Commedia di Scarpetta o film di Mattioli? Al Teatro Carlo Felice di Genova Miseria e Nobiltà è l’opera lirica di Tutino.
La prima assoluta dell’opera commissionata a Marco Tutino dal Teatro Carlo Felice di Genova. Dall’originale commedia di Scarpetta ripresa dal film di Mattioli scaturisce un’opera lirica con una comicità adatta al pubblico attuale, stimolato anche da un conoscitivo Open Day. La regia di Rosetta Cucchi si avvale del confronto con musicista e librettisti Ceresa e Rossie. La direzione d’orchestra è affidata a Francesco Cilluffo interprete di altre opere di Tutino. Tanto Made in Italy e amore per il teatro musicale. Repliche fino al 1 marzo 2018.
Al Teatro Carlo Felice di Genova debutta il 23 febbraio 2018 in prima esecuzione assoluta Miseria e nobiltà di Marco Tutino, opera in due atti su libretto di Luca Rossi e Fabio Ceresa liberamente tratta dall’omonima commedia di Eduardo Scarpetta. L’opera è stata commissionata a Marco Tutino dal Teatro Carlo Felice di Genova.
Marco Tutino è un compositore attento al pubblico. Non solo. Forte di una notevole esperienza come operatore culturale e direttore artistico di varie istituzioni, ha una visione ampia dei problemi teatrali e delle soluzioni, come ampiamente testimoniato nel suo libro Il mestiere dell’aria che vibra che si può leggere per curiosare nella storia personale dell’artista, per condividere gli studi del musicista, per imparare dalle vicissitudini dell’operatore culturale. In Miseria e nobiltà Tutino vuole riprendere la tradizione dell’opera buffa italiana, combinando musica orecchiabile con comicità accostata a commozione.
La commedia originale di Eduardo Scarpetta (1887) ha come pretesto narrativo le vicende amorose del giovane nobile Eugenio innamorato di Gemma, figlia del cuoco don Gaetano. L’amore ostacolato dal padre di lui dà vita a situazioni comiche, intrecci, paradossi e fraintendimenti. Cruciale l’intervento di Felice Sciosciammocca chiamato a risolvere la questione assieme a un giro di improbabili personaggi.
Della commedia ci ricordiamo il film di Mario Mattioli (1954) con Totò, Sophia Loren e altri immensi attori. E quindi, chissà come saranno risolte le gag entrate nell’immaginario comune: l’avvicinamento alla tavola imbandita di un gruppo di affamati con Totò che mette in tasca gli spaghetti, o quella in cui lo stesso Totò scrivano si cimenta a stendere una lettera per conto di un cliente che mai lo pagherà. Lo scopriremo.
Assieme ai librettisti Fabio Ceresa e Luca Rossi, Marco Tutino ci fa sapere che l’azione verrà spostata al 1946 durante il referendum Repubblica-Monarchia e che i ruoli saranno ridotti rispetto all’originale di Scarpetta. Si è ricreata una situazione con personaggi che si confrontano tra comicità e leggerezza, con qualche ombra e un po’ di malinconia.
Nella settimana precedente al debutto di Miseria e nobiltà, si sono susseguite manovre di avvicinamento all’opera, a cura della Fondazione Teatro Carlo Felice. Si tratta di attività fondamentali per creare un legame con il pubblico, sfruttando ganci di intrattenimento, informazione, esperienza dal vivo. Oltre alle conferenze, gli incontri con i protagonisti, la presentazione del libro di Tutino da parte del sovrintendente Maurizio Roi artefice della commissione, interessante l’Open Day di domenica 18. Un tour de force con opportunità per tutti i gusti: prova dell’opera aperta al pubblico, spaghettata offerta dagli sponsor (dove si mangia è un successo, figuriamoci quando ci si ricorda degli spaghetti che Totò metteva in tasca), prove luci che sono elementi dello specifico teatrale, proiezione del film di Mattioli. Ottimo. Ecco un video.
