Le Corsaire di José Carlos Martínez al Teatro Massimo di Palermo. Ne parlano Jean Sébastien Colau e Agnès Letestu
Dal 15 al 19 marzo 2023 il Corpo del Teatro Massimo di Palermo è in scena Le Corsaire nella versione coreografica di José Carlos Martínez, attuale direttore dell'Opéra de Paris, una versione creata per il corpo di ballo dell’Opera di Roma. A parlarci di questa produzione sono Jean Sébastien Colau, direttore del Massimo palermitano, e Agnès Letestu già étoile dell’Opéra di Parigi, in questi giorni a Palermo per rimontare la coreografia di Martínez. Intervista realizzata da Mariolina Giaretta per Danzaeffebi.
Tu non puoi ballare. Gli scatti di Massimiliano Fusco raccontano l'impossibilità per molti ballerini di poter salire su un palco ed esibirsi
Tu non puoi ballare è il titolo provocatorio di un progetto fotografico di Massimiliano Fusco che vuole rappresentare l'attuale situazione dei ballerini e l'impossibilità, se non in rari casi, di poter salire su un palco ed esibirsi. Bellissimi scatti che raccontano il dramma di molti danzatori professionisti privi di stabile contratto, che in questi mesi hanno studiato a casa e che ancora oggi faticano a trovare una loro collocazione lavorativa.
Intervista a Giovanni Napoli, danzatore e coreografo, ospite del Festival Internacional de Ballet in Colombia
Nuovo traguardo professionale per uno dei nostri talenti italiani all’estero. Giovanni Napoli, danzatore e coreografo, oggi impegnato in Germania presso lo Staatstheater Augsburg, è stato invitato come unico artista in rappresentanza dell’Italia al Festival Inernacional de Ballet de Cali, in Colombia: per l’occasione, il 4 settembre sono state trasmesse in streaming tre delle sue creazioni. In questa intervista, ci parla della soddisfazione per questo traguardo internazionale, ma anche del suo presente lavorativo in Germania, dei progetti realizzati durante il lockdown, dei programmi imminenti e degli obiettivi futuri.
I 14 neodiplomati della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
La Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma non si è mai fermata. La direttrice Laura Comi ci racconta la vita della Scuola durante il lockdown, la ripresa dei corsi lo scorso 17 giugno nelle sale di Via Ozieri e il diploma conferito sabato 25 luglio 2020 a 14 allievi: Martina Aita Tagle, Chiara De Benedetto, Emma Fazzi, Flavia Ficele, Giorgia Marchi, Chiara Maurelli, Giada Olivieri, Claudia Sacchetti, Massimo Colonna Romano, Manuel Giovani, Gianvito Gomes, Leonardo Puccia, Daniele Savo, Riccardo Tuccinardi. Da oggi al 31 luglio si svolgono nella Scuola le selezioni per il prossimo anno accademico.
Fabrizio Monteverde: la rinascita oltre il presente.
In questo momento di generale sospensione della danza condividiamo alcune riflessioni di Fabrizio Monteverde, coreografo e regista, autore di tante produzioni di successo. Pur residente da qualche anno a Cuba, Monteverde si è trovato a vivere questo periodo di lockdown in Italia: da Firenze ci parla oggi della sua quarantena, tra le difficoltà del presente ma anche con nuove prospettive e speranze per il futuro della danza italiana. “Perché forse - dice Monteverde - alla fine di tutto questo, qualcosa di positivo potrà accadere”.
Jia Ruskaja nel racconto di Chiara Zoppolato
Il 19 aprile 1970 moriva Jia Ruskaja, danzatrice, coreografa e fondatrice della prima e unica scuola pubblica di danza in Italia, l’Accademia Nazionale di Danza. Sulla sua storia personale e sulle origini dell’Accademia circolano varie storie, alcune vere e altre inventate. Chiara Zoppolato, allieva di Jia Ruskaja, per 36 anni docente dell’Accademia Nazionale di Danza e oggi Presidente della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, ci racconta la vera storia sfatando miti e leggende, e ci regala un ritratto a tutto tondo di questa donna autoritaria e carismatica, una donna che aveva una visione della formazione in tema di danza assolutamente ancora attuale.
