Martha Graham Dance Company a Villa Adriana e al Vittoriale
La più antica e famosa compagnia di modern dance torna in Italia mercoledì 25 giugno nell’ambito del Festival Internazionale di Villa Adriana a Tivoli e venerdì 27 giugno al Festival del Vittoriale tener-a-mente a Gardone Riviera. In scena capolavori come Diversion of Angels, la Sagra della primavera ma anche una rivisitazione di Errand into the Maze e il debutto europeo di Depak Ine di Nacho Duato.
Dal 25 . 06 . 2014 al 27 . 06 . 2014
25 giugno Tivoli, Festival Villa Adriana - 27 giugno Gardone Riviera Festival del Vittoriale
Torna in Italia The Martha Graham Dance Company di New York, la più antica e famosa compagnia di modern dance in tutto il mondo, portando con sé anche alcuni capisaldi del suo repertorio, lavori che hanno scritto la storia della danza del XX secolo.
Due gli appuntamenti: mercoledì 25 giugno nell’ambito del Festival Internazionale di Villa Adriana a Tivoli e venerdì 27 giugno al Festival del Vittoriale tener-a-mente a Gardone Riviera in provincia di Brescia, in uno spettacolo presentato da Daniele Cipriani Entertainment.
Grande Signora della Modern Dance, Martha Graham (1894-1991) fondò la compagnia che porta il suo nome nel 1926 e fu subito rivoluzione. La Graham con la sua compagnia ha ampliato il vocabolario della danza moderna, radicandola in contesti sociali politici, psicologici e sessuali. Martha Graham ha creato in più di settant’anni di carriera centottantuno lavori, ciascuno dei quali veniva concepito e ideato nella sua interezza, ispirati ad una grande varietà di fonti, tra cui l’arte visiva moderna, le eroine della storia, le frontiere americane e la mitologia greca. La Graham oltre a inventare un proprio vocabolario di danza fondata sui principi della “contrazione” e “release”, ha formato quelli che sono poi stati alcuni dei più grandi maestri e interpreti della Modern Dance in tutto il mondo; fra questi Merce Cunningham, Erick Hawkins, Pearl Lang, Paul Taylor e Elisa Monte.
Il programma di questo tour italiano della Martha Graham Dance Company attualmente diretta da Janet Eilber, storica ballerina della Martha Graham Dance Company per tutti gli anni Settanta, si apre con The Rite of Spring, la versione coreografica della Graham della La Sagra della primavera di Igor Stravinsky. Si tratta di un lavoro tardo, del 1984, anche se il rapporto della Graham con questa pietra miliare del Novecento ebbe inizio nel 1930 quando partecipò al primo allestimento americano della versione di Léonide Massine, appena giunto negli Usa dai Ballets Russes di Diaghilev.
Da qualche tempo The Martha Graham Dance Company ha ampliato il suo repertorio per accogliere anche lavori dei maggiori coreografi contemporanei. Così, a Villa Adriana e al Vittoriale, vedremo in prima europea il recentissimo Depak Ine, presentato con grande successo a New York lo scorso mese di marzo, creato dallo spagnolo Nacho Duato su musiche di Arsenije Jovanovic e John Talabot.
Segue Diversion of Angels, una delle coreografie più note di Martha Graham, un lavoro del 1948 costruito sulla romantica partitura di Norman Dello Joio che parla dei vari aspetti dell’amore e dell’incontro e della separazione di un uomo e di una donna. È una danza lirica che parla della bellezza della giovinezza, del piacere e del buonumore, di quanto sia facile gioire quando ci si innamora per la prima volta e di quanto altrettanto rapidamente incomba la tristezza. Nella coreografia la Coppia in Rosso personifica l’amore romantico e “l’estasi della contrazione”, la Coppia in Bianco l’amore maturo e la Coppia in Giallo un amore adolescente e civettuolo.
Per Diversion of Angels la Graham si ispirò dichiaratamente all’arte del pittore surrealista Vassily Kandinsky e in particolare dall’uso dei colori di un quadro: una gettata di rosso su un fondo blu. Decise dunque di ricreare ed esprimere la medesima cosa attraverso la danza e la ragazza in rosso che solca il palcoscenico è la stria di tintura rossa che taglia la tela di Kandinsky.
Chiude Errand, una rilettura di Luca Veggetti del celeberrimo Errand into the Maze, coreografia storica creata dalla Graham nel 1947 su musica di Gian Carlo Menotti e le scene di Isamu Noguchi, un duetto da lei stessa interpretato con Mark Rider. La coreografia originaria è vagamente ispirata al mito di Teseo in quanto la Graham riscrive la storia dal punto di vista di Arianna: è lei e non Teseo che scende nel labirinto per confrontarsi col Minotauro, creatura metà uomo e metà bestia. Sostituendo l’eroe della mitologia greca con una eroina, Martha Graham ha creato nella sua coreografia una protagonista femminile che si sarebbe confrontata con la bestia della paura, non una, bensì tre volte, prima di sopraffarla definitivamente. Per questo lavoro Noguchi progettò una scena che consisteva in una struttura a V, riferendosi alla biforcazione di un albero o all’osso pelvico di una donna. Una lunga corda si estendeva curva sullo spazio scenico terminando in un vano di una porta. Influenzata dalle teorie psicanalitiche di Carl Jung, Martha Graham con questa danza esplora il viaggio mitologico dentro al “sé”. Segnaliamo che la rilettura della coreografia proposta a Villa Adriana e al Vittoriale non ha gli allestimenti originari (distrutti dall’alluvione dell’uragano Sandy) ma nuovi costumi di Veggetti.
Per entrare nel mondo della Graham vi proponiamo di seguito un filmato prodotto da Madoff Production per il centenario della nascita della Graham al City Center di New York. Nel video la stessa Graham interpreta le sue coreografie e la vediamo anche dare lezione. A parlarci di lei un divo del cinema, uno dei suoi noti allievi, l’attore Gregory Peck.