A Roma Aton- Dino Verga Danza con coreografie di Dino Verga, Luca Russo e Luca Della Corte
Dal 14 . 11 . 2014 al 16 . 11 . 2014
Roma - Teatro Greco, Via Ruggiero Leoncavallo 10
Aton – Dino Verga Danza, presenta in prima assoluta, al Teatro Greco di Roma dal 14 al 16 novembre 2014, la nuova coreografia di Luca Russo, Studio per Marginibus Vespera, e la ripresa di Kisetsu No Iro Il colore delle stagioni, coreografie di Dino Verga, Luca Russo e Luca Della Corte su musiche di Tiziano Bedetti elaborate da Dino Verga.
Studio per Marginibus Vespera di Luca Russo prende le mosse dal libro X delle Metamorfosi di Ovidio, con la discesa agli Inferi di Orfeo. La coreografia, scrive Luca Russo, “mette a confronto la profondità del mito con la superficialità dei rapporti effimeri che si sviluppano nelle discoteche e sale da ballo, siti contemporanei dove si ricerca il piacere immediato. La frequentazione di questi luoghi è il sintomo del malessere in questi tempi di incomunicabilità, ma anche di riduzione della percezione dell’ intimità intesa come condivisione di valori e di intenti”.
Kisetsu no iro, realizzato in forma multidisciplinare, costituisce un momento di incontro tra diverse espressioni artistiche: la musica, la danza, la poesia, la video arte. L’opera è la trasposizione in musica e in danza dell’eterno tema delle stagioni, e segue la lettura di antichi haikai giapponesi.
Scrivono gli autori: “L’haiku è un brevissimo componimento poetico giapponese in versi flessibili, ricco di significati sottointesi che lasciano una libera interpretazione. La natura essenziale degli haiku introduce il concetto orientale di vuoto, di ciò che è inerte, ma al contempo incredibilmente dinamico, dove la mente trova spazio per i pensieri più puri e creativi”.
La musica originale di Tiziano Bedetti, densa di epici riferimenti alla cultura giapponese, è stata riarrangiata e remixata da Dino Verga, conferendole un’atmosfera di astrazione, tipica dei lavori dell’Aton – Dino Verga Danza. Le atmosfere rituali del Giappone e del lontano Oriente sono così continuamente evocate senza mai seguire una traccia oleografica. “Esse si confrontano e si contrappongono altresì alla percezione delle stagioni da un punto di vista peculiarmente Occidentale – continuano gli autori – Il colore diventa una chiave fondamentale di incontro tra le due culture (Oriente – Occidente), attraverso l’utilizzo delle luci, dei costumi, delle proiezioni che propongono sensazioni e suggeriscono spunti di riflessione piuttosto che raccontare, esporre ed imporre il personale e soggettivo punto di vista degli autori”.
Lo spettacolo è in scena il 14 e il 15 novembre alle 21.00 e il 16 novembre alle 18.00.
Interpreti: Stefania Brugnolini, Veronica Cionni, Chiara D’orsi, Anna Marinelli, Ilaria Marini, Sonia Moltisanti, Giuliana Principato e Luca Russo.