Massimiliano Volpini in Grand...Opéra: le coreografie per l’inaugurazione del Teatro dell’Opera di Roma con Giuseppe Verdi
Il Grand - Opéra Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi inaugura la stagione 2019-2020 del Teatro dell’Opera di Roma. Massimiliano Volpini ci racconta le sue coreografie delle Quattro Stagioni, divertissement di danza per l’occasione straordinariamente proposto nella durata originale di oltre trenta minuti. Un approccio stile teatro danza e per questo siglato anche dalla regista Valentina Carrasco, in accordo con le scelte espressive del direttore d’orchestra Daniele Gatti. Volpini, coreografo di Roberto Bolle, aggiunge questa produzione alle sue eterogenee creazioni.
Fredy Franzutti racconta la sua Bella Addormentata in scena al Teatro Olimpico di Roma, un omaggio a Lindsay Kemp
Torna a Roma il Balletto del Sud con La Bella Addormentata di Fredy Franzutti, per la prima volta in scena al Teatro Olimpico in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana 5 al 7 ottobre 2018. Produzione di grande successo replicata in Italia e all’estero, lo spettacolo compie oggi diciotto anni e porta in scena una versione originale della celebre fiaba. Ispirandosi al racconto di Giambattista Basile, Franzutti ambienta la storia nel Sud dell’Italia dove la sua Aurora verrà morsa da una tarantola. Lo spettacolo di Roma è dedicato a Lindsay Kemp, grande artista recentemente scomparso, che proprio in questa versione interpretò il ruolo di Carabosse. Nell’intervista, Fredy Franzutti ci parla della sua coreografia e ricorda Lindsay Kemp. E poi ancora, della sua compagnia, dei giovani e dei progetti imminenti.
Apneista, ballerina, filmaker, Julie Gautier ci racconta la sua meravigliosa danza sott’acqua
Julie Gautier, apneista, ballerina, filmaker ci presenta la sua storia più intima in AMA, un video di delicata bellezza girato nella piscina più profonda del mondo in cui lei stessa appare protagonista. Una danza sott’acqua per raccontare il dolore e la necessità di affrontarlo. Un video, dedicato alle donne, che vuole essere messaggio di speranza per tutti coloro si trovano costretti a affrontare il dolore. Nell’articolo l’intervista a questa donna straordinaria che ha fatto dell’apnea un’arte.
A colloquio con Francesco Giambrone: il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo non chiude.
A guardarlo sembra un “marine” della cultura. Nel sentirlo parlare vien fuori l’affabulatore siciliano. E’ Francesco Giambrone, sovrintendente della Fondazione del Teatro Massimo di Palermo che ci conferma il percorso di crescita del Corpo di Ballo con il coordinamento di Marco Bellone. Tempi maturi per un direttore per la danza. «Il Teatro Massimo è un grande teatro e può continuare ad esserlo anche grazie al contributo del Corpo di Ballo». Dopo La Grande Danza (Doda, Duato, Kiliàn), in programma Micha van Hoecke e Carolyn Carlson. Tra le politiche culturali del teatro iniziative per bambini, per giovani, per genitori e quelle in campo sociale senza dimenticare le collaborazioni con altre istituzioni nell’anno di Palermo capitale della cultura.
Giuseppe Picone racconta il suo primo anno alla direzione del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo
Ad un anno dall’insediamento al Teatro San Carlo, il direttore del Corpo di Ballo Giuseppe Picone racconta le sfide e i traguardi dei primi dodici mesi alla guida della compagnia, insieme alle aspettative per l’imminente stagione 2017-2018. Nelle sue parole, l’impegno nella valorizzazione dei ballerini del teatro, nell’investimento sul repertorio classico e su nuove produzioni, e nell’avvicinamento del pubblico al balletto. E poi ancora: la missione di un direttore, le qualità di una stella e la chiave del successo.
Paolo Mangiola nuovo direttore artistico di ŻfinMalta Dance Ensemble
Il danzatore e coreografo Paolo Mangiola è il nuovo direttore artistico di ŻfinMalta Dance Ensemble, compagnia nazionale maltese di danza contemporanea. Forte di lunga esperienza in Italia e all’estero (Aterballetto, Wayne McGregor | Random Dance), Mangiola è dal 2015 coreografo associato del Balletto di Roma, oltre che guest teacher presso l’English National Ballet School. Scelto tra oltre sessanta candidati, subentra dal prossimo settembre al direttore uscente Mavin Khoo. Nell’articolo ci parla della nomina, del progetto per il prossimo triennio di direzione artistica, dei suoi danzatori ideali e delle nuove responsabilità. E ancora, degli incontri importanti della sua vita e del suo dovere d’artista.