A Vicenza

Sopra di me il diluvio – prima trancia di Enzo Cosimi con Paola Lattanzi

28 . 04 . 2014

20.45

Vicenza - Ridotto del Teatro Comunale

Una nuova proposta per le Residenze Artistiche di Danza al Teatro Comunale di Vicenza: si tratta di Sopra di me il diluvio – prima trancia, una prima assoluta, dopo le prove realizzate a Vicenza, della performance che Enzo Cosimi proporrà nell’ambito di Biennale Danza 2014, a Venezia al Teatro alle Tese il 20 e il 21 giugno prossimi; la restituzione al pubblico del Comunale è in programma lunedì 28 aprile nella Sala del Ridotto. Come di consueto per assistere alle residenze del Teatro Comunale, l’ingresso è gratuito ma è prevista la prenotazione obbligatoria.

Quella delle residenze è una pratica diffusa nei maggiori teatri e centri culturali a livello internazionale, che permette agli artisti di creare e presentare negli spazi del teatro nuove idee, nuovi progetti, spesso work in progress che diventano poi spettacoli. Questa esperienza di sostegno alla creatività e di promozione della funzione sociale delle arti performative, è realizzata dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza in collaborazione con Arteven e con la Regione del Veneto.

Interprete della performance, Sopra di me il diluvio – prima trancia, sarà Paola Lattanzi. I video sono curati da  Stefano Galanti, le musiche sono di Chris Watson, Petro Loa, Jon Wheeler, il disegno luci è di Gianni Staropoli.

Del nuovo lavoro, focalizzato su una scrittura di danza scarna, ambientata in un campo percettivo vuoto che restituisce uno stato irreale e visionario, Enzo Cosimi dice: “Dopo la creazione  “Welcome to my world”  dedicato all’idea della fine del mondo, del verificarsi di una nuova Apocalisse, prendo nuovamente ispirazione dal rapporto doloroso dell’Uomo con la Natura nella società contemporanea. Ripensare l’opera come un luogo di magia e di perdita di certezze. Dare spazio ad un’arte della coreografia  che contenga una componente tecnica rigorosa,  sperimentale, attraverso la quale indirizzare una riflessione sul mondo in cui viviamo in rapporto alla Natura e a percepirlo in termini sensoriali. Esaurito il paradigma della postmodernità, si ipotizza l’apparire di un Nuovo Uomo che si affaccia ad un paesaggio arcaico, tribale di cui il continente africano rappresenta l’emblema. Un’Africa urlata, violata che, nonostante i massacri senza fine  a cui è sottoposta da sempre, riesce a restituirci una visione di speranza”.

Ecco dunque in scena partiture di gesti, movimenti, in apparenza semplici ma che riportano alla complessità del lavoro sulla “presenza”, sull’atto performativo, sulla percezione del sistema nervoso a discapito di quello muscolare; una scrittura coreografica che amplifica fenomeni naturali, proiettata in campi visivi che sconfinano verso una spiritualità laica, quasi una metafisica del corpo. Un work in progress di grande intensità, quello proposto al pubblico da Enzo Cosimi, interpretato da Paola Lattanzi, in anteprima nazionale.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy