A Milano

Onegin di John Cranko al Teatro alla Scala con Roberto Bolle e Marianela Nuñez

Al Teatro alla Scala di Milano dal 14 al 26 settembre 2022 torna Onegin, uno dei più riusciti esempi di balletto drammatico, un capolavoro creato nel 1965 da John Cranko. Nei ruoli dei protagonisti per quattro recite, Roberto Bolle e Marianela Nuñez. Onegin e Tatjana saranno poi interpretati da Marco Agostino e Nicoletta Manni, Gabriele Corrado e Alice Mariani, Timofej Andrijashenko e Martina Arduino, Nicola del Freo e Vittoria Valerio. Importanti debutti anche nei ruoli di Olga, Lenskij e del Principe Gremin.

Dal 14 . 09 . 2022 al 26 . 09 . 2022

Milano - Teatro alla Scala

Torna al Teatro alla Scala di Milano, dal 14 al 26 settembre 2022, Onegin, splendido balletto ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin, un capolavoro creato a Stoccarda nel 1965 da John Cranko, un balletto d’azione intenso, di grande ricchezza coreografica e potenza espressiva, ricchissimo di coloriture psicologiche, considerato uno dei più riusciti esempi di balletto drammatico.

Protagonista della recita di apertura (14 settembre) e delle repliche del 17, 20 e 23 settembre l’étoile Roberto Bolle che torna a rivestire gli ombrosi panni di Onegin. Accanto a lui, dopo il successo del 2017, Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet. Eccoli nel video promo di quella edizione.

Già dalla seconda data, il 15 settembre, a interpretare nuovamente i ruoli di Onegin e Tatiana saranno Marco Agostino e Nicoletta Manni una coppia che già ha appassionato nel corso delle precedenti rappresentazioni e che sarà protagonista anche nella recita del 21 settembre.

Nelle recite successive, altri cast da scoprire, con importanti debutti: il 22 settembre Gabriele Corrado, nel ruolo di Onegin che ha già rappresentato nelle passate stagioni, porterà al debutto nel ruolo di Tatiana Alice Mariani, fresca di nomina a prima ballerina.

Duplice debutto per le recite conclusive del 24 e 26 settembre: il 24 settembre Timofej Andrijashenko e Martina Arduino affronteranno per la prima volta i ruoli di Onegin e Tatiana, cosi come, il 26 settembre, saranno per la prima volta protagonisti Nicola del Freo e Vittoria Valerio.

Accanto a loro, non meno importanti nello sviluppo drammaturgico del balletto, i ruoli di Olga, Lenskij e del Principe Gremin: in apertura di recite (14 settembre) Olga e Lenskij verranno interpretati da Martina Arduino e Nicola Del Freo, e in replica il 17 e 20 settembre. Nelle recite successive saranno in scena Agnese Di Clemente e Claudio Coviello (il 15, 21 e 23 settembre), poi Alessandra Vassallo con Mattia Semperboni (al suo debutto nel ruolo di Lenskij); debutti anche il 24 e 26 settembre: in scena saranno Caterina Bianchi e Navrin Turnbull. Il Principe Gremin verrà interpretato da Gabriele Corrado, Edoardo Caporaletti e (in debutto nel ruolo) Gioacchino Starace.

Il balletto racconta la storia di Onegin, un giovane aristocratico annoiato dalla vita che si lascia sfuggire, per gioco, quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore.

Memorabili la scena della lettera del primo atto, in cui Tatiana sogna il suo grande amore per Onegin corrisposto con identica passione (uno dei più difficili, sul piano esecutivo e interpretativo, del repertorio moderno), il duello e la morte di Lenskij nel secondo atto, il passo a due finale tra Tatiana e Onegin, trionfo dell’ambiguità e dei sentimenti inespressi. Di straordinaria potenza espressiva i passi a due tra i protagonisti, tra i più intensi e struggenti del repertorio ballettistico del Novecento. Superbo il tratteggio dei personaggi: la timida Tatiana, la sorella Olga, il poeta Lenskij e lo sprezzante aristocratico Onegin, i quattro giovani protagonisti dei primi due atti; la matura Tatiana, suo marito il Principe Gremin e l’innamorato Onegin, protagonisti ormai adulti dell’ultimo atto del balletto.  Splendida la galleria di danze d’insieme: quella festosa dei contadini, quella borghese dei signori di provincia, quella aristocratica dei nobili.

La coreografia è stata ripresa al Teatro alla Scala da Birgit Deharde con la supervisione di Reid Anderson.

Il balletto in tre atti e sei scene, si articola su musiche di Ciaikovski, senza però nemmeno una nota tratta dalla sua opera Evgenij Onegin. La scelta fu di orchestrare alcuni brani per pianoforte, molti dei quali tratti dal ciclo delle Stagioni, ed estrapolare alcuni momenti da poemi sinfonici quali Francesca da Rimini e Romeo e Giulietta oltre a due arie dall’opera I capricci di Oksana o Vakula il fabbro – più conosciuta col titolo Gli stivaletti. L’assemblaggio e l’orchestrazione dei vari brani, affidati all’elaborazione di Kurt-Heinz Stolze, fidato collaboratore di Cranko, vennero concepiti in relazione alla espressività drammatica di ciascun brano, legandosi alla concezione del balletto come spettacolo teatrale completo. Anche in questo l’abilità nel reinventare una storia scritta e nel narrarla in puri termini di danza rivela una meravigliosa libertà nell’andamento drammaturgico e coreografico di Cranko.

