LE BAL. L’Italia balla dal 1940 al 2001. Alla Sala Umberto di Roma.
Dal 15 . 05 . 2018 al 27 . 05 . 2018
Roma - Sala Umberto, Via della Mercede 50
Dal 15 al 27 maggio 2018 è in scena al Teatro Sala Umberto di Roma, Le Bal – L’Italia balla dal 1940 al 2001, uno spettacolo di Giancarlo Fares da LE BAL, una creazione del Théâtre du Campagnol da un’idea e nella regia di Jean-Claude Penchenat. Lo spettacolo è un viaggio nella storia dell’Italia a passi di danza, un racconto affidato solo alla musica e agli attori. Alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni si accompagnano i molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni, i mutamenti dei colori e lo scoprirsi del corpo.
Sulle note di canzoni che appartengono alla memoria comune, dalla Tremarella di Edoardo Vianello ai Ragazzi dello shake di Gianni Morandi, da L’uomo per me di Mina al Il Tango delle Capinere a T’ammazerei della Carrà, da Celentano a Modugno, Peppino di Capri e Gino Paoli, fino a Che cosa resta di Franco Battiato, senza dimenticare I will survive di Gloria Gaynor, The Wall dei Pink Floid e Sister Morfine dei Rolling Stones, si racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001.
La pista di una balera si presenta pronta ad accogliere le coppie che di li a poco riempiranno la sala. Un luogo d’incontro in cui uomini e donne cercano gli altri, in cui si va a passare i pomeriggi. Si compiono gli ultimi passi, si rivivono le ultime memorie. Ma gli uomini e le donne che ora popolano la sala sono ancora vivi: gelosie, rancori, stilemi caratteriali radicati nell’essere umano si mostrano ed interagiscono.
Tutti ballano e progressivamente si raggiunge il momento clou: una sorta di gara di ballo a chi è più bravo, una gara in cui non vince nessuno, ma nel procedere del crescendo si arriva ad un movimento accelerato che porta i personaggi a liberarsi dal peso dell’età, ci si libera dei costumi e si torna giovani degli anni Trenta.
Da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi. La musica di fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare la storia del nostro paese che si dipana dagli anni Trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l’abbigliamento, il mangiare, il modo d’esprimere le proprie emozioni.
Lo spettacolo originale nasce dalla mente di Jean-Claud Penchenat, presente come attore anche nella trasposizione cinematografica di Ballando Ballando diretta da Ettore Scola. La regia è di Giancarlo Fares, le coreografie di Ilaria Amaldi.