Danza al cinema

Al cinema dal Bolshoi di Mosca, Svetlana Zakharova ne La figlia del faraone. Il primo balletto di Petipa alla corte degli zar, riallestito nel 2000 da Pierre Lacotte.

Domenica 23 novembre 2014 Svetlana Zakharova sarà protagonista del balletto La figlia del faraone. E’ questo il secondo appuntamento con la stagione del balletto del Bolshoi di Mosca nelle sale cinematografiche italiane promosso da Nexo Digital e Pathé Live.

Gli appassionati del balletto classico non mancheranno certo, domenica 23 novembre 2014, alla proiezione nei cinema italiani de La figlia del faraone, un racconto egizio, un’opera faraonica nel senso vero del termine. E’ questo infatti il balletto d’esordio di Marius Petipa alla corte degli zar, un balletto su musica di Cesare Pugni andato in scena per la prima volta al Teatro Mariiskij di San Pietroburgo nel 1862 come spettacolo d’addio dell’étoile italiana Carolina Rosati, e che vedeva in scena più di 400 interpreti.

Il balletto, su libretto di Jean-Henry Saint-Georges e Maurice Petipa e ispirato da Le Roman de la Moimie di Théophile Gautier, assecondava quell’attenzione che il mondo occidentale riservava agli scavi egiziani in quel momento. La prima fu un grandioso successo e valse a Petipa la nomina a maitre di ballet del teatro pietroburghese.

Il balletto racconta di Lord Wilson, giovane signore inglese che sta viaggiando attraverso l’Egitto assieme al suo servo, John Bull. Ai piedi di una piramide i due incontrano una carovana di mercanti arabi che li invitano nella loro tenda. Improvvisamente scoppia una tempesta e viaggiatori e mercanti sono costretti a rifugiarsi in una piramide dove riposa Aspicia, la figlia di uno dei faraoni più potenti d’Egitto. Quando i viaggiatori cominciano a fumare oppio, la piramide si popola di strani fenomeni e le mummie paiono riprendere vita. Lord Wilson viene magicamente trasportato nel passato, dove diventa Ta-Hor, un antico egiziano perdutamente innamorato di Aspicia che però è promessa sposa di un re Nubian… Il balletto scorre tra fughe e inseguimenti, ricatti e atti eroici per poi chiudersi, dopo mille avventure, in un immancabile lieto fine con il coronamento d’amore tra Aspicia e Ta-Hor. Ma è veramente questa la fine? Wilson, Bull e i mercanti si svegliano dal sopore dell’oppio nella piramide dove la mummia di Aspicia giace inanimata.

Nonostante il successo riscosso all’epoca, nel periodo sovietico il balletto fu accusato di essere ideologicamente immaturo. Così, a differenza di altri balletti di Petipa, fu dunque a lungo dimenticato.

A farlo risorgere è stato il francese Pierre Lacotte, uno specialista nel riportare in vita balletti perduti. Nel 2000 Lacotte ha infatti ricevuto l’incarico dal Teatro Bolshoi di far risorgere il possente affresco egiziano pensato da Petipa, dando nuova vita a questo capolavoro dimenticato.

Il riallestimento di Lacotte, in tre atti, sarà proiettato in molti cinema italiani domenica 23 novembre nell’ambito degli appuntamenti promossi da Nexo Digital e Pathé Live.

Protagonisti del balletto Svetlana Zakharova (Aspicia), Ruslan Skvortsov (Lord Wilson) e Nina Kaptsova (Ramze, schiava di Aspicia). Con l’Orchestra del Bolshoi Teatro Accademico di Stato, i solisti e il Corpo di Ballo del Bolshoi di Mosca.

L’elenco delle sale italiane dove sarà proiettato il balletto è disponibile sul sito www.nexodigital.it

 

Francesca Bernabini

10/11/2014

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