Danza Error System: manifestazione a Roma il 28 marzo 2022 in difesa dei Corpi di ballo
Danza Error System, movimento di danzatrici e danzatori che lottano in difesa dei corpi di ballo italiani, invita allievi, scuole di danza, insegnanti, danzatrici e danzatori, maîtres de ballet, coreografi, appassionati di balletto, artisti appartenenti a questo settore o a qualsiasi altro settore culturale a scendere in piazza e a partecipare a una manifestazione che si terrà a Roma il 28 marzo 2022. Nell’articolo l’appello degli organizzatori e le motivazioni sulla necessità di scendere in piazza.
Siamo quattro giovani danzatori professionisti, Anna Chiara Amirante, Vito Lorusso, Andrea Morelli e Alessandro Staiano, e insieme abbiamo creato Danza Error System, nato nell’ottobre 2020 come un canale social e poi evoluto in un vero e proprio movimento di danzatrici e danzatori che lottano in difesa dei corpi di ballo italiani.
In questo periodo abbiamo creato dei rapporti di interlocuzione e collaborazione con numerosi Deputati e Senatori, siamo stati inseriti nel Tavolo permanente dello Spettacolo dal Vivo istituito dal Ministero della Cultura dopo lo scoppio della pandemia, abbiamo instaurato un dialogo prezioso con gli Étoiles Roberto Bolle ed Alessandra Ferri e siamo stati ascoltati in audizione presso la Settima Commissione della Camera dei Deputati (Commissione Cultura, Scienza e Istruzione) nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Sul nostro canale abbiamo condiviso contenuti di informazione e di denuncia, analisi e proposte risolutive e video di sensibilizzazione grazie al coinvolgimento di numerosi danzatrici e danzatori.
In Italia esistono 14 Fondazioni lirico-sinfoniche: il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, il Teatro La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona.
Ci sono 14 Sovrintendenti, 14 Orchestre, 14 Cori, 14 Settori Tecnici, 14 Settori Amministrativi e soltanto 4 (Milano, Roma, Napoli e Palermo) + 1 (Verona) Corpi di Ballo.
Abbiamo deciso di scendere in piazza e di dar vita ad una manifestazione per accendere una luce affinché si possa mettere fine, una volta per tutte, al precariato che colpisce in modo drammatico quei pochi corpi di ballo sopravvissuti; affinché si inizi un percorso di inversione di marcia e di ricostituzione di quei corpi di ballo che sono stati chiusi; affinché si possa bloccare il pericoloso meccanismo delle esternalizzazioni, a causa delle quali la maggior parte delle danzatrici e dei danzatori italiani sono disoccupati o costretti ad espatriare; affinché venga restituito un futuro a tutti gli allievi (si stimano siano un milione e mezzo circa) che oggi studiano nelle migliaia di scuole di danza del nostro paese.
IL 28 MARZO 2022 SAREMO IN PIAZZA A ROMA per manifestare per il nostro diritto al lavoro, un diritto che ci è stato tolto da decenni ormai, da quando è iniziato lo smantellamento dei corpi di ballo!
Chiunque desideri partecipare alla manifestazione, per motivi organizzativi e di sicurezza, deve comunicare la propria adesione, entro e non oltre il 28 febbraio scrivendoci alla nostra email (danzaerrorsystem@gmail.com) oppure alle nostre pagine Facebook e Instagram nei messaggi privati.
Sono invitati tutti coloro che ci seguono, che condividono la nostra causa e che amano la danza: allievi, scuole di danza, insegnanti, danzatrici e danzatori, maîtres de ballet, coreografi, appassionati di balletto, artisti appartenenti a questo settore o a qualsiasi altro settore culturale.
Invitiamo chi ci legge a seguirci sui nostri canali Facebook (@Danza Error System) e Instagram (@danzaerrorsystem), perché spiegheremo, passo dopo passo, tutte le informazioni utili riguardanti la nostra iniziativa.
È NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI!
SE DESIDERIAMO CHE PREVALGA LA GIUSTIZIA DOBBIAMO ESSERE DISPOSTI A LOTTARE, NOI STESSI IN PRIMIS, PER QUESTA GIUSTA CAUSA!
Anna Chiara, Vito, Andrea, Alessandro
ROMA, 28 MARZO 2022 MANIFESTAZIONE DANZA ERROR SYSTEM IN DIFESA DEI CORPI DI BALLO ITALIANI.
PERCHÉ MANIFESTARE?
- Perché per quanto i social ci hanno uniti e ci hanno dato una visibilità e una credibilità rilevante, oltre a coltivare le interlocuzioni con la parte politica, è necessario rivendicare i nostri diritti col mezzo che ancora oggi è il più efficace e diretto, ovvero la piazza.
- Perché è un’occasione per dimostrarci uniti, forti e decisi verso un obbiettivo collettivo.
