Beyond Borders. Il principio attivo delle residenze
Il 28 e 29 giugno 2022 al Teatro Dimora di Mondaino due giorni di riflessione e confronto per comprendere i significati di residenza interpretati nei differenti contesti europei.
Dal 28 . 06 . 2022 al 29 . 06 . 2022
Mondaino (RN) - L’arboreto Teatro Dimora
Si svolge il 28 e 29 giugno 2022 al Teatro Dimora di Mondaino, Beyond Borders. Il principio attivo delle residenze, un seminario europeo sulle residenze organizzato da L’arboreto nell’ambito del progetto europeo di Europa Creativa dal titolo Stronger peripheries: a Southern Coalition, realizzato da quattordici realtà della scena artistica e culturale europea, rappresentativa di dieci Paesi: Portogallo, Spagna, Repubblica di Serbia, Grecia, Ungheria, Croazia, Romania, Slovenia, Italia, Francia.
Due giorni di riflessione e confronto per comprendere i significati di residenza interpretati nei differenti contesti europei. Oltre i confini, il Seminario si propone di approfondire alcuni principi attivi delle residenze che dialogano con gli artisti, le scene performative e le comunità di riferimento. Residenze creative intese come atti di pensiero per interrogarsi soprattutto sul valore del processo che precede e accompagna la produzione di una nuova opera.
PROGRAMMA
MARTEDì 28 GIUGNO 2022
Ore 13.45 – Registrazione e accoglienza
Ore 14.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Prefazione
Gli uomini sono strade
Fabio Biondi, direzione artistica L’arboreto – Teatro Dimora | Centro di Residenza EmiliaRomagna
Massimo Giorgi, Sindaco di Mondaino
Gianni Cottafavi, responsabile Settore Attività Culturali, Economia della Cultura, Giovani Regione Emilia-Romagna
comunicazione di Antonio Parente, direttore generale Ministero della Cultura
Marta Martins, direzione artistica Artemrede, Portogallo, coordinatrice Stronger Peripheries
Ore 15.15 – traduzione simultanea e diretta streaming
Introduzione
Da dove siamo partiti, pensando all’Europa?
Donatella Ferrante, consulente Ministero della Cultura
Le tracce delle residenze: processi e prodotti
Gerardo Guccini, Università di Bologna
Prefazione e introduzione cercano di raccontare i passi e i respiri dei costruttori di residenze, coloro che si sono messi in cammino (curatori e artisti) per realizzare un piccolo sogno e incantare un luogo per accogliere i processi creativi e custodire le visioni degli autori: esploratori e viandanti sulle strade del ritorno. La via italiana alle residenze è stata caratterizzata da un profondo dialogo fra pubblico e privato, e dall’ascolto delle istituzioni (Ministero, Regioni, Province, Comuni) che hanno sostenuto la crescita e l’affermazione delle residenze: dai prototipi fuori formato, all’organizzazione di esemplari sistemi regionali e, insieme, di un efficace sistema nazionale che include il valore delle differenze e si predispone alle connessioni fra ricerca, formazione e produzione di nuove opere.
Ore 15.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 1
I desideri e le necessità degli artisti: ricerca e creazione
testimonianza Silvia Gribaudi
Mala Kline, ELIAS 2069, Slovenia
Cristina Lilienfeld, AREAL Space for choreografic development, Romania
Riccardo Fazi, Muta Imago
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Dalla parte degli artisti, per comprendere i sentimenti e le ragioni della scelta di abitare temporaneamente un luogo di residenza per concentrarsi sulla genesi di una nuova opera e il processo di creazione. Il tempo e lo spazio, la ricerca e la formazione, fondamentali per accudire i sogni e le utopie che precedono la disposizione delle azioni sulle scene contemporanee, lasciando precipitare gli interrogativi sulle visioni del mondo, le strade maestre e le vie secondarie.
Ore 17.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 2
I teatri delle residenze: accoglienza e cura
testimonianza Settimio Pisano, Primavera dei Teatri
Cristina Planas Leitão, CAMPUS Paulo Cunha e Silva, Portogallo
Aina Juanet, Nauivanow, Spagna
Angela Fumarola, Armunia | Centro di Residenza Toscana
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Dalla parte dei teatri, degli organizzatori e dei curatori per comprendere la complessità delle relazioni che i luoghi e i progetti di residenza riescono a nutrire per i passaggi degli artisti: dalla solitudine del processo creativo che precede e accompagna la produzione, alle relazioni con le comunità di riferimento che custodiscono gli esiti e i fallimenti dei teatri delle residenze.
