Operaestate Festival: ferragosto con Marie Chouinard e Sharon Fridman a Bassano e in Valsugana
Dal 14 . 08 . 2016 al 16 . 08 . 2016
Bassano del Grappa e Borgo Valsugana
Ferragosto all’insegna della danza contemporanea a Bassano del Grappa. Il 14, 15 e 16 agosto la 36° edizione di Operaestate Festival Veneto propone due compagnie internazionali che portano le loro ultime creazioni per la prima volta in Italia.
Si inizia domenica 14 agosto, quando alle ore 21, tra le mura del medievale Castello degli Ezzelini a Bassano del Grappa, va in scena, Jérôme Bosch: le jardin des délices della CIE Marie Chouinard.
Fresca di nomina come direttrice di Biennale Danza Venezia per il triennio 2017/2019, già definita femme sauvage du Québec, per la sua danza poetica e sensuale, Marie Chouinard è l’unica coreografa che poteva confrontarsi con l’universo onirico e misterioso di Hieronymous Bosch. Del resto, le sue creazioni sono considerate “un’odissea attraverso la storia dell’umanità”, e in trentasette anni di attività, di cui venticinque con la sua compagnia, la Chouinard ha creato più di cinquanta produzioni coreografiche, mentre ha esordito come danzatrice nel 1978, imponendosi subito come uno dei nomi più interessanti della danza contemporanea.
Questa nuova creazione, ispirata proprio all’opera del celebre pittore fiammingo, è stata presentata in anteprima il 4 agosto nella città natale di Bosch: ‘s-Hertogenbosch, che sta celebrando il 500mo anniversario con straordinari eventi; il 14 agosto lo spettacolo sarà a Bassano, dove la Chouinard ha già presentato le sue due più importanti coreografie. Il dipinto cui si ispira per questo originale lavoro è Il giardino delle delizie, capolavoro tra i più noti firmati da Bosch, oggi conservato al Museo del Prado di Madrid, un’opera unica nel suo genere e vero e proprio trionfo della fantasia, riproposta dai movimenti destrutturati della danza di Marie Chouinard.
Lunedì 15 con replica anche il 16 agosto 2016 si prosegue cambiando scenario. Questa volta infatti ci si sposta nel Museo all’aperto di Arte Sella a Borgo Valsugana, dove il coreografo israeliano, ma basato in Spagna Sharon Fridman, ha ambientato il suo nuovo progetto site specifc, All Ways. Una creazione che rispecchia la filosofia del Museo di Artesella: se nulla di estraneo dagli elementi naturali del parco deve contribuire alla creazione dell’opera d’arte, così Sharon Fridman decide di sfruttare la scenografia straordinaria del parco e la luce naturale del luogo, evitando qualsiasi fonte di energia elettrica. Unica energia ammessa: quella della danza, dei corpi dei danzatori della compagnia, lasciati liberi di interagire con le opere d’arte e accompagnati dal ritmo di musica dal vivo. In All ways l’attività del coreografo si allinea dunque a quella degli artisti che l’hanno preceduto, mettendo in luce il potenziale della danza e del movimento, che proviene da una precedente ricerca coreografica e che la continua idealmente anche nel futuro, costruendo un’architettura del corpo effimera agli occhi ma potenzialmente infinita nella memoria e nello studio coreografico di ogni giorno. Così è l’architettura delle opere di Artesella, che utilizza materiali apparentemente antichi, ma è potenzialmente l’architettura del futuro: destinata a crescere ancora e ancora, e a modificarsi o ampliarsi secondo il volere dell’artista.