In Lombardia

In Lombardia il Balletto di Roma con FUTURA, ballando con Lucio di Milena Zullo

Dal 03 . 03 . 2017 al 04 . 03 . 2017

3 marzo 2017 Teatro di Varese a Varese; 4 marzo 2017 Teatro Cagnoni di Vigevano

La compagnia Balletto di Roma porta in scena il 3 marzo 2017 al Teatro di Varese a Varese e il 4 marzo 2017 al Teatro Cagnoni di Vigevano FUTURA, ballando con Lucio, coreografia di Milena Zullo.

Il lavoro nasce da un’idea del regista e drammaturgo Giampiero Solari in omaggio all’indimenticato Lucio Dalla, poliedrico cantautore bolognese che ha accompagnato in musica le storie e i racconti di intere generazioni.

Primo passo di questa sinfonia di ricordi è la composizione di una colonna sonora originale affidata al musicista Roberto Costa, storico collaboratore di Lucio Dalla: in un collage che riunisce i brani più noti del cantante (Balla balla ballerino, Caruso, Anna e Marco e molti altri) a gioielli poetici indimenticabili (Quale allegria, La casa in riva al mare), Costa inserisce delle preziosità vocali estratte da registrazioni originali, che risuonano in scena come l’eco di un racconto infinito. La coreografia di Milena Zullo amplifica, attraverso la plastica gestualità della danza contemporanea, il variegato mondo delle canzoni di Lucio, accompagnandone il lirismo, l’ironia e la lucida, colorata follia. Con FUTURA, ballando con Lucio rivivono sulla scena gli eroi di Piazza Grande e i mille protagonisti di microstorie silenziose, in un caleidoscopio di vite, ricordi, fughe e ritorni: un viaggio ininterrotto tra immagini del passato e suggestioni moderne, storici accordi e nuove influenze.

FUTURA, ballando con Lucio nasce dal desiderio di rendere omaggio ad un grande autore italiano – ha sostenuto l’autrice Milena Zullo – Il progetto è stato avviato da Giampiero Solari e dal Balletto di Roma nel 2013 e all’epoca era già al lavoro sulle musiche del balletto il compositore Roberto Costa (membro storico della band di Dalla e produttore di diversi dischi del cantautore). Il mio coinvolgimento come autrice delle coreografie è stato successivo e l’ho accolto con grande gioia perché ho sempre amato le canzoni di Lucio Dalla e mi stimolava l’idea di approfondire la conoscenza di un artista che, tra le pieghe della scrittura, nascondeva molto di più di quanto riuscissi a cogliere da semplice appassionata. Si è trattato per me di una totale immersione nel suo lavoro attraverso lunghe conversazioni con Giampiero Solari e con uno studio approfondito dell’opera scritta, prodotta e improvvisata da Dalla. Quando Solari ha scelto di consegnarmi le redini della produzione, ho portato a termine la scrittura concepita insieme e ne ho seguito la regia e le coreografie. C’è stata grande collaborazione con Roberto Costa e alcuni brani li ho personalmente voluti proprio per rappresentare i mille volti di Lucio Dalla (da Caruso a La casa in riva al mare). Oggi la coreografia contiene esattamente ciò che desideravo all’inizio del mio viaggio creativo e ne sono estremamente felice”.

Per gli interpreti del Balletto di Roma, parole di stima che confermano un percorso di lunga e fruttuosa collaborazione: “I ballerini che hanno assistito alla creazione originale sono maturati affrontando il lavoro in scena – continua Milena Zullo – e ora che la compagnia sta cambiando, con l’inserimento di nuovi danzatori, la coreografia ne segue naturalmente la trasformazione. I ragazzi lavorano con grande emozione e coinvolgimento ed è sempre bello per me scoprire come riescano a rielaborare gli stimoli che ricevono. Alcuni di loro sono talmente giovani che all’epoca della creazione non conoscevano le canzoni di Dalla per cui, in fase iniziale, ne abbiamo parlato a lungo, lavorando con cura su musica e testi. Del resto, la specialità di Lucio era proprio quella di utilizzare un linguaggio semplice e alla portata di tutti, esprimendo nello stesso tempo grande profondità. Le sue parole rivelano grande introspezione e sfociano in una forma sincera e meravigliosa di raccontare e sentire ‘mettendosi accanto’ ai personaggi. Aspetto, questo, che ha stimolato anche la mia costruzione coreografica: l’idea di raccontare, attraverso il singolo, una condizione umana molto più ampia, una storia in cui tutti possiamo riconoscerci”.

L’invito a teatro è rivolto a tutti, giovani e adulti: “In questo spettacolo cantiamo le canzoni della nostra memoria – sottolinea Milena Zullo – È certamente un’occasione per riascoltare canzoni indimenticabili in una nuova forma grazie al grande lavoro di Roberto Costa in cui una canzone entra nell’altra e si trasforma in un’altra ancora. Inoltre la compagnia del Balletto di Roma merita di essere vista per l’abilità degli interpreti, per il bel lavoro sulle scenografie e sui costumi (a cura di Giuseppina Maurizi, ndr) e anche perché dal punto di vista coreografico accompagna la visione di una bella danza offrendo la possibilità di cullarsi nei propri ricordi. Per chi non ha conosciuto a fondo Lucio Dalla, lo spettacolo può essere l’occasione giusta per scoprirlo grazie ad una piacevole leggerezza fruibile anche dai giovanissimi”.

 

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