Cultura e politica

Cultura è futuro. Proposte di intervento per la prossima legislatura.

Su iniziativa di ArtLab, in vista delle consultazioni elettorali del prossimo 25 settembre 2022, le principali organizzazioni di rappresentanza istituzionali e indipendenti italiane del settore creativo e culturale hanno redatto il documento Cultura è futuro. Sulle proposte contenute in questo documento martedì 13 settembre si confronteranno in live streaming gli esponenti delle principali forze politiche e coalizioni candidate.

Su iniziativa di ArtLab, in vista delle consultazioni elettorali del prossimo 25 settembre 2022, per la prima volta le principali organizzazioni di rappresentanza istituzionali e indipendenti italiane del settore creativo e culturale hanno lavorato insieme per elaborare una visione comune di lungo periodo, al di là delle logiche settoriali.

Il documento Cultura è futuro contiene proposte di intervento prioritarie, urgenti e qualificanti che necessitano di essere assunte e prese in carico nella nuova legislatura per garantire lo sviluppo del comparto.

A partire dalla convinzione che la cultura sia infrastruttura trasversale e necessaria alle sfide del Paese, il documento sottolinea la necessità di un approccio sistemico e unitario che tenga conto degli impatti culturali, sociali ed economici generati dall’ecosistema culturale e creativo.

Ragionando in questa prospettiva, le proposte di intervento si concentrano su 5 aree tematiche prioritarie: interventi normativi, investimenti e misure, lavoro, riequilibrio territoriale e creatività contemporanea.

Richieste puntuali e urgenti di intervento su alcune carenze strutturali, strozzature e ineguaglianze “storiche” sulle quali si confronteranno, in live streaming sul sito e canali di ArtLab, martedì 13 settembre dalle 17.00 alle 18.15, gli esponenti delle principali forze politiche e coalizioni candidate: Chiara Appendino, Movimento 5 Stelle; Valentina Aprea, Forza Italia; Lucia Borgonzoni, Lega; Ilaria Cavo, Noi Moderati; Nicola Fratoianni, Sinistra / Verdi; Valentina Grippo, Terzo Polo; Riccardo Magi, Più Europa; Federico Mollicone, Fratelli d’Italia; Roberto Rampi, Partito Democratico.

A nome di tutte le organizzazioni promotrici, conduce l’incontro Ugo Bacchella e presentano il documento Vincenzo Bellini e Rosa Maiello.

L’iniziativa rappresenta l’inizio di un percorso più ampio: in seguito all’insediamento di Parlamento e Governo, un secondo incontro in presenza e online è previsto per venerdì 25 novembre, alle ore 16:30, all’interno della tappa di ArtLab Bergamo per discutere con quali tempi e modalità si intenderà dare seguito agli impegni assunti durante la sessione del 13 settembre.

Di seguito il documento.

Cultura è futuro. Proposte di intervento per la prossima legislatura.

I promotori e il documento
Le proposte qui elencate sono il risultato della collaborazione, promossa da ArtLab, tra realtà diverse e rappresentative dell’ecosistema cultura, fatto di imprese e lavoratori, istituzioni e terzo settore: un universo plurale che comprende teatri e case di quartiere, imprese digitali e biblioteche, organizzatori, produttori e club di musica dal vivo, case editrici, cooperative di comunità e videogamer, festival internazionali e circoli, centri culturali ibridi, startup, ecc.

Il lavoro congiunto ha prodotto una serie di proposte di intervento all’interno di una comune visione di lungo periodo, senza entrare nelle pur legittime rivendicazioni settoriali.

I co-promotori sono:
AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo
AIB – Associazione Italiana Biblioteche
AIE – Associazione Italiana Editori
Alleanza Cooperative Italiane Cultura
ARCI – Associazione Ricreativa e Culturale Italiana
Basilicata Creativa
C.Re.S.Co. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea
Cultura Italiae
Cultural Welfare Center
Distretto Puglia Creativa
Federculture
Fondazione Fitzcarraldo
Fondazione Symbola
KeepOn LIVE
ICOM – International Council of Museums Italia
Lo Stato dei Luoghi
Music Innovation Hub
Promo PA Fondazione – LuBeC

La nostra prospettiva
La cultura è essenziale per affrontare le difficili sfide del Paese: è strumento e motore per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, contribuendo al superamento delle diseguaglianze, allo sviluppo del potenziale e al
benessere delle persone e delle comunità, all’innovazione e alla competitività di tutto il sistema produttivo.

