Lo Schiaccianoci di Rudolf Nureyev apre la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala
Torna al Teatro alla Scala Lo Schiaccianoci nella versione coreografica creata nel 1969 da Rudolf Nureyev, una versione onirica e psicoanalitica che si avvale dello splendido allestimento di Nicholas Georgiadis e di una drammaturgia che incentra la storia nel sogno di Clara, un sogno in cui i personaggi reali si trasformano in proiezioni nate dalla sua fantasia, a partire da Drosselmeyer/Principe, doppio ruolo che Rudy creò per se stesso. Sei i cast per questa nuova ripresa del balletto, con 14 recite dal 18 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025.
Dal 17 . 12 . 2024 al 12 . 01 . 2025
Milano - Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala di Milano apre la nuova stagione di balletto con la ripresa de Lo Schiaccianoci nella coreografia di Rudolf Nureyev con lo storico e bellissimo allestimento di Nicholas Georgiadis, rinnovato nel décor e nei costumi proprio dalla Scala nel 1987.
Un classico che incanta il pubblico scaligero dal 1969 e che torna in scena dal 18 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 (con la consueta anteprima il 17 dicembre rivolta agli under 30) con sei cast nei ruoli principali e 14 recite tutte esaurite.
Lo Schiaccianoci di Nureyev fu presentato per la prima volta sul palcoscenico scaligero il 18 settembre 1969, due anni dopo dal debutto a Stoccolma nel 1967 e al Covent Garden l’anno successivo con il Royal Ballet e fu ripreso innumerevoli volte dal Teatro alla Scala fino al 2006.
Dopo 16 anni di assenza, questa imponente versione coreografica, dal taglio onirico e psicoanalitico, è stata ripresa dal Teatro alla Scala in apertura della Stagione di Balletto 2022/2023 per celebrare Nureyev, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa.
Questo balletto lo vide infatti tante volte in scena al Piermarini, vestire i panni di Drosselmeyer che si trasforma in uno splendido Principe, un doppio ruolo che il grande Rudy creò per se stesso e che costituisce una delle principali novità drammaturgiche di questa sua versione coreografica che trova il suo centro nel sogno di Clara, un viaggio fantasioso che segna il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza.
Dalle danze dei bambini alle casalinghe celebrazioni del Natale, dalla battaglia tra topi e soldatini allo splendore dei fiocchi di neve, musica e coreografia convergono verso i meravigliosi disegni coreografici dei celebri valzer e i passi a due ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, che coronano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: tra ombre e luci il viaggio di una adolescente, il sogno di Clara.
E’ tempo dunque per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di immergersi nell’atmosfera natalizia e nelle luci, ma anche nelle ombre di questa bellissima produzione, gradito ritorno di uno dei più interessanti e tecnicamente impegnativi balletti del repertorio del grande Rudy e di molti dei protagonisti che hanno illuminato le recite del 2022/2023, ma anche importante occasione per accogliere il debutto scaligero di Hugo Marchand, étoile dell’Opéra di Parigi e il debutto a gennaio nei ruoli protagonisti di Camilla Cerulli e di Marco Agostino.
Nel ruolo di Clara e del Principe/Drosselmeyer apriranno le recite Alice Mariani e Hugo Marchand per una inedita partnership (17, 18 e 20 dicembre). Rivedremo Agnese Di Clemente e Claudio Coviello il 29 dicembre e il 4 gennaio), Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko (che saluteranno l’anno in scena, nella recita del 31 dicembre e poi torneranno le sere del 3 e 5 gennaio). Il pomeriggio del 5 gennaio e poi il 9 sera Camilla Cerulli debutterà nel ruolo di Clara, accanto a Navrin Turnbull, mentre il 7 e l’11 gennaio sarà la prima volta di Marco Agostino a impersonare il doppio ruolo del signor Drosselmeyer/ Il Principe, accanto a Martina Arduino. A Virna Toppi e Nicola Del Freo sono affidate le recite conclusive del 10 e 12 gennaio.
Accanto a Clara e a Drosselmeyer/Principe è davvero tutta la Compagnia ad essere impegnata in questa produzione, a partire dal Corpo di Ballo che splenderà nelle danze natalizie e soprattutto nei meravigliosi disegni coreografici dei celebri valzer: ventiquattro danzatrici e due soliste (Maria Celeste Losa con Gaia Andreanò, poi Linda Giubelli con Caterina Bianchi, Alessandra Vassallo con Greta Giacon) nel valzer dei Fiocchi di Neve del primo atto accompagnate dal Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Marco De Gaspari; dodici coppie nell’altrettanto celebre valzer dei Fiori nel secondo atto.
Tanti gli artisti che si alterneranno nei personaggi: il Dottor e la Signora Stahlbaum (Gabriele Corrado in alternanza con Massimo Garon e Francesca Podini, in alternanza con Chiara Fiandra); Luisa e Fritz (Linda Giubelli e Mattia Semperboni, poi Camilla Cerulli e Domenico Di Cristo, Alessandra Vassallo e Rinaldo Venuti, Linda Giubelli e Eugenio Lepera); la Nonna e il Nonno (Serena Sarnataro e Matteo Gavazzi, Stefania Ballone e Marco Messina).
Proseguendo nella linea drammaturgica di Nureyev, Clara li rivedrà, trasformati nel suo sogno, come solisti delle danze del secondo atto, dalla danza spagnola, alla danza russa e danza araba (che prevede anche una coppia solista con Antonella Albano e Marco Agostino, poi Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado, Caterina Bianchi e Gioacchino Starace, Alessandra Vassallo con Christian Fagetti).
