Maratona di danza a Spoleto
08 . 07 . 2014
21:00
Spoleto - Teatro Romano
Martedì 8 luglio al Teatro Romano di Spoleto, torna la Maratona di Danza- International Dance Gala. E’ un nuovo debutto, tredici anni dopo, per la Maratona di Danza, ideata e diretta negli anni Settanta da Alberto Testa. La sua firma, in qualità di presidente onorario dello spettacolo, assicura alla nuova edizione il forte impatto emotivo che suggellò il successo delle manifestazioni andate in scena dal 1977 al 2001, sotto la regia del maestro allora affiancato, in varie edizioni, da Vittoria Ottolenghi.
Questa nuova edizione, primo appuntamento con la danza della 57° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, porta in scena étoile e stelle nascenti, ossia giovani ballerini fra i 16 e i 24 anni.
Attesi sul palco Petra Conti e Eris Nesha, primi ballerini del Boston Ballet, Claudio Coviello e Marta Gerani, entrambi diplomati al Teatro dell’Opera di Roma e oggi interpreti acclamati alla Scala di Milano. Ospiti della Maratona anche Timofej Andrijasenko, solista all’Opera di Roma e vincitore del Concorso del Bolshoi, Olga Chelpanova e Kostantin Korotkov, primi ballerini dell’Opera Ballet State Mari El in Russia, Nicolai Gorodiskii, solista del Croatia National Theater e i primi ballerini dell’Opera Ballet Camaguey di Cuba, Oscar Valdès e Lisa Martinez. In scena anche i bravi diplomati della Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala Adele Fiocchi e Jacopo Tissi con il pas de deux da Schiaccianoci.
Non solo balletto classico. Come vuole la tradizione, la Maratona propone anche brani di danza contemporanea e hip hop. Per il contemporaneo ci sono Yuri Fortini e i lavori delle giovani coreografe italiane Rossela Malgarotto e Veronica Sassi. Per l’hip hop Afshin Varjavandi presenta al pubblico novità del suo repertorio. Chiudono la serata gli allievi del Russian Ballet College di Genova con una variazione dal balletto Napoli.
La Maratona, con la direzione generale di Paolo Boncompagni e il coordinamento artistico di Irina Kashkova, è introdotta dal critico di danza Sara Zuccari ed è ripresa dalla RAI.