Miseria e Nobiltà sarà rappresentata fino all’1 marzo 2018, con la regia di Rosetta Cucchi. La regista è consapevole dell’occasione imperdibile di poter lavorare con musicista e librettisti, potendo tarare i piani espressivi e ragionare del risultato finale. Le scene sono di Tiziano Santi, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Luciano Novelli.
Dirige l’orchestra del Teatro Carlo Felice Francesco Cilluffo, a suo agio con Tutino visto che ha già diretto Le braci e The servant.
Nel cast: Valentina Mastrangelo (Bettina), Francesca Sartorato (Peppiniello), Martina Belli (Gemma), Fabrizio Paesano (Eugenio), Nicola Pamio (Contadino/Cameriere), Alessandro Luongo (Felice Sciosciammocca), Andrea Concetti (Ottavio) e Alfonso Antoniozzi (Don Gaetano). Di quest’ultimo artista, oltre ad apprezzare il musicista e regista, vi suggerisco le sue divertenti e puntuali esternazioni on line sul mondo del teatro musicale (ad esempio Il teatro, sapevatelo oppure Quelle trame svelate) dove tra l’erudito e il viterbese racconta questioni tecniche con simpatia ed efficacia. Un vero divulgatore: diverte, informa, appassiona.
Si respira molto Made in Italy in Miseria e nobiltà. Vedo solo valori positivi: la commissione di un’opera buffa a un autore italiano; il desiderio di rappresentare musica e comicità per un pubblico contemporaneo; il ripescare e reinventare un cult dell’immaginario comico italiano. C’è molto amore per il teatro musicale.
Ippolita Papale
@salottopapale
22/02/2018
Miseria e nobiltà di Marco Tutino, opera in due atti di Luca Rossi e Fabio Ceresa. Nuovo Allestimento in coproduzione con la Fondazione Teatro Carlo Felice e il Teatro Verdi di Salerno. Dal 23 febbraio all’1 marzo 2018.
- DIRETTORE Francesco Cilluffo
- REGIA Rosetta Cucchi
- SCENE Tiziano Santi
- COSTUMI Gianluca Falaschi
- LUCI Luciano Novelli
- ASSISTENTE ALLA REGIA Stefania Panighini
- ASSISTENTE ALLE SCENE Alessia Colosso
- ASSISTENTE AI COSTUMI Nika Campisi
PERSONAGGI E INTERPRETI
- BETTINA Valentina Mastrangelo
- PEPPINIELLO Francesca Sartorato
- GEMMA Martina Belli
- EUGENIO Fabrizio Paesano
- CONTADINO/CAMERIERE Nicola Pamio
- FELICE SCIOSCIAMMOCCA Alessandro Luongo
- DON GAETANO Alfonso Antoniozzi
- OTTAVIO Andrea Concetti
- Mimi Deos
- Orchestra del Teatro Carlo Felice
- Coro del Teatro Carlo Felice
- MAESTRO DEL CORO Franco Sebastiani
Foto: 1.-2. Miseria e nobiltà di Marco Tutino; 3. Felice Sciosciammocca (Alessandro Luongo) e Peppiniello (Francesca Sartorato); 4.-5. Contadino (Nicola Pamio ) Felice Sciosciammocca (Alessandro Luongo; 6. Eugenio (Fabrizio Paesano) Gemma (Martina Belli; 7.-9. Ottavio (Andrea Concetti) Gemma (Martina Belli; 10.-11. Bettina (Valentina Mastrangelo) Felice Sciosciammocca (Alessandro Luongo; 12.-14. Eugenio (Fabrizio Paesano) Gemma (Martina Belli); 15.-16. Bettina (Valentina Mastrangelo) Peppiniello; 17.-21. Miseria e nobiltà di Marco Tutino. Servizio fotografico di Marcello Orselli.