Ore 18.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Tempo alle domande e al confronto
Geografie e sentimenti delle residenze
interventi dei partecipanti al Seminario
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Nelle feconde relazioni fra gli artisti, curatori, teatri, cittadini e comunità esistono dei fili naturali di congiunzione, armonia e negazione, che si dipanano nelle azioni programmate e nelle combinazioni del caso, nelle culture dei luoghi e nelle nature dei progetti. Attori e spettatori delle residenze si incontrano nei processi di lavoro e convivio, nella formazione di comunità
creative accoglienti e competenti. La mappa delle residenze oggi è il racconto di nuovi desideri e altre necessità che nascono da un pensiero antico, e contemporaneo: il tempo e lo spazio da dedicare alla ricerca e alla sperimentazione per comprendere di nuovo i significati di arte e vita, conservazione e innovazione, presente e futuro, singolare e plurale.
Ore 19.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Dichiarazione poetica
La scuola dell’invisibile
Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi, Teatro Valdoca
Abbiamo scelto di affidare a due artisti allenati alle pratiche di residenza la transitoria chiusura della prima giornata del Seminario. Uno spiraglio per ascoltare da vicino alcuni temi vitali delle residenze, o per evidenziare alcune contraddizioni da consegnare al nuovo giorno. Un punto di vista d’autore, poetico, per rinforzare il confronto delle idee, allontanandosi dalla sola narrazione delle esperienze.
Ore 20.30 Cena
MERCOLEDI’ 29 GIUGNO 2022
Ore 9.30 Aspettando le residenze. Breve camminata nel bosco dell’Arboreto. Caffè e conversazione
Ore 10.00; ore 11.00; ore 12.00
Tavoli di Lavoro
Tre gruppi di lavoro contigui per scuotere alcuni rami delle residenze che s’intrecciano con le trasformazioni politiche, culturali e sociali in corso d’opera, e con le urgenze che nascono dalle pratiche delle arti sceniche e performative, dentro e fuori i teatri. Dopo le relazioni e le conversazioni del primo giorno, la prossimità dei lavori permetterà una maggiore e approfondita circolazione delle conoscenze di ognuno, in ascolto dei differenti dispositivi nazionali e al servizio di un panorama artistico e organizzativo europeo che muta di continuo.
Accompagnare gli artisti verso la produzione
moderatori Clara Atunes, Artemrede, Portogallo; Daniele Del Pozzo, Gender Bender
narratrice Anja Pletikosa, Pogon, Croazia
La formazione del tavolo si avvale del contributo della Facoltà di Arte Drammatica di Belgrado, Serbia
Per riflettere e confrontarsi su determinati significati di accompagnamento e cura di un progetto d’arte verso la composizione scenica, la produzione dell’opera e la presentazione al pubblico, partendo dalle pratiche delle residenze, oppure dalla complessità dei linguaggi performativi del presente. Dalla sostenibilità economica all’osservazione critica, dai
ragionamenti precipitosi alla condivisione di un sogno, accompagnare vuol dire, forse, andare insieme per comprendere la fragilità e la potenza dei processi creativi che si sparpagliano nei campi, dove gli spaventapasseri giocano, alternativamente, con l’estetica e l’etica.
Rimettere le periferie al centro delle relazioni istituzionali e culturali
moderatori Ricardo Venancio Lopes, Istituto Universitario di Lisbona (ISCTE); Michele Losi, Campsirago Residenza
narratrice Kika Kyriakakou, Polygreen Culture & Art Initiative (PCAI), Grecia
La formazione del tavolo si avvale della collaborazione dell’Istituto Universitario di Lisbona (ISCTE), Portogallo
Per riflettere e confrontarsi su determinati significati che attraversano il progetto europeo, Stronger Peripheries: il ruolo delle periferie e i dialoghi fra periferie e centro. Interrogativi politici, culturali e sociali che insieme (o separatamente) attraversano lo stato dell’arte del nostro tempo e rimbalzano dentro e fuori le comunità, i teatri e le istituzioni. Da diversi anni, qualificate esperienze di rassegne, festival e residenze sono l’espressione di una nuova stagione esemplare delle periferie. Una straordinaria vitalità contrassegnata anche da una progressiva rigenerazione di luoghi e paesaggi, beni immobili e beni in comune, compresi i valori aggreganti di limite e margine.