Lo spettacolo con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Manuel Legris e con l’Orchestra del Teatro alla Scala qui diretta da Felix Korobov, è in scena il 14, 15, 17, 20, 21, 22, 23, 24, e 26 settembre 2022 sempre alle ore 20.00. Le scene di questa produzione scaligera sono di Pierluigi Samaritani. I costumi di Pier Luigi Samaritani e Roberta Guidi di Bagno.

Segnaliamo che il balletto sarà preceduto dall’incontro ad ingresso gratuito titolato Il recitar danzando tenuto da Alfio Agostini nel Foyer Arturo Toscanini, martedì 13 settembre 2022, alle ore 18.00.

www.teatroallascala.org

IL SOGGETTO

ATTO I

Quadro primo. Nel giardino della casa della vedova Larin
Tatiana e Olga danzano in compagnia di alcune amiche. Si gioca un gioco antico: colei che allo specchio si guarderà, vi scorgerà il viso dell’amato. Per l’allegra Olga la superstizione si avvera: ella vede nello specchio il viso del fidanzato, il poeta Lenskij; la timida Tatiana sorella di Olga, vi scorge invece il viso di Onegin, che – in visita ora da San Pietroburgo, è condotto nella casa della vedova Larin dall’amico Lenskij. Tatiana istantaneamente si innamora del giovane Onegin, annoiato aristocratico, futuro erede di ricchi possedimenti. Questi si vanta con la compagnia dei presenti della sua superiorità e neppure Tatiana riesce a spezzare la sua alterigia.

Quadro secondo. Camera di Tatjana
Tatiana sta scrivendo una lettera a Onegin, nella quale dà sfogo al suo amore appassionato per quell’uomo che le è quasi sconosciuto. Addormentatasi esausta sulla sua missiva, Tatiana si vede in sogno riflessa nello specchio: appare il viso amato di Onegin che le rivela il suo amore corrisposto.

ATTO II

Quadro primo. Nella casa della vedova Larin.
Tatiana festeggia il suo compleanno, e anche Lenskij e Onegin prendono parte al ricevimento. Tatiana attende impaziente un segno che la assicuri che il giovane Onegin abbia letto e risposto alla sua lettera. Ma il superbo Onegin, irritato dalla ingenua sincerità della ragazza, straccia la lettera proprio davanti ai suoi occhi e prende a corteggiare insistentemente la sorella Olga, tanto che Lenskij, geloso e inconsapevole, lo sfida a duello. Anche il Principe Gremin, frequentatore assiduo del salotto, non riesce a impedire la tragedia.

Quadro secondo. Un parco abbandonato.
Tatiana e Olga implorano Lenskij di rinunciare al suo proposito. Onegin è infatti pronto alla riconciliazione e disponibile a riconoscere il suo errore. Ciononostante, il romantico poeta è ancora troppo sconvolto e non intende abbandonare la sfida. E cosi, durante l’inevitabile duello, Onegin uccide Lenskij.

ATTO III

Quadro primo. Nella sala delle danze a Palazzo Gremin.
Dieci anni sono trascorsi dagli avvenimenti. Tatiana è ora moglie del Principe Gremin. Durante il ballo che si sta svolgendo, appare improvvisamente Onegin, devastato nell’animo dalle delusioni dell’esistenza. Quand’egli inaspettatamente scorge Tatiana, si rende conto di quale colpa ha commesso disdegnando cosi crudelmente l’unico grande e onesto amore della sua vita. Ora i ruoli si scambiano: è Tatiana a voltare le spalle senza indugio al suo antico amore.

Quadro secondo. Salottino di Tatjana.
Onegin si fa annunciare da una lettera, ma la principessa non intende affrontare l’incontro: ciononostante, la sua richiesta allo sposo ignaro di non lasciarla sola questa sera, rimane inascoltata. Onegin giunge e ammette finalmente il suo amore. Lottando con i sentimenti che tuttavia ancora la animano, Tatiana si rende conto che la decisione di Onegin è giunta ormai troppo tardi: davanti a lui ella strappa la sua lettera.

 

Foto: 1.-9. Roberto Bolle e Marianela Nunez, Onegin di John Cranko; 10.-11. Onegin di John Cranko; 12.-18 Nicoletta Manni e Marco Agostino, Onegin di John Cranko; 19.-22. Alice Mariani e Gabriele Corrado, prove Onegin di John Cranko; 23.-25. Martina Arduino e Timofej Andrijashenko, prove Onegin di John Cranko; 26.-27. Nicola del Freo e Vittoria Valerio, prove Onegin di John Cranko; 28. Reid Anderson in prova con i protagonisti; 29.-30. Agnese Di Clemente e Claudio Coviello, Onegin di John Cranko; 31. Alessandra Vassallo Onegin di John Cranko; 31. Alice Mariani e Gioacchino Starace, Onegin di John Cranko; 32. Caterina Bianchi e Navrin Turnbull, Onegin di John Cranko; Mattia Semperboni, Onegin di John Cranko. Foto Brescia e Amisano Teatro alla Scala.

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