A Roma

Nunzio Impellizzeri, Mauro Astolfi e Jacopo Godani al Fuori Programma Festival

Dal 05 . 07 . 2022 al 06 . 07 . 2022

Dalle 19.00

Roma - Arena del Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman 1

Martedì 5 e mercoledì 6 luglio 2022 Fuori Programma Festival ospita nell’Arena del Teatro India di Roma la Nunzio Impellizzeri Dance Company con la prima nazionale di Please, hold me di Nunzio Impellizzeri, l’anteprima di The real you, la nuova creazione di Mauro Astolfi per il suo Spellbound Contemporary Ballet e Jacopo Godani con diverse coreografie da lui create per la Dresden Frankfurt Dance Company.

Please, hold me (in programma il 5 e 6 luglio alle ore 19.15) di Nunzio Impellizzeri, affermato coreografo di origine siciliana, dal 2014 attivo a Zurigo con la sua compagnia, è una performance-installazione partecipativa che mette la danza nelle mani del pubblico. È un assolo a due: un performer (Federica Aventaggiato) e uno spettatore attivo sono collegati senza contatto diretto. La creazione esplora il concetto di “supporto” su più livelli. Il pubblico sperimenta in prima persona le condizioni di “sostegno” e sceglie se essere un peso inamovibile o un supporto per la performance.

Con Please, hold me il coreografo Nunzio Impellizzeri vuole sottolineare l’importanza delle arti e rinnova la percezione pubblica della danza in un momento in cui la cultura è stata limitata in tutto il mondo.

Il 5 luglio (alle ore 19.45), sempre nell’Arena del Teatro India, il festival ospita, in collaborazione con Dap Festival e Civitanova Danza Festival, anche un altro appuntamento: l’anteprima di The real you, la nuova creazione di Mauro Astolfi per il suo Spellbound Contemporary Ballet, compagnia che da venticinque anni è presente sulla scena europea e non solo. Per questo nuovo lavoro il coreografo romano dallo stile originale e in costante rinnovamento, tra gli autori maggiormente rappresentativi della scena contemporanea, sì è ispirato a un discorso tenuto in pubblico ad Amsterdam nel 1969 da Jiddu Krishnamurti, carismatica figura del secolo scorso che ha esplorato il significato dell’esistenza dell’uomo e del mondo, incoraggiando migliaia di persone in ogni parte del mondo alla ricerca della libertà e della comprensione interiore.

Scrive Mauro Astolfi: «The real you è la costruzione di uno spazio dove poter ritrovare un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Cosa possiamo mettere davanti a tutto nella nostra vita per scoprire cosa siamo oppure cosa non siamo?
È deciso che esistiamo solo come un risultato scientifico universalmente riconosciuto, o forse possiamo trovare un’identità al di fuori del modello cristallizzato di chi già ha pensato la nostra di vita?
Partiamo con un’indagine della comunità dove viviamo e che conosciamo meglio, e cerchiamo di non invecchiare sommersi da una moltitudine di prospettive teoriche.
Cerchiamo in noi la determinazione per sottrarci alle regole che stabiliscono come dovremmo interpretare ad esempio la vita sociale. Lavoriamo per trovare da noi stessi il nostro ordine e il nostro conflitto preferito».

The real you, con le musiche originali di Andrea Buttafuoco, è interpretato dai danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet Anita Bonavida, Lorenzo Capozzi, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili, Miriam Raffone, Martina Staltari.

Il 6 luglio (alle ore 19.45), sempre nell’Arena del Teatro India, Jacopo Godani coreografo di fama mondiale, di origine italiana e da lunghi anni con base in Germania, presenta per la prima volta al pubblico italiano il proprio lavoro spogliato da tutti gli orpelli scenici (costumi, luci, scenografia), in modo da evidenziare la ricerca filosofica e coreografica che vi soggiace. Tale ricerca è focalizzata a incoraggiare e sviluppare il potenziale dei performer attraverso un percorso concettualmente stratificato. Un lavoro che onora l’essere umano in tutta la sua complessità attraverso la capacità di osservazione e autocritica.

