Lo YAGP di New York

Nei top 12 Ensemble delle Finali Mondiali YAGP di New York, la Domus di Schio e Professione Danza Pescara. Premio per l’eccellenza coreografica a Mimmo Miccolis, coreografo pugliese da due anni a Washington.

Due scuole italiane si sono classificate nei primi 12 posti dello YAGP, Youth America Gran Prix di New York: Domus Danza di Schio con Presslufhtammer di Laura Nardi e Professione Danza Pescara con Perpetuum di Michela Sartorelli. L’ Outstanding Choreographer Award è stato attribuito a Mimmo Miccolis per la coreografia Echo creata per Washington School of Ballet.

Quando si parla di scuole di danza private fin troppo spesso si evidenzia solo il loro proliferare incontrollato e il fatto, peraltro tristemente vero, che chiunque può insegnare danza dato che nessun titolo è richiesto per qualificarsi come docente di classico così come di moderno o contemporaneo sia nell’ambito delle scuole private sia in quello delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado laddove la danza rientra nelle materie complementari e non in quelle curriculari.

Raramente si evidenzia invece il valore delle scuole private e il fatto oggettivo che ce ne sono tante, sparse a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale, che svolgono oggettivamente un lavoro di qualità e che portano alto il nome della danza italiana nelle principali competizioni mondiali.

Ad ottenere un importante riconoscimento internazionale lo scorso aprile, due scuole di danza italiane, Domus Danza di Schio e Professione Danza Pescara, che con i loro gruppi di allievi sono rientrate nelle TOP 12 tra gli Ensemble a New York allo YAGP, Youth America Gran Prix, una competizione riservata ad allievi di scuole di danza di tutte le nazionalità fondato nel 1999 da due docenti provenienti dal Bolshoi di Mosca, Larissa e Gennedi Savaliev.

Il Premio, tra i più quotati al mondo, intende sostenere la carriera a giovanissimi talenti di età compresa fra i 9 e i 19 anni provenienti da tutte le parti del globo, lanciandoli nel mondo del professionismo aprendo loro le porte alle più prestigiose scuole e compagnie. In palio ammissioni dirette e borse di studio nelle principali scuole mondiali e contratti di lavoro per i più grandi.

Professione Danza Pescara è rientrata fra le TOP 12 tra gli Ensemble con il brano Perpetuum firmato da Michela Sartorelli.

Domus Danza, in finale già lo scorso anno con la piccola Matilde Novello, quest’anno è rientrata fra le TOP 12 con un gruppo di allievi che hanno interpretato Presslufhtammer, una coreografia di Laura Nardi. “Ringrazio chi ha creduto in noi e nel nostro progetto di danza proposto sul territorio scledense – sostiene la direttrice artistica di Domus Danza Enrica Marcucci  – Soltanto 9 anni or sono siamo partiti con entusiasmo con Domus Danza, ed alcune persone non credevano sul nostro modo di intendere la danza, non pensavano fosse possibile creare sul territorio di Vicenza una realtà di eccellenza. L’impegno, la costanza e la voglia di ballare una “bella danza” ha premiato l’impegno di tutti”.

Dietro questi successi c’è l’ottimo lavoro degli insegnanti, l’entusiasmo e l’impegno degli allievi, il sostegno dei genitori e la latitanza delle nostre istituzioni che non sostengono in nessun modo  i giovanissimi italiani che superano dure selezioni internazionali per l’accesso alle finali in nessuna competizione internazionale. “Per partecipare allo YAGP a New York abbiamo fatto tutti grandi sacrifici e anche uno spettacolo per la raccolta fondi che ci ha permesso di portare questi ragazzi nella Grande Mela dato che nessuna istituzione pubblica ci ha supportato finanziariamente” conclude Enrica Marcucci.

Un altro nome italiano brilla tra i premiati. E’ quello di Mimmo Miccolis, 31 anni di Conversano, un coreografo pugliese che dopo una tappa a Londra da due anni vive e lavora a Washington. A lui è andato un prestigioso riconoscimento, l’Outstanding Choreographer Award, un premio speciale conquistato con la coreografia Echo creata per Washington School of Ballet, un premio che Miccolis ha così commentato: “ Non potrei essere più felice. Ricevere questo premio sul palco del Lincoln Center di New York davanti a una giuria composta da 22 fra direttori delle principali compagnie mondiali  è stato come vivere un sogno. Ringrazio i miei studenti della Scuola del Balletto di Washington”.

E qui si apre un’altra riflessione. La mobilità fa certamente bene agli artisti, siano essi danzatori, coreografi o maestri. Ma quanti danzatori, maestri e coreografi italiani abbiamo sparsi nel mondo che trovano spazi e riconoscimenti che noi, qui in Italia non sappiamo dare loro? Forse un poco troppi.

Per tutti loro, che hanno il coraggio e la forza di volare all’estero, vale forse una frase pronunciata alla partenza da una ballerina della Domus Danza e diventata lo slogan del sodalizio scledense: si vola in America e nel mondo perché lì “anche l’impossibile diventa possibile”.

Francesca Bernabini

21/05/2015

Nelle foto: 1.-4. le allieve della Domus Danza di Schio; 5.-6. Le allieve di professione Danza Pescara; 7. Mimmo Miccolis.

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