I settori culturali e creativi compongono un ecosistema necessario, plurale nelle forme e nelle attività, articolato in molti settori, diffuso nei territori, capace di generare rilevanti impatti sociali, economici e di immagine in Italia e all’estero.
Per dispiegare pienamente tali potenzialità è necessario riconoscere e dare valore alle sue tre funzioni essenziali:

  • la funzione artistica, creativa e di conoscenza attraverso la tutela, la ricerca, la mediazione, la rappresentazione e l’innovazione;
  • la funzione sociale nell’istruzione, nel welfare e nella salute, nello sviluppo sostenibile, nell’inclusione, nel dialogo tra diverse culture, nel superamento dei divari territoriali, nella crescita del capitale umano del Paese;
  • la funzione economica esercitata da imprese, da istituzioni pubbliche e da enti del Terzo Settore che sono sia produttori di beni e servizi culturali, sia partner strategici nella valorizzazione del patrimonio culturale e nello sviluppo dei territori, anche in chiave turistica.

Per questa ragione le politiche per la cultura richiedono un approccio integrato e strategico che superi la frammentazione degli interventi evidenziata nella gestione della pandemia e in parte nell’articolazione del PNRR, e persegua una logica di ecosistema strutturato. I processi legislativi e di regolamentazione in questa direzione devono prevedere un’attività sistematica di consultazione con tutti i soggetti interessati, così come l’adozione di una puntuale valutazione degli impatti generati.

Aumentare il sostegno a cultura e creatività significa intervenire a 360 gradi con interventi regolatori anche senza impatto sulla finanza pubblica e con stanziamenti a valere non solo sul bilancio del MIC, ma anche di altri Ministeri (MISE, Lavoro, Sanità, Istruzione, Università e Ricerca, Pari Opportunità, Affari Esteri, Politiche di Coesione…).

Le proposte di intervento

Interventi normativi

  1. Introduzione della formazione artistica e performativa e sviluppo di competenze alla lettura in tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dalle scuole di infanzia.
  2. Definizione dello status giuridico delle ICC a partire dal perimetro definito dall’Unione Europea. Il riconoscimento deve tener conto della pluralità di natura giuridica, attività, forme, settori e fasi delle filiere produttive (produzione,
    distribuzione, gestione, uso, erogazione di servizi ecc.).
  3. Valorizzazione del ruolo del diritto d’autore nel web e contrasto alla pirateria, tramite strumenti non solo normativi per la tutela della creatività, nella ricerca continua di un equilibrio tra i diritti di autori e imprese che investono e diritti del pubblico.
  4. Individuazione di politiche di welfare culturale per passare da singole esperienze a processi integrati di ricerca, formazione e sperimentazione tra il sistema sociosanitario e quello culturale, anche attivando un percorso legislativo dedicato di iniziativa parlamentare e/o governativa in accordo con la Conferenza Unificata.
  5. Attuazione del Codice dello spettacolo attraverso l’urgente stesura dei decreti delegati entro i termini stabiliti dalla legge, con contestuale e chiara ridefinizione degli aspetti legati al lavoro e monitoraggio delle funzioni che lo Stato e le Regioni intendono affidare ai soggetti finanziati a tutti i livelli istituzionali (FUS, fondi regionali e comunali).
  6. Adozione di una Legge sulle biblioteche e sul sistema bibliotecario nazionale.
  7. Completamento del Sistema Museale Nazionale definendo un sistema di premialità per i musei accreditati.
  8. Completamento di un quadro normativo evoluto e di semplice attuazione per modelli collaborativi pubblico privato, riconoscendo il ruolo delle imprese e degli enti del Terzo Settore come partner strategici della P.A.

