica e manierista da Michelangelo e Raffaello a Fragonard. L’immagine del corpo che la pittura ci consegna si confronta con il movimento e la fisicità dei pirotecnici interpreti, attori e danzatori, della sua compagnia Troubleyn.

 

Torino Danza – Il Corpo Magico
Teatro fisico, danza acrobatica, circo coreografato, corpo magico: un mondo di fantasia e di bravura che il festival Torinodanza privilegia da sempre. Danza racconta la storia di questo nuovo filone di spettacolo, che riscuote sempre il grandissimo favore del pubblico, in occasione delle recite torinesi di Plan B che la Compagnie 111 porta in giro per il mondo da dieci anni con immancabile successo: quattro ragazzi e un piano inclinato per inventare un universo di divertimento intelligente. Una bella avventura creativa raccontata nelle parole degli autori di Plan B, Aurelien Bory e Phil Sotanoff, di Gigi Cristoforetti, direttore artistico di Torinodanza, e di Beppe Navello, responsabile di Teatro a Corte, che dà grande spazio alle performance di arte atletica, di teatro di movimento e di immagine nelle Residenze Sabaude, usando come teatro mura, giardini e fontane.  Le telecamere di Danza fanno visita anche alla scuola di circo Flic della “Reale Società di Ginnastica di Torino – 1884”, punto di riferimento per la formazione circense italiana e europea.

30/06/2014

Nelle foto: 1. Kledi Kadiu e Dada Masilo; 2. kledi Kadiu e Alicia Alonso; 3. Kledi Kadiu con Jan Fabre;

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