Progetto Trilogy – Once upon a time di Francesca Foscarini
15 . 03 . 2014
17.00
Vicenza - Ridotto del Teatro Comunale
Prosegue al Teatro Comunale di Vicenza l’esperienza delle Residenze Artistiche di Danza, pratica che permette ai giovani artisti di creare e presentare negli spazi del teatro nuove idee, nuovi progetti, spesso work in progress. Questa esperienza di promozione e di sostegno alla creatività è realizzata dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza in collaborazione con Arteven e con la Regione del Veneto.
Un nuovo appuntamento nell’ambito di questa progettualità è programmato per sabato 15 marzo nella Sala del Ridotto. In scena Progetto Trilogy – Once upon a time una performance in tre parti della danzatrice e coreografa bassanese Francesca Foscarini, formatasi nel vivaio di Operaestate Festival Veneto, in scena con la performer statunitense Sara Wiktorowicz.
Il Progetto Trilogy (Once Upon a Time, “C’era una volta”, titolo provvisorio), è una trilogia che si sviluppa a partire dalla figura della nonna, donna che è stata nel suo passato, bambina, ragazza, madre ed infine, nonna, figura che guarda indietro con nostalgia, per la consapevolezza di non poter più rivivere quella parte di vita, ma con dentro di sé un “avvenire in potenza” che si realizza attraverso la vita dei suoi figli e nipoti. La nonna è l’unica nella società che racchiude l’intero ciclo della vita, con la funzione di tramandare e proiettare nel futuro parte di sé, in grado di incarnare perfettamente le tre dimensioni temporali del passato, presente e futuro.
Il progetto di danza che sarà in scena al Ridotto si compone di tre parti: Grandmother: solo, regia di Sara Wiktorowicz, creato con la performer Francesca Foscarini; Wheel of Motion: solo, regia di Dinanda Luttikhedde, creato con la performer Sara Wiktorowicz; Destroying Grandma: duo, regia e creazione di Francesca Foscarini e Sara Wiktorowicz, anche in scena come interpreti. Sul palcoscenico, oltre alle danzatrici e coreografe, ci saranno delle nonne “normali”, per parlare al pubblico, in totale libertà attraverso il linguaggio del corpo, di parole chiave come amore, nostalgia, passatempo. Nella performance del 15 marzo sarà presentato al pubblico il risultato di una settimana di residenza al Teatro Comunale, lavoro, prove, ricerca. L’attenzione delle giovani artiste sarà posta maggiormente nel secondo e nel terzo pezzo della trilogia, cercando di dare un’interpretazione diversa, un’opportunità di introspezione in una direzione più surreale.
Il percorso di ricerca per giungere alla performance ha incluso interviste a nonne provenienti da culture diverse; i ricordi, filtrati dai racconti delle figure familiari per eccellenza, prendono vita anche attraverso l’utilizzo di costumi, musica, voce e silenzio, azione e reazione, peso e contrappeso, spazio e tempo.
L’obiettivo artistico è quello è di far emergere gli aspetti comuni dell’esperienza di queste donne che hanno vissuto vite molto diverse. La performance durerà circa mezz’ora e sarà seguita da un incontro delle autrici-interpreti con il pubblico.