I primi passi di Bruno Carioti, neo direttore dell’Accademia nazionale di danza
Tra gli obiettivi del neo direttore dell’Accademia nazionale di danza la riorganizzazione della struttura dell’Accademia e della didattica ma anche la ristrutturazione degli edifici e nuovi spazi per la didattica.
A Bruno Carioti, chiediamo di illustrarci quali saranno i primi provvedimenti da neo direttore dell’Accademia nazionale di danza.
“Per prima cosa vanno risolte delle urgenze, e la prima è trovare una soluzione al problema del villino di proprietà della Fondazione dell’Accademia. Abbiamo un sfratto in corso e il problema va risolto quanto prima. E’ poi necessario trovare fondi per ristrutturare gli edifici dell’Accademia e trovare nuove aule. La nostra sede è bellissima come location ma aule sono piccole e non reggono il confronto con analoghe strutture straniere. Vorrei verificare la possibilità di trovare nuovi spazi, ad esempio nelle caserme dismesse o in dismissione”.
Per mettere fine al regime di Commissariamento dell’Accademia vanno anche ripristinati gli altri organi di gestione. Quali i tempi?
“Vorrei ripristinare il Consiglio Accademico quanto prima, spero già in una quindicina di giorni al massimo. E’ questo un organo molto importante nella vita dell’Accademia dato ha numerosi compiti tra cui quello di tracciare le linee della didattica della Scuola. E’ poi il Consiglio Accademico che individua una rosa di tre nomi da inviare al Ministro per individuare il Presidente dell’Accademia. La scelta del Presidente spetta al Ministro che sceglie fra questi tre nomi. Mi auguro che quanto prima si riescano a ricomporre tutti gli organi di gestione. Il Consiglio di amministrazione per fortuna non è stato commissariato. Manca però il componente identificato dai docenti. Il nome c’è già da lungo tempo, è già stato inviato al Ministero, ma non capisco perché ancora non arriva il decreto di nomina. Nei prossimi giorni solleciterò in modo che anche quell’organo abbia la sua piena e corretta composizione”.
Quali i primi obiettivi da direttore?
“Ho intenzione di riorganizzare la struttura dell’Accademia e la didattica. A mio avviso molti dei contenuti dei bienni e dei trienni sono superati e bisogna concretamente trovare motivazioni e sbocchi occupazionali ai diplomati. In questi ultimi anni ci si è concentrati soprattutto nella formazione di docenti per i licei coreutici ma i posti sono pochissimi e il mercato del lavoro in quel campo è ormai praticamente saturo. Ho diverse idee in mente e le presenterò quanto prima”.
Mi scusi non dovrebbe essere il Consiglio ad occuparsi della didattica?
“Certo. Ovviamente ogni Scuola (quella di classico e quella di contemporaneo) dovranno verificare se i contenuti dei corsi sono ancora validi o possono essere migliorati e modificati. Al Ministero c’è una verifica di tutto il sistema Afam, un passaggio a mio avviso corretto e dovuto. A diversi anni dall’avvio dei corsi del nuovo ordinamento va fatto un punto per capire se c’è qualcosa da migliorare e cosa migliorare. Sarà comunque il Consiglio Accademico a decidere quali cambiamenti proporre al Ministero”.
Francesca Bernabini
25/10/2014