Al Teatro dell’Opera di Roma attracca la nave Indomitable: c’è Billy Budd di Benjamin Britten.
Da non perdere al Teatro dell’Opera di Roma Billy Budd di Britten. La regia di Deborah Warner ha ricevuto l’International Opera Award, l’oscar della lirica, ed è ricca di sfumature potenziate da scene, luci e costumi. La direzione musicale è curata da James Conlon, con un cast interamente maschile con Phillip Addis (Billy Budd), Toby Spence (Capitano Vere) e John Relyea (Claggart) nei ruoli principali. La storia tratta da Melville, con libretto di Eric Crozier e di Edward Morgan Forster, è ambientata nel Settecento sulla nave Indomitable, in un’epoca di ammutinamenti. L’universale tema della giustizia con risvolti omosessuali fa da cornice a una musica stupenda, con colori scuri, cori potenti, ampiezza sonora. In scena fino al 15 maggio.
Al Teatro dell’Opera di Roma sbarca, è il caso di dire, Billy Budd di Benjamin Britten. Si tratta di un nuovo allestimento in coproduzione col Teatro Real di Madrid e il Royal Opera House Covent Garden di Londra. Con la regia di Deborah Warner e la direzione musicale di James Conlon, cantano nei tre ruoli principali Phillip Addis (Billy Budd), Toby Spence (Capitano Vere) e John Relyea (Claggart). Fino al 15 maggio.
Perché precipitarvi al Teatro dell’Opera di Roma?
Primo. La storia parte da Melville, diventa libretto grazie a Eric Crozier e, soprattutto, a Edward Morgan Forster (di lui cito solamente i romanzi Passaggio in India e Casa Howard, dai quali sono stati anche realizzati due film). La vicenda si riferisce agli ammutinamenti nella marina militare inglese alla fine del Settecento ed è ambientata a bordo della nave da guerra Indomitable. Billy Budd è un solare marinaio afflitto da balbuzie che viene frainteso e calunniato, tanto da reagire in modo esiziale alle accuse di ammutinamento: uccide il maestro d’armi John Claggart e viene condannato a morte. Il comandante della nave Edward Fairfax Vere non riuscirà a salvare Billy, nonostante una spiccata propensione per il giovane marinaio. L’universale tema della giustizia è in campo, ma non solo. Ci sono risvolti omosessuali e potete dunque declinare il famoso triangolo dell’opera lirica – un soprano e un tenore si amano mentre il baritono cerca in vari modi di contrastare la cosa – al maschile. Infatti, l’opera è scritta per un cast tutto di uomini, con 20 ruoli principali: insomma, testosterone “abbestia”!
Secondo. La musica è stupenda. Britten utilizza i colori scuri dell’orchestra – corni, controfagotto – e li sovrappone al canto struggente. Spesso, due accordi con note vicine sono protagonisti e si alternano, dando un senso di incertezza o di lotta, ma anche l’idea del moto delle onde (se soffrite di cinetosi, regolatevi). I cori sono potenti e l’invocazione «O Heave!» («Oh issa!») è costruita su un elemento melodico che tornerà durante tutta l’opera lievemente trasfigurato, con richiamo di fatica o di rassegnazione o di ribellione. L’ampiezza sonora raggiunge picchi emozionantissimi.
Ecco il trailer del Teatro dell’Opera di Roma
Terzo. Per questa regia Deborah Warner ha ricevuto l’International Opera Award, l’oscar della lirica. La regista si/ci interroga sulle ambiguità tra bene e male, offrendo sfumature tra l’uno e l’altro, più che soluzioni. Aspettatevi: scene spaziose che evocano la nave di Michael Levine, luci ricche di sfumature di Jean Kalman, costumi essenziali di Chloe Obolensky, movimenti coreografici di Kim Brandstrup. Un Oscar della lirica è un Oscar della lirica. E il cast è all’altezza, guidato dall’esperto direttore James Conlon, impegnato con un’enorme compagine costituita dall’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e dal Coro, preparato da Roberto Gabbiani e arricchito dalla Scuola di Canto Corale.
Ascoltate le interviste alla regista Deborah Warner e al direttore James Conlon per entrare ancora di più nell’opera.
Quarto. Questa produzione ha il bollino qualità di Danzaeffebi: non potete mancare!
Ippolita Papale
@salottopapale
10/05/2018
Billy Budd. Opera in due atti di Benjamin Britten. Libretto di Edward Morgan Forster ed Eric Crozier dal racconto di Herman Melville
- Direttore JAMES CONLON
- Regia DEBORAH WARNER
- Maestro del Coro ROBERTO GABBIANI
- Scene MICHAEL LEVINE
- Costumi Chloe Obolensky
- Luci Jean Kalman
- Movimenti coreografici Kim Brandstrup
- Ripresa delle coreografie Joanna O’Keeffe
Principali interpreti
- Billy Budd PHILLIP ADDIS
- Edward Fairfax Vere TOBY SPENCE
- John Claggart JOHN RELYEA
- Mr. Redburn THOMAS OLIEMANS
- Mr Flint ZACHARY ALTMAN
- Lieutenant Ratcliffe DAVID SHIPLEY
- Red Whiskers CHRISTOPHER LEMMINGS
- Donald JONATHAN MICHIE
- Dansker STEPHEN RICHARDSON
- A novice KEITH JAMESON
- The novice’s friend JOHNNY HERFORD
- Squeak MATTHEW O’NEILL
- Bosun FRANCESCO SALVADORI
- First Mate TIMOFEI BARANOV*
- Second Mate ANDRII GANCHUK*
- Maintop DOMINGO PELLICOLA*
- Arthur Jones ANTONIO PANNUNZIO
- A sailor LORENZO GRANTE
- Voice WILLIAM HERNANDEZ
* Dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione Della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento in coproduzione con Teatro Real di Madrid e Royal Opera House Covent Garden di Londra
Foto: 1. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, al centro Jacques Imbrailo (Billy), ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 2. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, al centro Toby Spence (Vere), ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 3. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, al centro Jacques Imbrailo (Billy), Keith Jameson (Novizio) ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 4. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, Jacques Imbrailo (Billy), Stephen Richardson (Dansker) ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 5. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, Jacques Imbrailo (Billy), ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 6.-13. Billy Budd di Benjamin Britten, regia Deborah Warner, ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma.