Ravello Festival Danza 2017: inaugura The Wall di Karole Armitage e le Star dell’American Ballet con Daniel Ulbricht
02 . 07 . 2017
21.30
Ravello - Belvedere di Villa Rufolo
Sullo splendido Belvedere di Villa Rufolo a Ravello, si svolge dal 2 al 29 luglio 2017 il Ravello Festival Danza 2017. Diretto per il secondo anno da Laura Valente, il Festival propone un programma articolato in 5 serate con 10 coreografie di cui 3 opere commissionate dal Festival in prima assoluta, due progetti speciali e, non ultimo la possibilità, per i giovani danzatori campani del progetto di formazione del festival Abballamm!, di misurarsi con i coreografi di rilevanza mondiale presenti a Ravello.
Il tema scelto come filo conduttore è il muro. L’obiettivo è di mostrare e portare a coscienza di quanto la danza sia in grado di scavalcare le barriere, cancellare i confini e vincere i pregiudizi.
«L’intento è di raccontare come la danza riesca ad entrare nelle crepe delle differenze ideologiche, religiose, sociali e a rivelare la fragilità dei nostri preconcetti abbattendo i muri che ci dividono – afferma Laura Valente – È questo il potere di un’arte che, alle inquietudini e alle paure del nostro tempo, sa ancora opporre il desiderio di un orizzonte comune, fondato sulla convivenza tra mondi diversi attraverso il linguaggio del corpo e del movimento.
Non a caso, la danza è sempre stata una terra capace di accogliere i “migranti” della cultura, trasformando il loro approdo in una risorsa, facendo del confronto e della contaminazione il codice genetico della sua stessa vita».
Inaugura il festival domenica 2 luglio 2017 la prima assoluta The Wall, coreografia commissionata da Ravello Festival a Karole Armitage, che collabora qui con uno dei maggiori artisti contemporanei, Francesco Clemente, al suo debutto in un lavoro coreografico. Nello spettacolo Clemente dipinge dal vivo un giardino idilliaco dove “si può abitare e anche devastare”, mentre la voce recitante di Alba Clemente (sua moglie nella vita, che firma anche i costumi) scandisce i versi del poeta greco Konstantin Kavafis. Qui i muri fanno riferimento alla violenza dei conflitti che attraversano il mondo contemporaneo. Uno spettacolo di danza, arte, poesia e musica che vuole essere un messaggio di unità proprio a partire dalla genesi della creazione artistica.
Nella prima parte della serata i solisti del New York City ballet e dell’American Ballet guidati dal primo ballerino Daniel Ulbricht sono in scena in Balanchine in the dark, omaggio alle creazioni storiche di George Balanchine. Un abbraccio ideale al talento unico del coreografo che, grazie al viaggio intrapreso dalla Russia all’America attraverso il mare, il “più liquido dei muri”, ha dato vita ad uno stile americano del balletto.
La giornata è tenuta a battesimo dall’inaugurazione della mostra di Francesco Clemente, STANDING WITH TRUTH FOR RAVELLO 2017 tent by Francesco Clemente, il progetto speciale visibile a Villa Ruffolo fino al 30 settembre 2017. Una grande tenda, di quelle tipiche che caratterizzano gli accampamenti dei nomadi dell’Asia, con gli interni dipinti dall’artista mentre all’esterno i ricami a mano di artigiani indiani sono realizzati con fili d’oro. Tende preziose, “luoghi artistici” che diventano simbolo di rifugio e dedica al tema delle migrazioni. Sono inediti anche i 19 acquerelli e l’opera/manifesto che Clemente ha creato ispirandosi al tema scelto quest’anno per il Festival: un muro dal quale volano aquiloni colorati.