Dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro invita a allentare i controlli su associazioni e società sportive dilettantistiche. A rischio tutti gli altri.

Una circolare della Direzione Generale dell’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro, inviata all’INPS e alla Direzione centrale delle entrate, invita a sospendere controlli su ASD e SSD e a concentrarsi sui NON “sportivi”. La circolare riconosce la funzione sociale alle ASD e SSD e tutti i vantaggi fiscali a loro concessi anche per l’attività didattica e il personale amministrativo gestionale. Allo studio del Ministero e dell’INPS norme per la tutela previdenziale per chi lavora nello sport dilettantistico.

E’ un’altra vittoria del CONI, delle sue federazioni e degli enti di promozione sportiva. Di cosa stiamo parlando? Di una lettera circolare della Direzione Generale dell’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali firmata dal Segretario generale Dott. Paolo Pennesi e inviata il 21 febbraio 2014 alle Direzioni regionali e territoriali del lavoro, all’INPS,  Direzione centrale entrate e Direzione centrale vigilanza prevenzione e contrasto all’economia sommersa.

In questa circolare con oggetto “società e associazioni sportive dilettantistiche” il Segretario Generale invita tutti  a “concentrare la propria attività sulle diverse realtà imprenditoriali evidentemente NON RICONOSCIUTE DAL CONI, dalle Federazioni sportive nazionali o dagli enti di promozione sportiva e NON iscritte nel registro delle società e associazioni sportive dilettantistiche”.

Insomma dato che in questo ultimo anno la guardia di finanza e l’INPS avevano fatto visita a non poche associazioni e società sportive dilettantistiche riscontrando problematiche di carattere giuridico sulle realtà occupazionali delle cosiddette SSD e ASD, il Ministero del lavoro ha pensato bene di invitare tutti a sospendere questi controlli su questi soggetti per concentrarsi su tutti gli altri. Come se le altre associazioni (ad esempio quelle culturali) non avessero le stesse problematiche occupazionali con l’aggravante di non avere le medesime agevolazioni fiscali e la stessa chiarezza normativa.

E’ da evidenziare che il Segretario Pennesi riconosce che il “trattamento di favore riservato alle società e associazioni sportive dilettantistiche” è “giustificato dalla funzione sociale da esse svolta”.

Ma non finisce qui. La circolare del Ministero chiarisce che  le agevolazioni concesse a associazioni e società sportive dilettantistiche non sono limitate solo “al solo caso di prestazioni rese per la partecipazione a gare e/o manifestazioni sportive”, ma anche “a tutte quelle relative allo svolgimento delle attività dilettantistiche di formazione, di didattica di preparazione e di assistenza intese nell’accezione più ampia del termine ‘attività sportiva’.  Formazione didattica e preparazione sono dunque le attività che gli istruttori, gli allenatori operanti all’interno delle SSD e ASD svolgono in forma dilettantistica”. Il tutto “a prescindere dalla realizzazione di una manifestazione sportiva”.

Questo chiarimento è importante perché recentemente non pochi contenziosi  avevano quale oggetto principale l’utilizzo dei famosi 7.500 euro di bonus. C’era chi sosteneva che il bonus dovesse essere riconosciuto solo ed esclusivamente per la partecipazione ad attività sportive e chi sosteneva potesse essere utilizzato anche per l’attività di didattica non finalizzata a gare e anche per il personale amministrativo-gestionale. Di questi contenziosi parla anche Pennesi che evidenzia  che “occorre prendere atto che l’attività di vigilanza svolta nei confronti di tali realtà ha determinato l’insorgere di contenziosi con esito in buona parte non favorevole per l’Amministrazione e per l’INPS”.

Ma non è ancora finita qui! Sempre la lettera circolare del Dott. Pennesi ricorda a all’INPS e alla Direzione centrale delle entrate che” il trattamento di  favore” concesso alle ASD e alle SSD è esteso anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo- gestionale come ad esempio le prestazioni connesse ai compiti della segreteria “purché non richiedano particolari conoscenze di natura tecnico-giuridiche tipiche del professionista”.

Se dunque il Segretario Generale difende a spada tratta le ASD e le SSD e invita tutti gli enti di controllo a lasciarle vivere in santa pace, colpisce che il questa lettera è scritto anche che “il Ministero ravvisa l’opportunità di farsi promotore, d’intesa con l’INPS, di iniziative di carattere normativo, volte a una graduale introduzione di forme di tutela previdenziale a favore dei soggetti che, nell’ambito delle associazioni e società sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, nonché dagli enti di promozione sportiva, svolgono attività sportiva dilettantistica nonché attività amministrativo-gestionale non professionale”.

Insomma Il Ministero del lavoro assieme all’INPS studieranno forme per riconoscere e tutelare istruttori e segretari  che lavorano nelle ASD e nelle SSD.

Ci auguriamo che in questo studio possano essere presi in considerazione anche gli insegnanti di danza e il personale di segreteria di tutte quelle scuole di danza che svolgono un’attività didattica e una funzione sociale al di fuori dello sport e del CONI. Se non fosse così avremmo in Italia un ennesimo caso di mancanza di “pari opportunità” e riconoscimento sociale fra soggetti che svolgono attività simili con gli “istruttori di danza” che fanno capo al CONI ai quali verrà riconosciuta una chiara identità professionale, lavorativa e previdenziale e con “insegnanti di danza” certamente “non sportivi” che saranno ancora una volta figli di nessuno e senza nessuna forma di tutela e di riconoscimento.

Francesca Bernabini

3/3/2014

In ALLEGATO al presente articolo la lettera della Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali firmata dal Segretario generale Dott. Paolo Pennesi e inviata lo scorso 21 febbraio 2014 (protocollo 37/0004036/MA005.A003)

Scheda allegati

  • Circolare Ministero del Lavoro - Direzione Generale Attività Ispettiva 21 02 2014

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