Svolta all'Accademia Nazionale di Danza

Commissariata l’Accademia Nazionale di Danza

Il 13 novembre il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha firmato un Decreto nel quale nomina Bruno Carioti Commissario straordinario dell’Accademia Nazionale di Danza fino al 31 ottobre 2014 e gli attribuisce le competenze attribuite al Presidente, al Direttore e al Consiglio Accademico della stessa Accademia.

Gravi le motivazioni per le quali il Ministro ha proceduto al Commissariamento. Tra le tante – tutte inserite nel Decreto – “le numerose interpellanze parlamentari intese a stigmatizzare le gravi difficoltà gestionali e didattiche dell’Accademia, oggetto anche di indagini della Procura della Repubblica” e gli esiti di una “verifica ispettiva sugli aspetti didattici-amministrativi con particolare riferimento alle procedure di attivazione dei corsi, all’organizzazione delle attività didattiche e artistiche, alle modalità di attribuzione degli incarichi di docenza, nonché alla verifica dei percorsi didattici di alcuni allievi in relazione alle notizie apparse sugli organi si stampa”, una relazione questa “dalla quale emergono gravi irregolarità nella gestione dell’attività didattica, del percorso di studi effettuati da alcuni studenti con inevitabili ricadute anche sul rilascio dei titoli finali, nonché sulla carenza nella programmazione didattico-artistica”. Ma tra le motivazioni figurano anche “irregolarità ammistrativo-contabili, soprattutto con la presenza di debiti fuori bilancio, evidenziati anche nelle relazioni dei revisori dei conti”.

Nel Decreto tuttavia manca un passaggio fondamentale che era invece richiesto anche dalla Camera dei Deputati in un ordine del giorno che risulta dagli atti Parlamentari del 31 ottobre 2013, ossia la rimozione dalla carica di Direttore di Margherita Parrilla. La Camera dei Deputati aveva infatti impegnato il Governo “a valutare l’opportunità di rivedere l’assetto complessivo della dirigenza dell’Accademia nazionale di danza, al fine di prevederne l’eventuale azzeramento e procedere alla nomina di un Commissario straordinario, che provveda ad un rapido riordino dell’istituzione, onde consentire il ritorno al regolare svolgimento dell’attività didattica ed al rinnovo degli organi dirigenti secondo le regole previste dalla legge”. Le “regole” previste per l’elezione del Direttore dell’Accademia sono le seguenti:  “Il direttore è eletto dai docenti dell’istituzione, nonché dagli assistenti, dagli accompagnatori al pianoforte e dai pianisti accompagnatori, tra i docenti, anche di altre istituzioni, in possesso di particolari requisiti di comprovata professionalità” (DPR 28 febbraio 2003 n. 132). Insomma se la Camera dei Deputati “impegnava” il Ministro a azzerare la dirigenza, a nominare un Commissario per poi permettere il rinnovo delle cariche su base elettiva, il Ministro ha sì nominato un Commissario sollevando la Parrilla come anche il Collegio Accademico dalle sue funzioni fino al 31 ottobre  2014, ma non ha “azzerato la dirigenza” dato che non ha cancellato la nomina per chiara fama firmata dall’allora Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer, nomina che ha permesso alla Parrilla di guidare l’Accademia in modo ininterrotto dal 3 ottobre 1996. E questo nonostante il fatto che la Camera dei Deputati ha evidenziato nell’atto parlamentare del 31 ottobre 2013 approvato dallo stesso Governo che “la direttrice risulta indagata dalla procura della Repubblica di Roma e dalla procura regionale della Corte dei conti per il Lazio per più illeciti ai danni della pubblica amministrazione”.

Bisogna dunque capire se – una volta che il Commissario straordinario avrà rimesso a posto la situazione in Accademia – la Parrilla tornerà o meno al suo posto di Direttore.

Certo è che il compito affidato al Commissario Bruno Carioti è estremamente complesso: il Commissario non dovrà solo rimettere a posto i conti, ma dovrà trovare soluzioni a una serie infinita di problemi, fra cui non poche promozioni irregolari, nomine di docenti non proprio cristalline non solo in Accademia ma anche nei licei coreutici e dovrà sbrogliare la situazione di Avellino.

Se queste sono alcuni dei problemi urgenti da risolvere ci sono poi problemi annosi parcheggiati ormai da anni (o da decenni) in un vero e proprio limbo: la storia delle pergamene mai consegnate a tutti coloro che hanno completato il Corso di Avviamento con il precedente ordinamento come la necessità di attivare un’apposita commissione per stabilire le equipollenze tra i titoli italiani e quelli ottenuti all’estero sono solo alcuni fra i tanti. Il decentramento e il riconoscimento di altri poli per la formazione sparsi sul territorio è una altro ancora. Riuscirà il Commissario a sbrogliare tutte queste matasse di problemi vecchi e nuovi, a fare luce sui tanti misteri e a riportare la legalità sull’Aventino? Ce lo auguriamo.

Francesca Bernabini

15/11/2013

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