Derivazione n.2. Workshop gratuito per danzatori e performer a cura di Salvo Lombardo. Open Call
Scadenza presentazione candidature: 10 luglio ore 22.00.
Dal 26 . 06 . 2018 al 10 . 07 . 2018
SASSARI - PALESTRA SCUOLA MEDIA VIA CEDRINO 5 e PIAZZA DETTORI
L’Associazione Danzeventi, nell’ambito del progetto Periferie Urbane Sezione Giovani, interno al Festival Corpi in Movimento Le Piazze che Danzano 2018 e in collaborazione con il coreografo Salvo Lombardo, lancia una call per il workshop Derivazione n.2, che si svolgerà a Sassari dal 17 al 22 luglio 2018. Il workshop è sostenuto da Mibact e da SIAE Sillumina- Copia privata per i giovani, per la cultura.
Il workshop è finalizzato alla realizzazione di una performance urbana, prevista il 22 luglio 2018 nell’ambito di Periferie Urbane – Corpi in Movimento – Le Piazze che Danzano – Sezione Giovani 2018.
La performance sarà concepita appositamente per lo spazio di Piazza Dettori a Sassari.
La partecipazione è gratuita ed è aperta, a danzatori e performer o a chi abbia già affrontato in qualche misura pratiche di lavoro legate al corpo e al movimento per un numero di massimo 15 partecipanti.
Il workshop si terrà dal 17 al 22 luglio 2018, dalle ore 14.30 alle ore 19.30 presso la palestra della Scuola Media, Via Cedrino N.5 (zona latte Dolce), e presso Piazza Dettori a Sassari e alternerà momenti di ricerca all’aperto in spazi urbani a momenti di esercitazione e creazione in sala.
Per partecipare è necessario inviare, entro le ore 22.00 del 10 luglio 2018, una breve presentazione, un curriculum, e una foto a danzeventi@gmail.com; le persone selezionate riceveranno conferma via mail.
Derivazione n.2 fa parte di un ciclo di azioni urbane che saranno sviluppate in diverse città. I temi principali del lavoro partono da un’ indagine che Salvo Lombardo sta conducendo, ormai dal 2014, sulla percezione e la memoria del gesto in rapporto all’idea di spazio pubblico.
In questo caso la performance prenderà corpo dalla condivisione di un sistema di memorie del movimento mutuate da alcune discipline sportive attraverso un procedimento di appropriazione. La composizione coreografica del movimento sarà di tipo “derivativo” e attingerà ad un sistema di pratiche somatiche condivise, accessibili e replicabili. Il concetto di performatività nello sport sarà il filo conduttore.
Scrive Salvo Lombardo: «Se lo sport, nella sua accezione etimologica, avrebbe la funzione di portare fuori dalle mura il soggetto che lo pratica, nel nostro caso assolverà ad una funzione inversa. La pratica motoria attingerà alla gestualità e alle dinamiche di azione legate ad alcune discipline sportive tra le più popolari, che saranno utilizzate per costruire un’azione che riporti la fisicità nel tessuto della città dove sempre di più i corpi tendono alla dispersione. In questa esperienza il processo stesso di creazione sarà considerato come strumento di relazione tra i performer e la collettività di riferimento e lo spazio pubblico non come cornice di un evento ma come evento in sé che incorpora un sistema complesso di interazioni e narrazioni soggettive.»