Ritmi Sotterranei in A MAZON di Alessia Gatta
04 . 05 . 2014
Umbertide - Teatro dei Riuniti
La compagnia Ritmi Sotterranei porta in scena il 4 maggio al Teatro dei Riuniti di Umbertide A MAZON, lavoro di Alessia Gatta, autrice che fonde linguaggi espressivi diversi: danza, contemporanea e hip hop, ma anche visual, architettura, musica e fotografia.
A MAZON (dal greco Ἀμαζών che vuol dire senza seno), ispirato alla Pentesilea di Heinrich von Kleist che oppone al radioso mondo greco la forza primigenia e anarchica dell’istinto, cerca di tradurre una narrazione mitica in movimenti del corpo.
Scrive la compagnia: “Si racconta l’attualità mitica del corpo presente, diviso tra macchina e organico, senza possibilità di sintesi, in cui le diversità di movimento sono la composizione di una macchina e la sua distruzione mediante l’insurrezione dell’organico. Il corpo unico è in perenne fuga dal suo ordine. Si assiste a tensioni e lotte per il possesso di qualcosa che non si vede e non si comprende, e forse non c’è. Il luogo del racconto è un contenitore angolare formato da una parete, in apparenza nera, trasparente e al contempo riflettente sospesa fino a terra e due schermi bianchi che si incontrano ortogonalmente sul pavimento”.
In A MAZON i danzatori sembrano specchiarsi e poi dissolversi come immagini sognate di notte e svanite di giorno. Il tutto è reso in modo suggestivo grazie al gioco luminoso di Marco Policastro che si integra perfettamente con il linguaggio coreografico, rivelando inaspettate sezioni di spazio. I suoni elettronici di Federica Italiano, le onde spezzate e le interferenze visive dei Quiet Ensable, la poesia sonora di Giovanni Fontana e la fotografia dell’artista Viola Pantano sono il giusto connubio che si sposa con l’aggressività muta di volti coperti, di copricapo bizzarri, di abiti strutture della stilista Maria Cristina di Castro.
A MAZON rispecchia la poetica plurilinguistica di Alessia Gatta dove ogni linguaggio trova la sua legittimità nell’incontro con l’altro.