Lo spettacolo, interpretato dai ballerini della Dresden Frankfurt Dance Company, la compagnia della quale Godani è direttore artistico e coreografo dal 2015 e che lascerà nell’estate 2023, ripercorre gli “highlights” dei lavori di successo creati da Godani negli ultimi anni per questa compagnia: High Breed (Excerpts), Clay and Kevin, Roberta and Gaizka, Amanda, BACH OFF, Hollow Bones (Excerpts).

Questo Ritratto d’artista, è realizzato con il sostegno di Goethe Institut e in collaborazione con Civitanova Danza Festival.

Segnaliamo inoltre che domenica 3 luglio (ore 17.00) e martedì 5 luglio (ore 19.00) il pubblico potrà assistere, nella sala Oceano Indiano del Teatro India, alle prove di If there is no sun, il lavoro della coreografa Irene Russolillo, del video artist Luca Brinchi e della musicista Karima 2G con i danzatori Antoine Danfa e Mapate Sakho (Senegal) e Ilyes Triki (Tunisia).

Lo spettacolo, una co-realizzazione con il Teatro di Roma dove debutterà nella prossima stagione, prova a condividere sogni e desideri legati ai luoghi e alle persone che fanno parte di un viaggio, lungo il quale si aprono crepe nelle lingue parlando di Africa ed Europa, di territori e confini che opprimono. Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e i propri fantasmi scomparire. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità.

www.fuoriprogramma.com

 

Nunzio Impellizzeri è un coreografo conosciuto per la sua inconfondibile impronta artistica, l’azione dinamica e il suo immaginario visivo. Il suo lavoro è fortemente fisico, passionale e contraddistinto da un uso innovativo dello spazio. Il percorso artistico di Nunzio con le arti figurative riveste un ruolo significativo nelle sue creazioni: gli studi in storia dell’arte, del disegno dal vero, della scultura e del costume influenzano notevolmente il suo modo di lavorare. Completati gli studi d’ arte in Sicilia, ha ritrovato nella danza il mezzo più vicino alla sua natura e il linguaggio artistico più consono a dipingere, plasmare e trasformare lo spazio. Nunzio Impellizzeri fonda la Nunzio Impellizzeri Dance Company a Zurigo nel 2014.

Mauro Astolfi è uno degli autori maggiormente rappresentativi della scena contemporanea europea. Impegnato come coreografo e didatta a livello internazionale, Astolfi ha costruito uno stile e un linguaggio gestuale originale e in costante rinnovamento. I suoi lavori sono sempre più richiesti nel mercato straniero (ha creato per compagnie in Colombia, Usa, Canada, Germania, Israele, Ungheria) ed esportati fino ad ora con successo anche in Francia, Serbia, Thailandia, Spagna, Russia, Austria, Bielorussia, Stati Uniti, Croazia e Germania.

Jacopo Godani è nato a La Spezia, in Italia, dove ha iniziato a studiare danza classica e tecniche di danza moderna. Nel 1986 Godani prosegue gli studi presso il centro internazionale di danza di Maurice Béjart, Mudra a Bruxelles. Dal 1991 al 2000 è stato un solista di spicco del Ballet Frankfurt di William Forsythe e ha collaborato con Forsythe alla creazione coreografica di molti dei brani più rappresentativi del Ballet Frankfurt. Ha coreografato per le più importanti compagnie internazionali come: Royal Ballet Covent Garden, Compañía Nacional de Danza, Nederlands Dans Theater, Royal Danish Ballet, Ballet British Columbia, Le Ballet du Capitole de Toulouse, Teatro alla Scala, Sydney Dance Company, Israeli Opera Ballet & Suzanne Dellal Centre, Het Nationale Ballet, Aterballetto, Les Ballets de Monte Carlo e molti altri. Dal 2015 è stato nominato Direttore Artistico e Coreografo della Dresden Frankfurt Dance Company.

 

Foto: 1. Please, hold me di Nunzio Impellizzeri, ph. Joël Strübi; 3.-4. Please, hold me di Nunzio Impellizzeri; 5. Nunzio Impellizzeri; 6.  Spellbound Contemporary Ballet, The real you di Mauro Astolfi; 7. Mauro Astolfi ph. Cristiano Castaldi; 8.-9. Dresden Frankfurt Dance Company, Jacopo Godani; 10. Jacopo Godani, ph. Rahi Rezvani.

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