In Toscana

A Livorno, per la rassegna Teatri di Confine, In girum imus nocte di Roberto Castello

05 . 04 . 2016

Livorno - Centro Artistico il Grattacielo, via del Platano 6

Una scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l’ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di In girum imus nocte et consumimur igni (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco), nuova produzione firmata da Roberto Castello, uno spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro in scena martedì 5 aprile 2016 al Centro Artistico il Grattacielo di Livorno nell’ambito della rassegna Teatri di Confine della Fondazione Toscana Spettacoli.

Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un passato senza tempo abitato da un’umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento e fino al limite della trance.
Il ritmo martellante della musica e del movimento trasporta poco a poco in una dimensione ipnotica e ad un’empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti.
In girum imus nocte (et consumimur igni), enigmatico palindromo latino dalle origini incerte, che già fu scelto come titolo da Guy Debord per un famoso film del 1978, va così oltre la sua possibile interpretazione di metafora del vivere come infinito consumarsi nei desideri, per diventare un’esperienza catartica della sua, anche comica, grottesca fatica.

Lo spettacolo, prodotto da Aldes, vede in scena Mariano Nieddu, Giselda Ranieri, Stefano Questorio e Irene Russolillo.

 

Foto: 1. Aldes, In girum imus nocte et consumimur igni di Roberto Castello, ph Ilaria Scarpa; 2. Aldes, In girum imus nocte di Roberto Castello, ph. Paolo Porto; 3. Aldes, In girum imus nocte et consumimur igni di Roberto Castello, nella foto Irene Russolillo, ph. Claudia Pajewski.

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