- Perché, essendo lo smantellamento dei corpi di ballo iniziato decenni fa, sono poche oggi le Istituzioni che hanno davvero a cuore questa situazione e spetta a noi tenere alta l’attenzione e non permettere che la questione cada nel dimenticatoio.
- Perché, in ogni ambito, nessuno muove le cose se i primi a smuoverle non sono i diretti interessati, in questo caso tutti coloro che appartengono al settore danza.
- Perché una manifestazione nazionale specifica sulla salvaguardia e la ricostituzione dei corpi di ballo non è mai stata realizzata.
PERCHÉ È NECESSARIA QUESTA INIZIATIVA?
- Questa legislatura termina tra circa un anno e attualmente non vi sono azioni normative significative atte a salvaguardare e ricostituire i corpi di ballo.
- Il Tavolo permanente della danza rischia di essere l’ennesima iniziativa interlocutoria, che, sia per tempistiche sia per modalità, potrebbe non essere idonea a concretizzare delle soluzioni.
- Il Disegno di Legge sulla Riforma dello Spettacolo procede a rilento. Su tre emendamenti proposti da alcuni Senatori e alcune Senatrici della Commissione Cultura in merito ai corpi di ballo, uno è stato già bocciato dalla Commissione Bilancio e gli altri due rischiano di essere bocciati anch’essi, il tutto perché non vi è l’intenzione di stanziare fondi.
- Il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stanno iniziando ad approvare le nuove dotazioni organiche delle Fondazioni lirico-sinfoniche, avvallando, e quindi permettendo, la totale assenza dei corpi di ballo laddove sono stati chiusi. Dunque anche questa occasione di ridiscussione delle dotazioni organiche non risulta essere stata utilizzata per ricostituire i corpi di ballo.
QUALI SONO GLI OBBIETTIVI PER I QUALI MANIFESTIAMO?
- La stabilizzazione delle danzatrici e dei danzatori che lavorano da anni come precari nei corpi di ballo esistenti e, quindi, la previsione di dotazioni organiche volte a garantire un livello occupazionale adeguato.
- La ricostituzione del corpo di ballo stabile di Verona, dove le danzatrici e i danzatori sono, ad oggi, assunti solo con contratti a tempo determinato.
- Un percorso graduale di ricostituzione di quei corpi di ballo chiusi, ponendo fine alle esternalizzazioni, ovvero ripristinando e rispettando quanto già previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro in merito ad audizioni pubbliche e assunzioni di danzatrici e danzatori.
- L’equiparazione del punteggio Fus del balletto a quello dell’opera lirica per incentivare, di conseguenza, l’aumento, all’interno delle programmazioni artistiche, del numero di spettacoli di balletto.
- La modifica della denominazione da “Fondazioni lirico-sinfoniche” in “Fondazioni liriche, sinfoniche e coreutiche”.
- L’istituzione di un fondo statale di sostegno per tutte quelle Fondazioni che decidano di mantenere o ripristinare un corpo di ballo.
PERCHÉ C’È BISOGNO DELLA MASSIMA ADESIONE?
- Perché la situazione dei corpi di ballo colpisce, non solo le danzatrici e i danzatori, ma anche gli allievi, le loro famiglie, i coreografi, gli insegnanti, i maîtres de ballet, tutti i professionisti espatriati, tutti gli appassionati di arte e balletto. Se ci fossero più corpi di ballo nel nostro paese, ci sarebbe più occupazione per i professionisti del settore, ci sarebbero più spettacoli di balletto da seguire e sarebbe restituito un futuro alle nuove generazioni.
- Perché i corpi di ballo delle Fondazioni lirico-sinfoniche, ad oggi, rappresentano gli unici istituti dove è possibile svolgere questo mestiere in condizioni basiche di minima sopravvivenza, sia per quanto riguarda una continuità artistica, sia contrattualmente parlando.
- Perché non è vero che nelle Fondazioni lirico-sinfoniche c’è spazio solo per il balletto classico e che, quindi, questa battaglia non è universale. Questo è un luogo comune sfatato dalla realtà. Basti vedere i cartelloni dei quattro corpi di ballo per capire che le programmazioni presentano titoli classici, neoclassici e moderni. E anzi, prendendo d’esempio i paesi europei più evoluti, non è detto che una Fondazione non possa avere un corpo di ballo che produce spettacoli più contemporanei. Questo diversificherebbe i vari territori e arricchirebbe l’offerta culturale nazionale.
- Perché pensare che le cose cambino senza contribuire al cambiamento non porta a niente. Soltanto iniziando a fare il primo passo si intraprende un nuovo percorso!
- Perché, in origine, vari corpi di ballo sono nati proprio grazie alla tenacia e alla lotta delle danzatrici e dei danzatori stessi, lotta che ci deve ispirare e che va ripresa assolutamente. Se fino ad oggi la situazione è stata critica non dobbiamo rassegnarci, al contrario dobbiamo trovare la forza per non cedere al “è così che funziona”.
23/02/2022