Liquid Loft in Deep Dish di Chris Haring
24 . 08 . 2014
22.30
Bassano del Grappa - Teatro Remondini
Domenica 24 agosto Operaestate Festival porta in scena al Teatro Remondini di Bassano del Grappa, Deep Dish, ultimo episodio di una trilogia in cui Chris Haring (Leone d’oro alla Biennale Danza 2007) con la sua compagnia Liquid Loft esplora il motivo del giardino come espressione dello sforzo umano per il controllo delle cose nel flusso inesorabile della transitorietà. Frutti, strappati dal giardino, sono drappeggiati come un fugace, imponente monumento in suppurazione. Un pasto serale diventa così una sorta di natura morta surreale e laboratorio di una società guidata da nostalgia e curiosità, un mondo in disfacimento che attraverso ciò che mangia denuncia la sua bulimia di forme e contenuti.
Tra live performance, articolate installazioni e affascinanti paesaggi sonori, sulla scena si compie una parafrasi di esistenza che celebra la propria caducità. L’atmosfera ricorda Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, L’abbuffata di Marco Ferreri e il Peter Greenaway de Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante.
Sulla tavola abbandonata, dove troneggia la scultura precaria che accatasta cibo residuale, il totem consumistico diventa, da puro sfondo, il vero protagonista di un racconto per immagini. Le scansioni della fotocamera lo esplorano, l’occhio dell’obiettivo lo insegue, muovendosi come una danza. Una buccia d’arancia diventa così il cratere di un paesaggio punteggiato per un film di fantascienza non ancora girato. Paesaggi dai mondi paralleli tra animazione al computer e surrealismo, nati dall’incontro casuale tra una macchina fotografica e una fragola che giace su di un tavolo da dissezione. Mentre le immagini scorrono sullo sfondo in primo piano l’azione coreografica mostra due corpi evocare una “Pietà” che dal puro marmo si fa di carne e sangue.