Le stelle della danza al Teatro Municipale di Piacenza
07 . 04 . 2019
16.00
Piacenza - Teatro Municipale
L’étoile internazionale Petra Conti torna a ballare in Italia domenica 7 aprile 2019, alle ore 16, al Teatro Municipale di Piacenza insieme al compagno di palcoscenico e di vita Eris Nezha nell’ambito di un Gala internazionale di balletto inserito nella della Stagione Danza 2019 del teatro.
Per questo appuntamento, che si annuncia già pressoché sold out, i due Principal dancers del Los Angeles Ballet incanteranno il pubblico con due pezzi straordinari: il primo, contemporaneo, è Black Stone di Gianluca Schiavoni, cavallo di battaglia della coppia, intriso di tecnica e sensualità; il secondo è il più classico dei pas de deux del repertorio ottocentesco, il famigerato ‘Cigno bianco’ del II atto da Il lago dei cigni nella versione coreografica di Marius Petipa e Lev Ivanov, sull’immortale e struggente musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Insieme a Petra Conti ed Eris Nezha calcano le scene del Municipale di Piacenza altri nomi del balletto internazionale: Sabrina Brazzo, Nutsa Chekurashvili, Natalia De Froberville, Davit Galstyan, Jevgeni Grib, José Perez, Alena Shkatula e Yonen Takano impegnati in un programma che alterna amatissimi momenti del repertorio classico a creazioni del panorama contemporaneo.
Aprono la serata i brillanti virtuosismi del passo a due tratto dal II atto de Le corsaire, interpretato da Alena Shkatula, prima ballerina dell’Estonian National Ballet, in coppia con Jevgeni Grib, solista dell’Estonian Ballet e ballerino ospite dell’Eifman Ballet di San Pietroburgo.
Spazio poi a un brano contemporaneo, Beyond You, coreografia di Frank Van Tongeren, con due primi ballerini dalla Georgia, Nutsa Chekurashvili e il giapponese Yonen Takano, in arrivo dal Tbilisi Opera and Ballet State Theatre Ballet Company.
Due interpreti amatissimi dal pubblico interpreteranno poi un passo a due tratto dalla Carmen di Bizet: Sabrina Brazzo, stella italiana della danza che nel corso della sua carriera ha ricoperto i principali ruoli del repertorio classico e moderno, e che ha ballato sui palcoscenici dei teatri più prestigiosi del mondo ricevendo molteplici premi e riconoscimenti, e José Perez, il talentuoso ballerino di Cuba che ha raggiunto grande notorietà con la partecipazione alla trasmissione televisiva Amici, e che di questa Carmen firma anche la coreografia.
Il programma del Gala prosegue poi con Petra Conti e Eris Nezha in Black Stone di Gianluca Schiavoni.
Il gran finale della prima parte del Gala delle stelle sarà affidato a un altro tra i più celebri e amati balletti, il Don Chisciotte di Petipa, di cui verrà interpretato il pas de deux dal III atto da Natalia De Froberville, étoile del Ballet du Capitole di Touolouse, già Principal Dancer del Balletto dell’Opera Nazionale Caijkovskij di Perm (Russia) e del Balletto dell’Opera Nazionale di Kiev (Ucraina), e da Davit Galstyan, étoile del Ballet du Capitole, da diverse stagioni ospite all’Arena di Verona nell’Aida in qualità di primo ballerino.
La seconda parte del programma si aprirà con la coreografia Steel di Gianluca Schiavoni, interpretata da Sabrina Brazzo, per lasciare il posto alla grande magia de Il Lago dei cigni di Cajkovskij, con il pas de deux del “Cigno bianco” del II atto, che vedrà tornare sul palcoscenico Petra Conti e Eris Nezha.
Ancora spazio alla danza contemporanea con Chase, coreografia dell’estone Thomas Edur, interpretata da Alena Shkatula e Jevgeni Grib. L’intramontabile Tango di Astor Piazzolla sarà danzato da Sabrina Brazzo e Josè Perez in un passo a due che s’annuncia di ammaliante fascino, per proseguire con il celeberrimo pas de deux dal III atto, quello del “Cigno nero”, ancora da Il lago dei cigni, che vedrà tornare sul palcoscenico Nutsa Cherkurashvili e Yonen Takano. Un tripudio di emozioni, che si concluderà sulla musica di Jacques Brel, con Le Bourgeois, coreografia di Ben Von Cawemberg che sarà interpretata dal ballerino Davit Galstyan.
Lo spettacolo è un’occasione per ammirare nel nostro Paese Petra Conti, nominata Prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano nel 2011, a soli 23 anni, e Ambasciatrice della Danza Italiana nel mondo dal 2014, recentemente ospite di Caterina Balivo nell’ambito del programma Vieni da me su Rai 1 con la sua storia personale e professionale.
Segnaliamo che, dopo importanti impegni che la vedranno brillare tra il Canada e gli Stati Uniti, Petra sarà nuovamente in Italia a fine maggio per prepararsi al ritorno sul palcoscenico dell’Arena di Verona: qui si esibirà dal 21 giugno per l’Opera Festival 2019 in 14 recite, protagonista nei ballabili dei due titoli verdiani Aida, sotto il segno della tradizione che porta la firma del duo Gianfranco de Bosio per la regia e Susanna Egri per la coreografia, e La Traviata nell’elegante allestimento di Franco Zeffirelli, che inaugurerà la prestigiosa kermesse veronese.
Foto: 1. Petra Conti e Eris Nezha in Black Stone di Gianluca Schiavoni; 2. Petra Conti.
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Rossella.bernini
Spettabile direttrice il 7 aprile ho assistito allo spettacolo dedicato alle Stelle delle danza, purtroppo sono stata parzialmente soddisfatta. So che il palco del Municipale ha una pendenza discreta sicuramente insidiosa e che Piacenza è una semplice città di Provincia ma ciò non significa priva di una cultura artistica della danza. Ho apprezzato tantissimo le esibizioni di Nutsa Cherkurashvili e Yonen Takano sia nel moderno sia nel classico, davvero professionisti molto seri, talentuosi e virtuosi sia nel classico sia nel moderno: esibizioni impeccabili. GALSTYAN è un danzatore eccezionale e nel brano moderno ha evidenziato un carisma unico capace di conquistare il pubblico soprattutto per la sua grande interpretazione. Alena Shkatula e Jevgeni Grib sono danzatori molto belli ma non mi hanno impressionato particolarmente; mi hanno dato l’impressione che nel classico soprattutto la ballerina sia sia risparmiata tecnicamente esibendosi in una coreografia semplificata. La Brazzo è una danzatrice molto bella in grado di ispirare coreografica, ha saputo esprimere molto bene l’alienazione della ballerina verso la sbarra soprattutto in una fase avanzata della carriera. Non mi ha soddisfatto la sua interpretazione in Carmen, lontana dal concertone personaggio, personificato più in una avventuriero della notte e anche il tango poteva trasformarsi in una baciata, perché privo di quella tensione sensuale attrattiva scandita da un tempo musicale specifico che la corporeità deve essere in grado di trattenere. In blackout stone secondo me non hanno rappresentato nel movimento la musicalità sensuale, nervosa e subdola del brano musicale. Sebbene Pedra Conti sia fantastica non si può esibire in Lago dei Cigni con una acconciatura con piume scomposte….la cura del costume per una danzatrice è essenziale. Natalia De Froberville possiede una tecnica eccezionale ma non ha gestito nella coda i fouetté terminando barcollando; poteva eseguirne trenta, terminare con un semplice chaines. Complessivamente un po’ delusa.
Apr 13, 2019 @ 15:33:52