Scala, Opera e San Carlo: fucine di talenti
Le scuole di ballo delle nostre tre fondazioni liriche diplomano ballerini contesi nei principali corpi di ballo. Se molti di loro volano all’estero, altri si stanno distinguendo nelle produzioni delle nostre fondazioni liriche. Il livello di preparazione degli allievi è altissimo.
Le Scuole di ballo della Scala di Milano, dell’Opera di Roma e del San Carlo di Napoli non sono scuole di sogni ma vere fucine di talenti, luoghi magici dove crescono veri professionisti. Altro che i talent televisivi. In queste scuole ormai da diversi anni si diplomano ballerini contesi dalle principali compagnie europee e non solo.
I diplomati delle tre scuole delle nostre fondazioni liriche trovano infatti tutti lavoro. Se non forse proprio tutti, almeno la gran parte di loro. Certo non un lavoro stabile, con contratto a tempo indeterminato come accadeva ai diplomati degli anni Ottanta o Novanta. Ma tutti trovano contratti stagionali più o meno lunghi in Italia nei corpi di ballo delle fondazioni liriche e contratti annuali o triennali nelle compagnie europee se decidono di volare all’estero. Non ci credete? Facciamo degli esempi.
Nelle fila del Corpo di ballo del San Carlo di Napoli in questi ultimi anni hanno trovato posto, in modo più che meritato, non solo Alessandro Macario, che ha studiato anni fa nella scuola del lirico partenopeo diretta da Anna Razzi, ma anche diversi giovani diplomati di questi ultimi anni: Alessandro Staiano e Stanislao Capissi che abbiamo applaudito nei ruoli da protagonisti in questa stagione sancarliana, ma anche Claudia D’Antonio, Gjoni Ertugrel, Ferdinando De Riso, Roberta Sicialiano tanto per fare degli esempi. Un futuro roseo certamente lo avranno anche i diplomati di quest’anno tra cui spiccano i bravi Francesco Lorusso e Danilo Notaro. Tra le nuove leve, da non perdere di vista, è Luigi Crispino, un giovanissimo dalle straordinarie doti fisiche.
Se ci spostiamo a Milano vediamo come il direttore del corpo di ballo scaligero sta affidando in questi ultimi anni i ruoli principali a giovanissimi provenienti dalla scuola dell’Accademia Teatro alla Scala e dalla Scuola del Teatro dell’Opera di Roma: parliamo dell’acclamato Claudio Coviello, ma anche di Virna Toppi, diventata solista del corpo di ballo scaligero 15 giorni fa e che debutterà sul palco del Piermarini nel doppio ruolo di Odette/Odile in coppia con Coviello nel Lago di Nureyev il 10 e 11 maggio prossimi. Ma parliamo anche dei bravi Alessandra Vassallo, Marta Gerani, Lusymay Di Stefano e Valerio Lunadei… e l’elenco si potrebbe allungare.
Certo non pochi diplomati scaligeri preferiscono cambiare città, come la brava Marianna Suriano, diplomata lo scorso anno e oggi all’Opera di Roma dove si è distinta la scorsa settimana in Verdi Danse di Micha van Hoecke, balletto non proprio felice che ha avuto quale unico merito quello di aver confermato l’alto livello tecnico dei ballerini dell’Opera di Roma. La maggior parte dei diplomati scaligeri vola all’estero dove certamente trovano contratti più lunghi e maggiori possibilità di stare in scena. Non è un caso che il Corpo di ballo dell’Opera di Dresda, tanto per fare un esempio, conta al suo interno ben nove italiani tutti diplomati alla scuola scaligera: Claudio Cangialosi, Francesco Pio Ricci, Alice Mariani, Susanna Santoro, Chiara Scarrone, Simona Volpe, Emanuele Corsini, Saverio Pescucci e Cecilia Pacillo.