E ancora, la danza cinese (con Domenico Di Cristo, Christian Fagetti, Rinaldo Venuti, poi Mattia Semperboni, Saïd Ramos Ponce, Andreas Lochmann, poi Valerio Lunadei, Gabriele Fornaciari e Francesco Mascia), la Pastorale (Nicola Del Freo con Vittoria Valerio e Agnese Di Clemente, poi con Navrin Turnbull, Gaia Andreanò, Linda Giubelli, con Edward Cooper, Marta Gerani, Alessia Auriemma, e con Alessandro Paoloni, Giordana Granata e Camilla Cerulli); e a impersonare il soldatino schiaccianoci (Valerio Lunadei, Alessandro Paoloni) e il re Topo (Gioacchino Starace, Edoardo Caporaletti, Davide Mercoledisanto). E infatti immancabile la battaglia tra topi e soldatini, che vedrà impegnati gli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri, cosi come nelle danze delle celebrazioni del Natale.
L’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la bacchetta di Valery Ovsyankikov eseguirà questo capolavoro cajkovskiano. Il disegno luci è firmato da Andrea Giretti.
Lo spettacolo è in scena martedì 17 dicembre 2024 ore 20.00 (anteprima under 30), mercoledì 18 dicembre 2024 ore 20, venerdì 20 dicembre 2024 ore 20, domenica 29 dicembre 2024 ore 14.30, martedì 31 dicembre 2024 ore 18, venerdì 3 gennaio 2025 ore 20, sabato 4 gennaio 2025 ore 20, domenica 5 gennaio 2024 con doppia recita alle ore 14.30 e alle ore 20, martedì 7 gennaio 2025 ore 20, giovedì 9 gennaio 2025 ore 20, venerdì 10 gennaio 2025 ore 20, sabato 11 gennaio 2025 ore 20 e domenica 12 gennaio 2025 ore 20.
Precede lo spettacolo, l’incontro ad ingresso gratuito titolato Rêveries d’enfance: inconscio e viaggi iniziatici, condotto da Vito Lentini, che si terrà martedì 17 dicembre 2024, alle ore 18.00 nel Ridotto dei Palchi “A.Toscanini” nell’ambito del ciclo di incontri Prima delle prime – Balletto organizzato dal Teatro alla Scala con Amici della Scala.
Lo Schiaccianoci di Nureyev al Teatro alla Scala
Nureyev aveva un legame speciale con il Teatro alla Scala, tanto da destinare al corpo di ballo scaligero la maggior parte delle riletture dei classici.
Non fa eccezione Lo Schiaccianoci che lo vide tante volte in scena interpretare, al Piermarini, Drosselmeyer, che si trasforma in uno splendente Principe a partire dal debutto, nel 1969 a Milano, dove Nureyev ebbe, come sua prima Clara, Liliana Cosi ma anche Vera Colombo.
Nella stagione 1970/71 Carla Fracci, che sarebbe diventata la sua partner italiana prediletta; nella stagione 1979/80 Anna Razzi, senza dimenticare Merle Park (che volle alla Scala proprio nel 1977) e Evelyne Desutter che fu anche la sua ultima partner nelle riprese della stagione 1987-1988.
Di seguito due filmati storici tratti dall’archivio del Teatro alla Scala. Nel primo troviamo Nureyev nel pas de deux del primo atto dello Schiaccianci nell’edizione 1987. Nel secondo ancora Nureyev nei saluti finali sempre nel 1987.
La trama de Lo Schiaccianoci di Rudolf Nureyev
Atto primo
È la vigilia di Natale, all’inizio del XIX secolo. Il ricco sindaco, dottor Stahlbaum, dà una festa per i suoi amici e per i loro figli. I ragazzi si divertono e danzano in eccitata attesa dei regali. Il signor Drosselmeyer, vecchio amico di famiglia, arriva portando i doni per i bambini e li trattiene con giochetti di prestigio. Clara, la sua prediletta, riceve uno schiaccianoci. Suo fratello Fritz per farle dispetto, glielo rompe, ma il signor Drosselmeyer provvede subito a ricomporglielo. Arrivano i parenti, si uniscono alle danze, quindi Clara, sentendosi molto stanca, si addormenta su una sedia e incomincia a sognare.
La sala e l’albero di Natale assumono proporzioni enormi. Una frotta di topi cerca di impadronirsi dello schiaccianoci e Clara accorre in suo aiuto scagliando contro i topi, per distrarli, le sue bambole preferite. Lo schiaccianoci improvvisamente prende vita e al comando dei suoi soldati si unisce a lei nella battaglia contro i topi e il loro capo, il re Topo. Una compagnia di ussari e una di marinai sono sopraffatte. Lo schiaccianoci e il re Topo restano soli sul campo. Disperata Clara lancia la sua scarpetta contro il re Topo. Colpito, il re Topo cade morto e ha luogo un’improvvisa trasformazione: lo schiaccianoci si rivela un giovane e meraviglioso principe.
Atto secondo
Clara e lo schiaccianoci, cioè il Principe, sono trasportati in una grotta incantata. Qui Clara è terrorizzata dai pipistrelli, ma, quando il Principe interviene a rincuorarla e proteggerla, si accorge che essi altri non sono che la sua famiglia e i suoi amici, così trasfigurati dal suo incubo. La grotta si trasforma misteriosamente nel teatro-giocattolo di Clara, dove molte delle sue bambole preferite prendono vita e danzano in un’atmosfera di felicità. Il sogno è terminato, Clara è svegliata dalla madre e dal padre, mentre, concluso il ricevimento, gli invitati si accomiatano. Clara rimane sola, affascinata dal ricordo delle sue avventure.