Investimenti e misure

  1. Adeguamento degli investimenti in cultura ai livelli dei Paesi europei, aumentando le risorse del MIC e intervenendo sui bilanci di altri Ministeri, con fondi speciali per l’acquisto di beni e servizi culturali e dando piena attuazione delle norme (Legge 208/15 e Legge 717/1949) che destinano quote degli investimenti in infrastrutture alla creatività contemporanea e ai beni culturali.
  2. Sviluppo di una politica di incentivazione della domanda privata, sia attraverso misure sul modello della 18App sia attraverso misure quali la detrazione fiscale delle spese culturali e la riduzione delle aliquote IVA al livello minimo consentito (Dir. UE 2022/542) per tutti i settori ad oggi esclusi.
  3. Revisione, semplificazione ed estensione dei sostegni indiretti a una gamma più ampia di soggetti e di settori a partire dall’Art Bonus, dalla reintroduzione del 2×1000 per la cultura e dalla revisione del 5×1000.
  4. Finalizzazione di fondi, tax credit e degli incentivi alle imprese per favorire l’innovazione (non solo digitale), la sperimentazione di modelli innovativi e digitali (realtà estesa, Metaverso, blockchain, intelligenza artificiale, data science), l’internazionalizzazione, la eco-sostenibilità ed una più ampia accessibilità, nonché programmi di crescita e formazione di start-up e PMI e lo sviluppo capillare di incubatori e acceleratori d’impresa specializzati nelle ICC.
  5. Sviluppo di strumenti finanziari dedicati (microcredito, garanzie, voucher formativi, fondi corrispondenti, ecc.) e rafforzamento di quelli esistenti.

Lavoro

  1. Una cornice unitaria delle diverse forme contrattuali settoriali, che coniughi tutele e diritti con le tipicità di un lavoro flessibile e discontinuo e con il riconoscimento delle professionalità e rispetto dei minimi contrattuali, garantendo trasparenza e rispetto dei requisiti di professionalità anche nelle esternalizzazioni della P.A.
  2. Interventi per favorire la crescita di occupazione qualificata nel pubblico e nel privato, colmando le gravi carenze di personale e di competenze, soprattutto tecniche e innovative, accumulate negli anni nella P.A e incentivando assunzioni giovanili e qualificate nelle ICC.
  3. Investimenti a medio-lungo termine nel capitale umano, in sinergia con Istruzione e Università, per la crescita e la formazione di competenze innovative, ibride e imprenditoriali in grado di riqualificare e accompagnare il settore verso i nuovi modelli sostenibili e le transizioni digitali e green.

Riequilibrio territoriale

  1. Politica di sviluppo di infrastrutture pubbliche culturali in particolare nelle aree fragili e marginali (Sud, periferie, aree interne, ecc.).
  2. Programmi di sostegno e accompagnamento alle imprese ed alle organizzazioni culturali che operano in contesti di fragilità e/o marginalità, per le quali oggi non sussistono le condizioni di sostenibilità a mercato, attraverso incentivi, sostegni alla creazione di reti e filiere, investimenti e misure erogabili sulla base di piani di sviluppo in grado di garantirne sostenibilità nel tempo.
  3. Programmi di incentivazione e di formazione nelle aree fragili e nei piccoli comuni per favorire lo sviluppo e la realizzazione di partnership pubblico privato, riconoscendo la capacità delle imprese culturali e degli enti del Terzo settore, di gestione, di co-progettazione e co-realizzazione di servizi culturali e innovazione sociale sui territori.

Creatività contemporanea

  1. Valorizzazione della dimensione multidisciplinare e multifunzionale della cultura attraverso politiche specifiche di promozione e sostegno alla nuova autorialità, ai nuovi linguaggi e alle forme artistiche popolari e contemporanee, digitali ed analogiche, anche per la formazione dei nuovi pubblici.
  2. Sostegno alla diffusione dell’arte, della creatività e della cultura italiana contemporanea all’estero.
  3. Destinazione di una quota dei finanziamenti per la produzione e la programmazione a collaborazioni cross-settoriali e a progetti non inquadrabili nelle classificazioni disciplinari.

Settembre 2022


ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione è la piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali. Promossa nel 2006 da Fondazione Fitzcarraldo, si basa su una rete di oltre 40 partner che comprende reti europee, agenzie e istituti culturali di diversi Paesi, amministrazioni pubbliche, agenzie territoriali, fondazioni, imprese, istituzioni, università, organizzazioni professionali. La missione di ArtLab è contribuire allo sviluppo e al rafforzamento del ruolo dei settori culturali e creativi nella società, nell’economia e nelle istituzioni e al riconoscimento del loro contributo alla creazione di valore sociale ed economico. Il perseguimento di questa missione avviene mediante occasioni strutturate di confronto critico su policy, programmi, progetti e pratiche con il coinvolgimento attivo degli stakeholder dell’ecosistema culturale e creativo in una prospettiva cross settoriale e transnazionale.

Informazioni:

L’iniziativa: https://artlab.fitzcarraldo.it/it/artlab-22/cultura-futuro

Pagina Facebook: www.facebook.com/artlab.fitzcarraldo/

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