MilanOltre Festival dedica un focus a Marie Chouinard, la femme sauvage du Quebec
Dal 29 . 09 . 2015 al 04 . 10 . 2015
Milano - Teatro Elfo Puccini - Sala Shakespeare, Corso Buenos Aires 33
“La mia fonte è sempre stata il corpo stesso, e soprattutto il silenzio e il respiro che costituiscono la materia ‘invisibile’ della vita. Dal 1978, questo è quello che ho fatto: ascoltare con attenzione la pulsazione vitale del corpo fino al punto di cristallizzarla in un nuovo ordine. Ogni volta, riparto da zero”.
Con queste parole Marie Chouinard, definita dalla critica femme sauvage du Quebec per il suo stile coreografico apparentemente rude e selvaggio, descrive la sua arte.
Marie Chouinard ha vissuto a New York, Berlino, Bali e in Nepal: i suoi viaggi, la sua curiosità, gli studi eclettici e la conoscenza di molteplici tecniche espressive le hanno permesso di esplorare il corpo sotto diversi punti di vista.
Le sue creazioni sono un’odissea attraverso la storia dell’umanità, senza la linearità di una narrazione. Apparenti provocazioni, le sue opere sono in realtà percorsi verso la libertà e la compassione, dove l’umorismo è possibile e l’eros onnipresente. In trentasette anni di attività di cui venticinque con la sua compagnia ha realizzato più di cinquanta produzioni coreografiche, performance, opere vocali, installazioni e film, spaziando dall’ideazione di costumi all’ideazione delle luci e alla passione per la fotografia e per la scrittura.
A questa artista canadese e alla sua compagnia, l’edizione 2015 di MilanOltre Festival dedica un focus, presentando dal 29 settembre al 4 ottobre nella Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano cinque diverse pièce rappresentative di una ricerca decennale, proposte tre diversi programmi.
In apertura del focus, il 29 e il 30 settembre, ore 20.30, un vero e proprio cult appositamente riallestito per MilanOltre a dieci anni dal primo debutto avvenuto alla Biennale di Venezia nel 2005: bODY_rEMIX/gOLDBERG_vARIATIONS, lavoro per dieci ballerini che danzano utilizzando protesi, corde, imbracature, carrelli e grucce, tutti strumenti in grado allo stesso tempo di liberare, incatenare e creare il loro movimento. Stravagante, sontuosa, aspra, la danza scandaglia l’insolubile mistero del corpo degli esseri umani.
Esteta sopra le righe in grado di turbare le profondità dell’animo umano, Marie Chouinard decostruisce e ricostruisce la realtà con nuove visioni mitiche, presentando la sua visione dell’incontro tra l’indeterminatezza dell’altro e l’ovvietà della bellezza, che si sfiorano qui al ritmo delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach.
Interpretano la coreografia Sébastien Cossette-Masse, Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, James Viveiros, Megan Walbaum.
Doppio programma in prima nazionale il 2 ottobre, ore 21.00. Apre l’originalissimo Henri Michaux: Mouvements, creato nel 2011 su musica di Louis Dufort, che trasforma in danza i disegni in bianco e nero del poeta e pittore belga Henri Michaux.
Completa la serata Soft virtuosity, still humid, on the edge, una nuova creazione di Marie Chouinard che firma anche scene e video, un lavoro su musica Louis Dufort che ha debuttato lo scorso giugno a Stoccarda. La coreografia esplora in 55 minuti diversi schemi di tempo, da un ritmo frenetico alla estrema lentezza, passando dalla frenesia all’estrema lentezza. La coreografia è un gioco continuo e fluido che sperimenta varie forme di deambulazione sulle punte e sulle mezze punte: il passo si fa ora dolorante o zoppicante, ora libero e divertente. Sullo sfondo il caleidoscopio dei volti dei dieci danzatori ripresi e proiettati in diretta nella loro mutazione lenta e costante completa questo affresco del magma umano, duttile, rapido e malleabile, che, come nella vita reale, talvolta si ferma e va lento, talvolta accoglie cambiamenti e va più veloce.
Un doppio programma chiude il focus il 3 e 4 ottobre. Apre Étude n° 1, un ardito esperimento di danza geometrica per una danzatrice sola, su musiche originali ed elaborazione del suono in tempo reale del compositore elettroacustico Louis Dufort. In un minimale rettangolo blu, che riflette le scarpe dalle punte di acciaio dell’interprete, Chouinard crea una geometrica e sfrenata coreografia in cinque variazioni con temi e stili specifici. Il corpo diventa il pretesto per movimenti ora disarticolati ora ondeggianti, tradotti dall’interprete con estrema precisione e sensibilità.
Chiude la serata Les 24 Preludes de Chopin. Purezza, passione, introspezione, ardore e ribellione sono i sentimenti evocati dai Preludi di Chopin e trasfigurati da Marie Chouinard in un vasto terreno di giochi proibiti scolpiti dalla luce. Un lavoro dinamico, gioioso e solenne dove danza e musica si uniscono in una coreografia energica, entusiasmante e decisamente contemporanea.
Foto: 1. Marie Chouinard, bODY rEMIX / gOLDBERG vARIATIONS, ph. James Kirsten Coul; 2. Marie Chouinard, bODY rEMIX / gOLDBERG vARIATIONS, ph. Marie Chouinard; 3. Marie Chouinard, bODY rEMIX – gOLDBERG vARIATIONS; 4. Marie Chouinard, Soft virtuosity, still humid, on the edge; 5. Marie Chouinard, Soft virtuosity, still humid, on the edge, ph. Nicolas Ruel; 6. Marie Chouinard, Etude N 1, ph. Nicolas Rouel; 7. CompagnieMarie Chouinard, Henri Michaux Mouvements; 8. Marie Chouinard, Henri Michaux Mouvements, ph. Silvie Ann Paré; 9. Marie Chouinard, Les 24 Preludes de Chopin, ph. Marie Chouinard.