L’elenco dei diplomati scaligeri che danzano sui palcoscenici di tutto il mondo si andrà allungando la prossima stagione. Abbiamo infatti già scritto che il 2014 è un’annata particolarmente felice per la Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri. Quest’anno alla si diplomano 16 ragazzi e 15 ragazze, ballerini molto diversi fra loro e tutti veri talenti. Tra loro Adele Fiocchi dalle punte d’acciaio, Elena Bottaro meravigliosa e raffinata principessa, Giorgia Sacher balanchiniana doc, Gaia Andranò dalle lunghe gambe… Favolosi i gli uomini tra cui spiccano Jacopo Tissi, un vero principe elegante e carismatico, degno erede di Bolle a cui somiglia in modo impressionante, Cristiano Principato un danzatore versatile, forte e sicuro nel classico come nel contemporaneo, Angelo Greco dalla tecnica più che brillante e profondo nelle sue interpretazioni, Mattia Semperboni dai giri mozzafiato alla Baryshnikov nei tempi d’oro, Oliviero Bifulco assolutamente convincente nelle interpretazioni più contemporanee… Molti di loro hanno già ricevuto diverse offerte di lavoro dalle principali compagnie europee. Non un solo contratto: alcuni di loro hanno anche potuto scegliere! Prima che molti di loro prendano il volo verso l’Opera di Vienna o nei corpi di ballo di Monaco o Amsterdam, li possiamo applaudire ne Il lago dei cigni versione Nureyev in scena in questi giorni al Teatro alla Scala.
A trovare lavoro sono anche i diplomati della Scuola dell’Opera di Roma, diretta da Laura Comi. Con l’aiuto dell’amico Gianmaria Piovano, sono riuscita a ripercorrere la carriera professionale dei diplomandi della Scuola di ballo dell’Opera di Roma di questi ultimi anni (direzione Paola Jorio e poi Laura Comi), toccando con mano che, salvo un paio di eccezioni, tutti hanno trovato una loro collocazione dopo il diploma. Flavia Stocchi l’abbiamo potuta ammirare in questa stagione teatrale al Massimo di Palermo dove ha rivestito i panni di Clara nello Schiaccianoci di Amodio e quello di Carmen sempre di Amodio. All’inizio di aprile è stata anche tra gli acclamati protagonisti del Gala Il Cigno Nero portato in tour da Daniele Cipriani. Francesco Costa è all’Opera di Vienna, mentre i suoi due fratelli, Emanuele Chandra e Joshua Costa, sono tra le fila dell’Opera di Nizza. Sempre a Nizza troviamo il bravo Marco Arena mentre Ilaria Ghironi è nel Corpo di ballo di Brno nella Repubblica Ceca. Alcuni diplomati ballano invece nel corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma: Manuel Zappacosta, Flavia Morgante, Gloria Malvaso, Giovanni Castelli, Marco Marangio e Gaetano Cottonaro (questi ultimi due si dividono tra gli enti lirici di Roma, Napoli e Palermo). Altri come visto sono volati alla Scala di Milano.
Tra i giovanissimi ancora alla sbarra della Scuola al Teatro dell’Opera si contano non pochi talenti, ragazzi da non perdere di vista. Tra loro Elisabeth Vincenti, Diletta Bonfante, il magnetico Gioacchino Starace, Giulia Milesi, Carlotta Onesti, Giorgia Leonardi e Valerio Marisca…
I talenti dunque non ci mancano e se riescono a sbocciare è anche perché le Scuole di ballo delle nostre fondazioni liriche hanno, nei loro organici, direttori capaci e docenti di primissimo ordine che mettono il cuore nella formazione dei loro allievi.
Quello che ci manca sono le strutture: un numero maggiore di aule e soprattutto internati in grado di accogliere a Milano, Roma e Napoli ragazzi provenienti da tutte le parti d’Italia. Quello che ci manca è un aiuto concreto alle famiglie che fanno enormi sacrifici economici per permettere ai loro ragazzi di seguire i loro sogni. Quello che ci manca è una vera politica di investimento nei corpi di ballo nelle nostre fondazioni liriche, una politica che preveda un aumento nel numero delle produzioni di balletto nelle stagioni e permetta contratti almeno triennali per i neo assunti. Come visto I nostri diplomati hanno un livello di preparazione altissimo che permette loro di competere con i diplomati delle principali scuole europee aggiudicandosi i pochi posti disponibili nei corpi di ballo in tutto il mondo. Ma per diventare solisti, primi ballerini e nuove étoile questi giovani straordinariamente capaci devono poter lavorare con continuità e in modo sereno all’interno di un corpo di ballo in modo da poter crescere e sbocciare. A questi giovani ballerini non manca la determinazione, la preparazione, la costanza, lo spirito di sacrificio e un vero e sincero amore per l’arte e per il loro lavoro. Se trovassimo analoghe doti anche in tutti coloro che sia a livello politico che manageriale incidono sulle sorti delle nostre fondazioni liriche forse avremmo non solo danzatori richiesti in tutto il mondo ma anche produzioni di balletto richieste in tour nei principali palcoscenici mondiali.
