Serata Preljocaj al Teatro dell’Opera di Roma. In scena Annonciation e Nuit Romaine con Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel
Dal 13 al 18 settembre 2022 il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma propone Serata Preljocaj. In programma Annonciation, acclamato duetto al femminile, e Nuit Romaine di Angelin Preljocaj con Eleonora Abbagnato, Friedemann Vogel e i costumi firmati da Maria Grazia Chiuri, Direttrice Artistica delle collezioni donna di Dior.
Dal 13 . 09 . 2022 al 18 . 09 . 2022
Roma - Teatro dell'Opera, Piazza Beniamino Gigli
Il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma è in scena al Teatro Costanzi, dal 13 al 18 settembre 2022, per sei serate consecutive, con Serata Preljocaj.
In programma due coreografie a firma Angelin Preljocaj: Annonciation, coreografia splendida e ormai classica del coreografo franco-albanese, su musiche di Antonio Vivaldi e di Stéphane Roy, già proposta nel 2017 dal corpo di ballo capitolino, e Nuit Romaine, una nuova creazione che unisce moda, musica e danza e che vede in scena Eleonora Abbagnato, Direttrice del balletto del Teatro dell’Opera di Roma, accanto al ballerino étoile Friedemann Vogel.
Annonciation, duetto al femminile creato nel 1995 da Angelin Preljocaj, racconta, attraverso il confronto tra due interpreti, la vicenda dell’annunciazione e del confronto tra l’angelo Gabriele e la vergine Maria. Un evento che, nota Preljocaj, è tra quelli più raffigurati in due millenni di arte figurativa, ma che è stato affrontato molto di rado, se non mai, in quella coreografica: «l’intrusione dell’angelo nell’universo intimo di Maria porta con sé uno sconvolgimento. Questo è il motivo per cui, a prescindere dai testi che mostrano Maria accettare con serenità la sottomissione agli eventi, numerosi artisti le hanno invece attribuito un’attitudine differente, vedendo in lei dubbi, inquietudine e persino la ribellione. Questa strana simultaneità di sottomissione e rivolta, questa deflagrazione dello spazio e del tempo, ci fanno capire che nel momento in cui il messaggio viene annunciato, ha inizio il processo biologico della fecondazione. E, in effetti, siamo nel vero atto del concepimento. Questa genesi per passaggi successivi ci riporta al meccanismo stesso della creazione artistica, al momento in cui il messaggio da virtuale si trasforma in reale».
Nella coreografia una raffica di sensazioni contraddittorie investe la giovane sospesa fra paura e gioia, accettazione e ribellione, incredulità e devozione. L’angelo irrompe nel suo privato con gesti potenti, energici e dinamici e in 25 intensi minuti lo spazio si fonde con il tempo e l’istante del concepimento diventa l’inizio della creazione artistica, il momento in cui l’arte non è un concetto ma reale incarnazione. Le due danzatrici vivono un transfer amoroso di crescente complicità. I gesti solenni, ieratici, guerrieri di Gabriele incontrano quelli timorosi di Maria in un dialogo di opposti sottolineato anche dalla musica di Stéphane Roy in contrasto con il Magnificat di Vivaldi. La corporeità porta la vita nella carne che da immacolata diventa sensuale: la brutalità incontra la tenerezza, l’erotismo penetra la bellezza.
Nel corso delle sei serate Annalisa Cianci e l’étoile Rebecca Bianchi, rispettivamente nel ruolo dell’Arcangelo e di Maria, si alternano con Federica Maine e Giorgia Calenda.
Nuit Romaine ha un concept che si avvicina al riuscito esperimento di Nuit Blanche, presentato nel 2019 nell’ambito della Serata Philip Glass: in entrambi i casi si tratta di un progetto che unisce moda, musica e danza e che vede protagonisti in scena Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel accanto al corpo di ballo con i costumi creati da Maria Grazia Chiuri della Maison Dior.
Nuit Romaine in versione film è già stato presentato al pubblico lo scorso aprile in occasione della Giornata Internazionale della Danza. Diretto da Angelin Preljocaj, il film è ambientato nel cuore di Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia e uno dei palazzi più belli di Roma, una città cara a Maria Grazia Chiuri, Direttrice Artistica delle collezioni donna di Dior, di origine romana.
Nel film Nox, la dea della notte (interpretata da Eleonora Abbagnato, che è accompagnata dal primo ballerino Friedemann Vogel) entra nel palazzo e, mentre si muove attraverso i corridoi, le stanze e i giardini, incontra vari individui: papi, duchi, nobildonne e altre figure che hanno vissuto in questo leggendario palazzo nel corso dei secoli.
In una successione di coreografie messe in scena come quadri viventi, e concepite da Angelin Preljocaj, i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma interagiscono con la dea. Come ineguagliabili fonti di ispirazione per il coreografo Preljocaj, ciascuno degli spazi viene trasformato in una vetrina narrativa, permettendo ai molteplici talenti di esprimersi.
La fusione tra le capacità virtuose degli atelier di Dior e quelle del Teatro dell’Opera di Roma, guidate da Maria Grazia Chiuri, ha ricoperto un ruolo fondamentale nel design dei costumi. Drappeggi e plissettature fatte a mano rivelano tutta la loro delicatezza su cappe e abiti. Altri esempi di eccellenza del linguaggio creativo e artigianale della Maison e della Direttrice Artistica quali intarsi di pizzo, miriadi di perline e sfumature di colori, danno vita a effetti spettacolari. Costumi dipinti a mano, disegnati come trompe l’oeil, sono impreziositi dai personaggi degli affreschi di Carracci presenti nella volta della Galleria Farnese. Come un’audace incursione del mondo moderno in questo viaggio nel tempo, compaiono completi di jeans, t-shirt e sneakers. Gli abiti diventano quindi una lingua a sé stante che unisce passato, presente e futuro e, al contempo, dà voce alle conversazioni culturali tra Francia e Italia, emblemi della loro preziosa alchimia.
Questo il film:
In questa nuova versione teatrale, costruita su musiche che partono da Vivaldi e Händel a Bach, passano per Schubert e Rossini, per arrivare a Wagner e Ligeti fino ai Daft Punk, troveremo accanto alla coppia Abbagnato-Vogel, le étoile Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma . Tutti gli artisti in scena indossano oltre cento costumi firmati da Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. Le scene sono firmate da Andrea Miglio, le luci da Eric Soyer.
«Ho accolto come impegnativa la proposta di trasformare il mio film in un balletto per la scena – confessa Preljocaj, regista e coreografo – di solito avviene il contrario: prima nasce lo spettacolo e poi si pensa di filmarlo, anche per mostrarlo a chi a teatro non può vederlo. Il lavoro è davvero molto interessante, benché complesso. È un’esperienza diversa per me e anche il risultato sarà diverso».
Lo spettacolo è il scena il 13, 14, 15 e 16 settembre 2022 alle ore 20.00, sabato 17 settembre 2022 alle ore 18.00 e domenica 18 settembre 2022 alle ore 16.30.
Foto: Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel, Nuit Romaine di Angelin Preljocaj, ph. Noemi Ottilia Szabo; 2. Eleonora Abbagnato nel film Nuit Romaine di Angelin Preljocaj, ph Fabrizio Sansoni, Opera di Roma; 3.-4. Rebecca Bianchi in Annonciation di Angelin Preljocaj, ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 5.-8. Federica Maine e Giorgia Calenda in Annonciation di Angelin Preljocaj, ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma.