Fuoriscena: un intero anno dietro le quinte dell’Accademia Teatro alla Scala
Uscirà nelle sale cinematografiche nei primi mesi del 2014 Fuoriscena, un documentario che racconta un intero anno di vita - a partire dal settembre del 2011 - degli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala. Il documentario scritto e diretto da Massimo Donati e Alessandro Leone, qui al loro esordio in un lungometraggio, racconta le storie personali di alcuni aspiranti cantanti lirici, ballerini e scenografi alla costante ricerca della perfezione da portare in scena.
La macchina da presa segue gli allievi durante le lezioni, le prove, dietro le quinte. Un punto di vista esclusivo, dall’interno, che porta lo spettatore a guardare il variegato mondo dell’Accademia nel suo svolgersi quotidiano.
Oltre le storie private e i percorsi collettivi di studio è proprio la bellezza della macchina dello spettacolo che si mette in moto e che lascia il segno nello spettatore. Gli autori hanno sapientemente intrecciato le due dimensioni seguendo i ragazzi che studiano, si preparano, provano per un anno intero seguendo un calendario che li impegna a fondo in un percorso carico di sacrifici e gioie. L’approdo dell’impegno sono gli spettacoli in cartellone: lo Schiaccianoci e Nineteen Mantras al Piccolo Teatro di Milano, gli spettacoli istituzionali e i concerti, e per finire Don Pasquale nel tempio della Scala.
“Ciò che riprendevamo era talmente carico di bellezza e armonia che abbiamo cercato con il linguaggio del film di mantenerci a quel livello spiega Massimo Donati, che precisa “Della nostra ricerca un elemento portante è la luce naturale: non abbiamo mai aggiunto, non abbiamo costruito niente”.
I tratti distintivi del lavoro dei due autori sono l’attenzione del dettaglio, gli umori rivelati da un gesto, un’espressione che trapela nell’esecuzione, i caratteri e le speranze degli allievi che si confrontano ogni giorno con gli insegnanti e con lo studio.
“Abbiamo cercato nel vero nudo e crudo l’essenza della ricerca della perfezione – racconta Alessandro Leone – Siamo entrati in Accademia in punta di piedi, con discrezione, per filmare la vita ovunque scorreva. La bellezza è legata alla presenza dei corpi come protagonisti e al legame fra questi corpi e il loro ambiente professionale trasformato in casa, un legame che si trasforma in poesia”.
“Fuoriscena riesce a restituire perfettamente il clima che respirano ogni giorno, fra le nostre aule, gli allievi dell’Accademia; l’impegno quotidiano, la fatica, ma anche la gioia di trovarsi sul palcoscenico accanto a interpreti e maestri sommi. – ha commentato Luisa Vinci, direttore generale dell’Accademia Teatro alla Scala – Sono giovani che dimostrano doti straordinarie, ma sono anche ragazzi che vivono pienamente la loro età e il documentario si è rivelato una vera e propria lente di ingrandimento, che ci ha permesso di scoprire il loro lato più personale e nascosto”.