Francesca Bernabini
22/04/2014
Nelle foto:
- Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala, al centro Adele Fiocchi e Jacopo Tissi in Serenade di Balanchine, Gala 200 anni Scuola di Ballo, ph Lidia Crisafulli
- Scuola ballo Teatro San Carlo in Troy Game di Robert North – Gala di Danza 2010
- Saggio Scuola di Ballo Teatro San Carlo 2012 al centro Stanislao Capissi, ph. Francesco Squeglia
- Scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli in Paquita, Gala 2013, ph. Francesco Squeglia
- Scuola ballo San Carlo Napoli – Danilo Notaro
- Scuola ballo San Carlo di Napoli – Francesco Lorusso
- Teatro alla Scala, Claudio Coviello, Antonino Sutera e Lucymay Di Stefano in Notre-Dame de Paris, ph Rudy Amisano
- Teatro alla Scala, Virna Toppi in Giselle, ph Brescia-Amisano
- Alessandra Vassallo, Claudio Coviello e Marta Gerani , Jewels – Esmeralds, coreografia di Balanchine, Teatro alla Scala, ph. Brescia e Amisano
- Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala al centro Angelo Greco, cor. Béjart ph Clarissa Lapolla
- Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala, Jacopo Tissi e Elena Bottaro, Bella addormentata, ph. Lidia Crisafulli
- Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala, Cristiano Principato e Elena Bottaro in Schiaccianoci, ph. Salvo Sportato
- Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala, Oliviero Bifulco e Alice Bellini in Schiaccianoci
- Teatro Opera di Roma, Marianna Suriano e Claudio Cocino in Verdi Danse di Micha van Hoecke nella foto 2014, ph Francesco Squeglia
- Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, al centro Flavia Stocchi e Giovanni Castelli
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patriziopiccolo
Egregia,
complimenti per quest’articolo perché risulta informativo e da speranza a chi come questi ragazzi ce la mette tutta per poter avere una splendida carriera come danzatori.
Mi dispiace non vedere inserito il nome di alcuni danzatori che io ho visto molte volte danzare e che stanno avendo oppure hanno avuto una carriera internazionale : Vincenzo Capezzuto diplomato alla scuola di ballo del San Carlo di Napoli e primo ballerino del teatro stesso, del Ballet Argentino di Julio Bocca, Aterballetto di Reggio Emilia e vincitori di numerosi premi internazionali e attualmente uno dei cantanti più acclamati della scena musicale internazionale. Luciano Domenico diplomato alla scuola di ballo del San Carlo e attualmente Primo Ballerino del Colorado Ballet e anche lui vincitore di numerosi premi. Alessandra Amato diplomata alla scuola di ballo del San Carlo di Napoli e attualmente prima ballerina del Teatro dell’opera di Roma. Serena Sarnataro diplomata alla scuola di ballo del teatro SanCarlo di Napoli e adesso solista al Teatro alla Scala di Milano.
Spero di cuore che possiate aggiungere questi nomi di ARTISTI che portano il nome dell’arte nel mondo
P.
Apr 23, 2014 @ 15:38:14
francesca
Gentile lettore, mi fa piacere che lei ricordi tanti danzatori che, usciti dalla Scuola di ballo del Teatro San Carlo, hanno avuto una straordinaria carriera in Italia e all’estero. L’elenco, anche solo riferendosi a coloro che sono usciti dalla Scuola di ballo sancarliana, è fortunatamente ancora più lungo. Nell’articolo mi sono volutamente concentrata sui diplomati e i diplomandi di questi ultimi tre o quattro anni. Obiettivo è far comprendere che le tre nostre scuole di ballo oggi non sono scuole di sogni ma luoghi di alta formazione professionale che nulla hanno a che invidiare per qualità alle principale scuole europee.
Sarà comunque mia cura dedicare nei prossimi mesi interviste o speciali focus a tutti i danzatori e autori italiani che stanno avendo meravigliose carriere all’estero senza però mai dimenticare chi continua a calcare i palcoscenici delle nostre fondazioni liriche in modo più che meritato.
Cordialmente
Francesca Bernabini
Apr 23, 2014 @ 16:49:54