Les Ballets de Monte-Carlo al Teatro del Maggio con Roméo et Juliette e con Le Lac di Jean-Christophe Maillot
Les Ballets de Monte-Carlo è in scerna al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con due rivisitazioni iconiche firmate da Jean-Christophe Maillot: Roméo et Juliette, che ripercorre la tragedia di Shakespeare seguendo l’inedito punto di vista di Frate Lorenzo, e LAC da Il lago dei cigni che esamina i temi dell’identità, del desiderio e dei conflitti interiori con grande profondità psicologica. Due versioni arricchite da quella sensibilità narrativa e visiva contemporanea peculiare delle opere di Maillot e dalla bravura dei danzatori della compagnia monegasca.
Dal 10 . 01 . 2025 al 18 . 01 . 2025
Firenze - Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Nell’ambito della stagione 2025, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ospita Les Ballets de Monte-Carlo in scena con due produzioni entrambe a firma di Jean-Christophe Maillot, direttore e coreografo della compagnia monegasca: dal 10 gennaio 2025 al 12 gennaio 2025 Roméo et Juliette sulla celebre partitura di Sergej Prokof’ev, e dal 16 gennaio 2025 al 18 gennaio 2025 LAC da Il lago dei cigni su una partitura che fonde le note di Pëtr Il’ič Čajkovskij con quelle di Bertrand Maillot.
Roméo et Juliette
Partendo dall’idea che tutti conoscono la storia di Romeo e Giulietta, Jean-Cristophe Maillot ha adottato una prospettiva coreografica che evita di parafrasare il monumento letterario di Shakespeare: piuttosto che seguire passo passo la disputa fra Capuleti e Montecchi fino al suo tragico epilogo, il coreografo rivisita la tragedia di William Shakespeare seguendo un punto di vista originale. Il balletto ci trasporta nell’animo tormentato di Frate Lorenzo, il quale, desiderando fare del bene, alla fine provoca invece la morte dei due amanti.
Romeo e Giulietta di Jean-Cristophe Maillot è il flash back di questo religioso sconvolto che, alla fine del dramma, si chiede come si è potuti arrivare a tanto. Questo punto di partenza ci illumina sulla sensibilità del coreografo, che interpreta la vicenda narrata nella tragedia shakespeariana non come un conflitto sociale o una lotta tra clan regolata da un codice d’onore, ma al contrario come un dramma fortuito che fa morire due ragazzi più presi dai giochi dell’amore che da quelli dell’odio.
In questa edizione drammaturgica del balletto, Romeo è un giovane irresponsabile e disorientato quando si imbatte in una nuova innamorata che gli fa dimenticare le sue conquiste passate. Giulietta è una giovanissima che si è innamorata per la prima volta. I sentimenti che prova sono abbastanza forti da elevare Romeo a incarnazione dell’amore piuttosto che un semplice amante. Quel che prova è un amore assoluto al cui confronto tutto il resto impallidisce.
Questa rivisitazione coreografica del balletto su musica di Sergej Prokof’ev, fu presentato per la prima volta all’Opéra di Monte-Carlo il 23 dicembre 1996 e da allora è stato rappresentato più di 260 volte in tutto il mondo ed e presente nel repertorio di sette grandi compagnie.
Considerato “balletto simbolo” di Jean-Christophe Maillot, si avvale delle scenografie di Ernest Pignon-Ernest, dei costumi di Jérôme Kaplan e del disegno luci di Dominique Drillot.
LAC da Il lago dei cigni
Lac, altra rivisitazione iconica di Jean-Christophe Maillot, è una reinterpretazione moderna del classico balletto Il Lago dei Cigni, arricchita da una sensibilità narrativa e visiva contemporanea.
Creata nel 2011 per i Balletti di Monte Carlo, di cui Maillot è direttore artistico dal 1993, e basata su una drammaturgia ideata dallo stesso Maillot insieme allo scrittore Jean Rouaud (Premio Goncourt 1990), questa opera spicca per la sua capacità di combinare tradizione e innovazione.
In Lac, Maillot rivisita il mito del principe Siegfried e del suo amore per Odette, la donna-cigno, esaminando i temi dell’identità, del desiderio e dei conflitti interiori con grande profondità psicologica. Le relazioni tra i personaggi si sviluppano in una trama complessa e sfaccettata, che mette in luce emozioni universali, come la lotta tra il bene e il male, incarnata da Odette e Odile.
Per la sua personale visione del Lago dei cigni, Jean-Christophe Maillot centra l’attenzione sul secondo atto e si riconnette con i tormenti di un racconto che affronta paure infantili e terrori notturni. Il passaggio dallo stato animale a quello di essere umano attraversa l’intera opera. Che ci interroga sulla nostra stessa natura. Noi crediamo di essere diversi dagli animali per la nostra capacità di compiere delle scelte. Ma davvero solo noi ne siamo capaci? Non siamo in fondo anche noi smarriti esattamente come questo principe? Jean-Christophe Maillot ce lo mostra esitante fra il bianco e il nero, il bene e il male, il candore e l’erotismo.
La scenografia e i costumi, firmati rispettivamente da Ernest Pignon-Ernest e Philippe Guillotel, trasportano gli spettatori in un mondo onirico, dove elementi surreali si mescolano a riferimenti estetici contemporanei. Innovativa anche la partitura musicale che fonde le musiche originali di Pëtr Il’ič Čajkovskij ad altre aggiunte da Bertrand Maillot.
Foto: 1.-6. Romeo e Giulietta di Jean-Christophe Maillot, Les Ballets de Monte-Carlo ph. Alice Blangero; 8.-9. Lac di Jean-Christophe Maillot Les Ballets de Monte-Carlo.