Costruire ponti fra le scene europee
moderatori Corina Bucea, Cluj Cultural Centre, Romania; Davide D’Antonio, Residenza Idra
narratrice Alma R. Selimović, Bunker, Slovenia
La formazione del tavolo si avvale del contributo dell’Università di Barcellona, Spagna
Per riflettere e confrontarsi su determinati significati delle scene europee che si riconoscono, si confondono e si riformano lungo le strade che si distanziano dalle identità dei propri confini, geografici e culturali, per rintracciare altre matrici artistiche e nuovi saperi che favoriscano la conoscenza e il passaggio degli artisti e delle opere, da un versante all’altro. Pertugi, valichi e ponti di comunicazione per provocare delle frizioni fra le diverse esperienze politiche e artistiche che attraversano l’Europa, compresi i segnali di fumo e la leggerezza delle impronte che raccontano la lievità del cammino dei viandanti.
Ogni partecipante avrà la possibilità di presenziare a rotazione ai tre tavoli di lavoro, della durata di 45’, con una pausa di 15’ fra un tavolo e l’altro. La partecipazione ai tavoli di lavoro rappresenta un’occasione straordinaria di confronto e approfondimento di alcuni temi specifici delle residenze connessi con i sistemi nazionali delle arti sceniche e performative del nostro tempo.
Dopo il pranzo, le narratrici restituiranno in plenaria le considerazioni dei gruppi di lavoro, mettendo in evidenza le possibili affinità e divergenze fra le scene europee.
Ore 13.00 Pranzo
Ore 14.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Singolare sostantivo plurale
Restituzione dei tavoli di lavoro e confronto
Anja Pletikosa, Pogon, Croazia; Kika Kyriakakou PCAI, Grecia; Alma R. Selimović, Bunker, Slovenia
La sintesi dei tavoli di lavoro avrà anche la funzione di provocare una riflessione sulle fisionomie dei paesaggi culturali e sociali che combinano le vocazioni delle singole matrici artistiche e organizzative con gli ambienti che accolgono e riproducono i significati delle comunità. Il volume complessivo delle considerazioni che emergeranno dai tavoli sarà l’intesa
dei partecipanti a proseguire nei rispettivi contesti il lavoro di edificazione di progetti di residenza che si interrogano sul valore dei processi creativi, gli insiemi delle arti sceniche e le prospettive di nuovi mondi possibili.
Ore 15.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 3
L’altra metà delle residenze: la partecipazione dei cittadini e degli spettatori
testimonianze Francesca Giuliani, L’arboreto – Teatro Dimora; Silvia Ferrari, La Corte Ospitale,
Enrico Frisoni, custode delle residenze
Kate Papi, Compagnie Obra / Au Brana Centre, Francia
Stefano Tè, Teatro dei Venti
moderatrice Cristina Carlini, Marche Teatro | Liv.in.g
Insieme, artisti e curatori riflettono sul ruolo dei cittadini e degli spettatori che desiderano condividere i processi di creazione, gli incontri e le prove aperte che coinvolgono le comunità di prossimità. Cittadini e spettatori che sostengono le diversità dei luoghi e dei progetti di residenza, comprese le ramificazioni sociali e gli intrecci fra le differenti generazioni.
Ore 17.00 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 4
Una certa idea di Europa
Marijana Cvetković, Facoltà di Arte Drammatica di Belgrado, Serbia
Lorenzo Donati, Università di Bologna
Il processo di composizione delle differenze è al centro del progetto europeo fin dalle sue origini. Siamo certi che questa idea di una “buona Europa” sia la chiave d’accesso per costruire il futuro dei popoli europei? Avremo forse necessità di una maggiore ruvidezza, smontando il residuo “coloniale” in una visione europea eccessivamente pacificata. Come dare forza, nelle residenze, a discorsi policentrici, non allineati, che preservino la tensione che può generarsi nell’incontro con l’altro? Quali discorsi artistici, pensando in particolare all’area balcanica, stanno lanciando segnali aspri ma necessari?
Ore 17.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 5
Il futuro delle residenze in Italia con vedute sull’Europa
Paolo Aniello collaboratore ERT – Teatro Nazionale
Francesca D’Ippolito, presidente C.Re.S.Co.
Tomasz Kirenczuk, direzione artistica Santarcangelo Festival
Nelle vie di comunicazione e mobilità degli artisti, la cultura delle residenze potrebbe tracciare delle rotte di migrazione e di avvicendamento delle esperienze, fra l’interno delle identità nazionali e l’esterno degli scenari europei, andata e ritorno. La sorgente delle residenze contempla il principio dell’attraversamento dei territori e l’estensione dei confini, sostenuti da
una incessante ricerca di passaggi e smottamenti dei territori, nuove tecnologie e trasformazioni antropologiche.
Ore 18.15 Considerazioni finali
Ore 18.30 – Via Roma Buffet
Ore 20.30 – Piazza Maggiore Mondaino Festa Popolare