In Toscana

Romeo e Giulietta 1.1 di Roberto Zappalà debutta a Chiusi per Orizzonti Festival

Dal 05 . 08 . 2016 al 06 . 08 . 2016

22.30

Chiusi (SI) - Chiostro di San Francesco

A distanza di 10 anni torna sulla scena con una nuova veste e nuovi interpreti il Romeo e Giulietta di Roberto Zappalà in scena in prima nazionale sabato 5 agosto e domenica 6 agosto 2016 nel Chiostro S. Francesco di Chiusi nell’ambito del Festival Orizzonti, dedicato alle nuove creazioni nell’ambito delle arti performative.

Uno spettacolo tutto rinnovato anche nel titolo, Romeo e Giulietta 1.1 (nel 2006 era La sfocatura dei corpi) e che inaugura  anche un nuovo progetto del coreografo Roberto Zappalà e della sua omonima Compagnia, che il coreografo siciliano ha voluto chiamare Antologia. Dopo gli ultimi anni ricchi d’intensa produttività, con Antologia si intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di Zappalà e della Compagnia. Il progetto non ha soltanto il compito di recuperare e di rivisitare, ma anche quello di originare attraverso un nuovo contatto nuove visioni; dove anche il “semplice” cambiamento degli interpreti può fare da primo mobile per un diverso approccio alla creazione da parte del coreografo. Tutto ciò non solo determinerà una riflessione sul passato ma inevitabilmente porterà a riflettere sul futuro.

Romeo e Giulietta 1.1 è un duetto costruito  su due splendidi danzatori, Maud de la Purification e Antoine Roux-Briffaud, su un tappeto sonoro che unisce John Cage, Sergei Prokofiev e i Pink Floyd.  La chiave scelta da Zappalà, che utilizza anche testi curati da Nello Calabrò,  per portare in scena i protagonisti dell’infelice storia degli amanti di Verona è “la sfocatura”.

“Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente, la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e l’oggetto inquadrato. Se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato – sostiene Zappalà – Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando percepiamo che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani”.

Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco dalla coppia di innamorati, alla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle vicissitudini scespiriane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa).  Romeo e Giulietta 1.1  vuole  riflettere e ribellarsi ad un tempo storico, oggi, dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e al contempo vuole contrapporle passione  e rispetto nei confronti della vita.

Un Romeo e Giulietta che non vuole parlare d’amore ma essere lui stesso un atto d’amore verso la vita.

www.orizzontifestival.it

Foto:

Maud de la Purification e Antoine Roux-Briffaud, in Romeo e Giulietta 1.1 di Roberto Zappalà, ph. Serena Nicoletti.

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