I Solisti e il Corpo di Ballo della Daniele Cipriani Entertainment debuttano in Mediterranea di Mauro Bigonzetti
Dal 10 . 01 . 2018 al 21 . 01 . 2018
10 gennaio 2018 Teatro Flavio Vespasiano di Rieti; 13 gennaio 2018 Teatro Rossetti di Trieste; 19 gennaio 2018 Teatro Comunale di Sassari; 20 e 21 gennaio 2018 Teatro Auditorium del Conservatorio di Cagliari
Con il 2018 la Daniele Cipriani Entertainment propone nuovamente al pubblico Mediterranea, uno dei lavori di maggior successo di Mauro Bigonzetti.
Mediterranea nasce nel 1993 per il Balletto di Toscana ed ottiene subito uno strepitoso successo. Per i suoi quindici anni, nel 2008, viene ripreso e rimontato per la compagnia del Teatro alla Scala, segnando il primo debutto scaligero a serata intera di Mauro Bigonzetti. Per l’occasione Bigonzetti non si limita ad una semplice ripresa dell’originale ma attua una vera e propria riscrittura coreografica, facendo assumere alla coreografia un impatto fisico e visivo ancora maggiore e facendole acquistare il sapore della novità.
Quest’operazione si rinnova oggi: a 25 anni dal suo debutto, la coreografia più rappresentata nel mondo di Bigonzetti, viene ripresa con 20 danzatori solisti della Daniele Cipriani Entertainment.
Lo spettacolo, dopo un’anteprima il 10 gennaio 2018 al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, debutterà ufficialmente il 13 gennaio 2018 al Teatro Rossetti di Trieste e inizierà il tour in Sardegna con spettacoli il 19 gennaio 2018 al Teatro Comunale di Sassari e il 20 e 21 gennaio 2018 al Teatro Auditorium del Conservatorio di Cagliari prima di volare il 20 febbraio 2018 al Winter International Arts Festival di Sochi, in Russia.
Mediterranea non è un lavoro narrativo ma evocativo: una vera circumnavigazione del Mediterraneo, attraverso la musica delle culture che vi si affacciano e che fanno viaggiare lo spettatore nello spazio e nel tempo.
Costruito con momenti di insieme alternati a passi a due, il balletto si dipana mettendo in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità.
I due protagonisti maschili, l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare, fungono da filo conduttore dello spettacolo. Alter ego l’uno dell’altro si incontrano e si scontrano in un complesso intreccio di sostegno e dipendenza reciproci.
Tutta la danza è costruita nella coesistenza di emozioni opposte: movimenti energetici e scanditi si alternano a passaggi estremamente lirici.
Il grande affresco Mediterraneo si chiude in un grande abbraccio finale tra i danzatori come simbolo di unione tra le diverse culture che animano questo Mare Nostrum.
La coreografia è magistralmente supportata dalle splendide luci curate da Carlo Cerri che sottolineano le diverse atmosfere evocative del balletto.
Nonostante i 25 anni trascorsi questo balletto è più che mai attuale perché specchio di queste nostre terre in cui tuttora si confrontano e si scontrano culture apparentemente diverse ma con una comune radice: il Mediterraneo.
Foto: Mediterranea di Mauro Bigonzetti, Teatro alla Scala, stagione 2007-2008, ph. Marco Brescia.