Danza alla GNAM. La danza va al museo e racconta lo stile e la tecnica di Enrico Cecchetti

La domenica 1 marzo 2015 ha visto non solo l’entrata gratuita dei musei in tutto il paese ma anche l’avvio di Danza alla GNAM. La danza va al museo: discorso tra le arti visive, un progetto che si propone di far dialogare due storiche istituzioni culturali del nostro paese: la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, che ha messo ha disposizione gli spazi e il personale interno, e l’Accademia Nazionale di Danza con i suoi docenti e alunni.

Il progetto, ideato da Francesca Falcone, docente dell’Accademia e da Emanuela Garrone, storica dell’arte della Galleria, con il supporto organizzativo di Elena Viti, prevede sette incontri articolati in due sezioni: la prima è dedicata alla danza classica e la seconda alla danza moderna e contemporanea. Ogni incontro prevede una conferenza teorica, in cui due esperti di storia e di tecnica della danza illustreranno il periodo storico in esame, e una parte dimostrativa, in cui gli allievi di danza si esibiranno in una lezione di danza realizzata secondo i canoni dell’epoca trattata.

Il primo incontro, dedicato alla scuola franco-danese, si è svolto la prima domenica di marzo, con l’ingresso gratuito per tutti i fruitori del museo: è stata una coincidenza non preventivata ma felice perché ha permesso a un pubblico eterogeneo, che non si aspettava un evento simile, di essere coinvolto in uno spettacolo di balletto. Molti sono stati i curiosi, i bambini di tutte le età e gli stranieri, i meno sorpresi in verità, che si sono accostati allo spettacolo restandone favorevolmente impressionati. L’appuntamento si è avvalso della presenza del professor Flemming Ryberg, già primo ballerino del Balletto Reale danese, che ha illustrato le caratteristiche e i capolavori della sua scuola con l’aiuto di audiovisivi. Dopo la breve parte introduttiva e teorica gli allievi dell’Accademia di danza hanno fatto lezione con il prof. Ryberg nella splendida cornice della sala del Mito, davanti all’opera di Canova.

Un secondo incontro è in programma domenica 12 aprile 2015 alle ore 11.00 ed è incentrato sulla tradizione italiana. Titolo dell’incontro, che anche in questo caso articolato in parte teorica e una lezione dimostrativa, è Lo stile e la tecnica di Enrico Cecchetti (1850-1928). A condurre la Conferenza-dimostrazione nella Sala del Mito della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Flavia Pappacena, esperta di balletto settecentesco-ottocentesco italiano e di didattica cecchettiana e Alessandra Alberti, maître de ballet tutor autorizzato del metodo Cecchetti dell’ISTD. Con una ricca documentazione visiva si osserveranno le varie tappe dell’esperienza artistica cecchettiana alla Scuola del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e a quella del Teatro alla Scala di Milano. Seguirà poi la Master class di Alessandra Alberti per gli allievi del V e VI corso dell’Accademia Nazionale di Danza. Al pianoforte Tania Pallabazzer.

Gli altri cinque incontri saranno incentrati sull’eredità storica di alcune tra le più illustri personalità della danza classica e moderna: Marius Petipa, Martha Graham, José Limón, Merce Cunningham e Pina Bausch.

Segnaliamo che la collaborazione fra l’Accademia nazionale di danza e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna ha una storia importante. Fu Palma Bucarelli a immaginare in un luogo suggestivo come la Galleria una possibile integrazione tra arti della visione e arti della danza e del movimento. La collaborazione nel 1949 con Jia Ruskaja, l’allora direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza, si inseriva in questo solco. La collaborazione è stata rinnovata a fasi alterne fino agli anni Ottanta. Ora il dialogo riprende, grazie all’impegno di Maria Vittoria Marini Clarelli, ex soprintendente della GNAM e di Giovanna Cassese, commissario straordinario dell’AND.

Nella foto: Enrico Cecchetti by Legat.